FENAROLI, Fedele
Antonella Cerami
Nacque a Lanciano (Chieti) il 25 apr. 1730 da Francesco e Cecilia (o Virginia) Cuculli, come risulta dal registro dei battezzati della parrocchia di S. Luca di Lanciano [...] suggerì di affidare la direzione del collegio a tre illustri musicisti del tempo: il F., G. Tritto e G. Paisiello. Il 21 novembre il re accolse la proposta e la commissione intraprese la sua attività, continuandola anche quando il collegio ...
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GARDI, Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Venezia intorno al 1760; sconosciuta è la sua formazione musicale, avvenuta presumibilmente nella sua città, ove fu attivo come insegnante di coro presso l'Ospizio [...] 20 febbr. 1790) e alcune arie furono utilizzate nel pasticcio Il regno della moda, in collab. con D. Cimarosa, G. Paisiello, G. Gazzaniga, P. Anfossi e P.A. Guglielmi (Sartori). Di dubbia attribuzione l'opera buffa L'americana (Treviso, teatro Dolfin ...
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ZANIBON, Guglielmo. –
Maria Nevilla Massaro
Nacque a Padova il 5 ottobre 1878 da una nobile famiglia di origine veneziana. Secondogenito di Gaetano (deceduto prima del 1902) e di Edvige Cavagnari (nata [...] ), spesso in prima edizione moderna. Nel suo catalogo non mancò tuttavia qualche brano di grandi autori (Giovanni Paisiello, Fryderyk Chopin, Franz Schubert). Fu sempre un pratico organizzatore, pronto all’innovazione, fantasioso e interessato a ogni ...
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GIAJ (Giaii, Giaij, Giay)
Raoul Meloncelli
Famiglia di compositori attivi a Torino nel secolo XVIII.
Il primo musicista della famiglia di cui si ha notizia è Giovanni Antonio, figlio di Stefano Giuseppe [...] occasione di conoscere W.A. Mozart, recatosi a Torino per assistere alla rappresentazione dell'opera Annibale in Torino di G. Paisiello. Fu in rapporti di collaborazione con celebri musicisti del tempo, tra cui G. Pugnani e i maestri della cappella ...
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NOSEDA, Gustavo Adolfo
Saverio Lamacchia
NOSEDA, Gustavo Adolfo. – Nacque a Milano il 24 novembre 1837, primogenito di Giovanni, commerciante e possidente molto agiato, e di Vincenza Mazzucchelli.
A [...] il teatro alla Scala nel 1778, nonché autografi o preziosi esemplari (tra gli altri) di Giovani Paisiello, Domenico Cimarosa, Niccolò Zingarelli, Wolfgang Amadé Mozart, Giacomo Meyerbeer, Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini e ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] non farà anzi che ravvivare in ritmico dinamismo (Barbiere di Siviglia) la sentimentalità sorridente e sensuale dei Cimarosa e dei Paisiello. Haydn e Mozart eran passati non per nulla nel mondo musicale, e del loro vario colorito (specialmente dello ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] teatro ci segnalano numerose le più belle opere buffe del Jommelli, del Galuppi, del Piccinni, del Guglielmi, del Sarti, del Paisiello e del Cimarosa. Dopo l'avvento della rivoluzione il teatro assunse il nome di Teatro civico; e le forti e violente ...
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SPONTINI, Gaspare Luigi Pacifico
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Maiolati (Ancona) il 14 novembre 1774, ivi morto il 14 gennaio 1851. Figlio di un modesto calzolaio, fu posto a studiare lettere nel [...] di "Teatro dell'Imperatrice"; direzione che lasciò due anni dopo. Nel corso del 1811 vi fece rappresentare il Pirro di G. Paisiello, con nuovi recitativi dello S. stesso, e, per la prima volta a Parigi, nella sua forma originale, il Don Giovanni di ...
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. Sono parallelepipedi o prismi quadrangolari di metallo fuso, ordinariamente lega di piombo, antimonio e stagno. All'estremità superiore recano in rilievo le figurazioni delle lettere dell'alfabeto, i [...] , Hidalgo, suprème, neretta, ideal, ciclope, e nomi di personaggi illustri quali: Donatello, Vittorio, Schiller, Virgilio, Cairoli, Paisiello, Orlando, Edison, e nomi di città: Adria, Bari, Biella, Bologna, Dublino, Lione, Londra, Magenta, Padova ...
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Strumento musicale la cui invenzione è attribuita a Cristoforo Denner di Norimberga (1655-1707). Non tutti gli storici si trovano d'accordo nello stabilire la data precisa di tale invenzione, da porsi [...] d'allora usati a coppia; interessa però di rilevare come nella leggiera compagine orchestrale delle opere, p. es. di Cimarosa e di Paisiello, i due clarinetti escludano i due oboi o i due flauti: cosicché in un pezzo comparivano i primi, in un altro ...
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