FINESTRA (ϑυρίς, fenestra)
G. Cressedi
Nelle costruzioni delle civiltà preelleniche, la posizione delle f. nelle case private si può desumere da alcune maioliche rinvenute a Cnosso e conservate nel museo [...] esempio la Villa dei Sette Bassi, di cui restava una parete ornata da due ordini di grandi aperture rettangolari. A Roma, sul Palatino, nella Casa dei Flavi, tra il triclinio ed i ninfei si aprivano grandi f. e nella Domus Augustana ve ne erano molte ...
Leggi Tutto
L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] , più convenzionale nelle forme. A divinità orientali vengono dedicati i templi di Serapis sul Quirinale e di Eliogabalo sul Palatino, ma è in Oriente che più intensa si manifesta l'attività edilizia. In Asia Minore, infatti, vengono restaurati e ...
Leggi Tutto
ESEDRA (ἐξέδρα, exedra, exhedra, propriamente "sedile", successivamente "sala munita di sedili")
G. Bendinelli
Red.
Nella casa greca e romana exedra è anzitutto uno degli ambienti proprî della casa [...] o meno similari e contemporanee, come le terme di Cherchel e di Timgad in Africa (Algeria), i palazzi imperiali sul Palatino, la villa di Adriano presso Tivoli, il palazzo imperiale, detto anche le terme, di Treviri. In tutte queste manifestazioni ...
Leggi Tutto
MARRAKECH
P. Cressier
(arabo classico Marrākush)
Città del Marocco, capoluogo di provincia, posta a km 330 a S-E di Rabat; insieme a Fez, Rabat e Meknès è una delle città imperiali (makhzan).La città [...] al 1188, al di fuori del perimetro urbano, ma accanto alla cinta difensiva, la qaṣba, un vasto complesso militare, palatino e religioso, dalla stretta gerarchizzazione degli spazi, di cui si conservano la principale porta d'accesso, Bāb Agnaw, e la ...
Leggi Tutto
Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] per gli scaffali: b. di Timgad, di Efeso, di Nîmes, di Roma (delle terme di Caracalla, del tempio di Apollo sul Palatino e le due, greca e latina, nel Foro di Traiano). La tradizione ellenistica e romana della grande b., collegata al palazzo reale o ...
Leggi Tutto
VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] .
Due grandi ville hanno avuto il V. per autore: la villa Gambara, poi Lante, a Bagnaia, e la Farnesina sul Palatino a Roma. In ambedue egli segue per la parte centrale, costituita dagli edifici, dal giardino, dalle terrazze, dalle fontane, nuovi ...
Leggi Tutto
CASTELLI, REGNO D'ITALIA, ARCHITETTURA
Stando sia alle fonti sia alle emergenze monumentali, l'attività di Federico II quale edificatore di castelli si limita nel Regno d'Italia a un numero piuttosto [...] nel 1238 in veste di broletto lombardo, così come la ricostruzione nel 1239 della turris Carthularia ai piedi del Palatino nelle forme di un fortilizio baronale romano, dimostrano la stretta dipendenza di entrambi i complessi dai linguaggi dell ...
Leggi Tutto
Vedi ARCO dell'anno: 1958 - 1994
ARCO
G. Nicolosi
G. Matthiae
Considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, [...] dapprima pseudoarchi con uno svolgimento parallelo a quello etrusco, il che è attestato dalle pseudo-cupole delle cisterne del Palatino e del Tullianum; poi si dedicò a perfezionare, sotto l'incitamento della cultura etrusca, la struttura dell'a. in ...
Leggi Tutto
Architettura costantiniana a Costantinopoli
Alessandra Ricci
È un’impronta di imponenti presenze architettoniche quella che definirà, nelle fasi iniziali del IV secolo, la costruzione di una nuova capitale [...] nuova capitale, ovvero l’ippodromo. Da un lato tale paradigma ripropone un forte legame con il palatium per eccellenza, quello del Palatino e il Circo Massimo e con la città di Roma. Dall’altro lato il moltiplicarsi di questo paradigma funziona come ...
Leggi Tutto
BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] femminile di St. Maria im Kapitol, a Colonia (1049-1065), mentre Maria Laach, fondata nel 1093 dal conte palatino Enrico II, ma dedicata solo nel 1156, costituisce la sintesi delle ricerche formali approntate dall'architettura carolingia nelle ...
Leggi Tutto
palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...