PITTI, Buonaccorso di Neri
Lorenz Böninger
PITTI, Buonaccorso (Bonaccorso) di Neri. – Nacque a Firenze nel quartiere di Santo Spirito (gonfalone del Nicchio), il 25 aprile 1354; fu uno degli otto figli [...] Firenze del Quattrocento, Bologna 1980, p. 135; L. Baldini Giusti - F. Facchinetti Bottai, Documento sulle prime fasi costruttive di PalazzoPitti, in Filippo Brunelleschi e il suo tempo, II, Firenze 1980, pp. 703-731; C. Bec, Cultura e società a ...
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Scrittore e giornalista italiano (Roma 1871 - Firenze 1946), figlio di Raffaele. Novelliere e romanziere fino al dopoguerra, critico d'arte, giornalista e saggista, i pregi più evidenti e maggiori dell'opera [...] importanti mostre d'arte (Mostra del ritratto italiano dal 1500 al 1861, Firenze, Palazzo Vecchio, 1911; Mostra della pittura italiana del '600 e '700, ivi, PalazzoPitti, 1922); e numerose imprese editoriali (fra cui le collezioni Le più belle ...
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Umanista (Volterra 1470 - Roma 1516). Professore di eloquenza alla Sapienza a Roma e prefetto dal 1510 della Bibl. Vaticana, autore di discorsi funebri, di lavori filologici, di carmi. In una rappresentazione [...] a Roma dell'Ippolito di Seneca sostenne così bene il personaggio di Fedra da essere poi chiamato con tal nome. Celebre è il suo ritratto dipinto da Raffaello (Firenze, palazzoPitti), del quale fu amico. ...
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Pittore e poeta (Firenze 1604 circa - ivi 1646). Studiò presso il Passignano, G. Bilivert e M. Rosselli, e con Giovanni da S. Giovanni; lavorò a Roma all'affresco della Notte nel Casino di palazzo Pallavicini-Rospigliosi. [...] A Firenze si rese noto con numerose opere di soggetto mitologico (Ila e le ninfe, palazzoPitti, ecc.) e religioso, che ottennero grande successo specialmente per la delicatezza con cui vi seppe trattare il nudo femminile, prediligendo suggestivi ...
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Pittore, litografo e poligrafo (Pistoia 1780 - Cortona 1864), allievo di P. Benvenuti e amico di A. Canova, lavorò in Polonia (1818) e a Pietroburgo e Mosca (1820). Più che per le sue accademiche pitture [...] (Pistoia, chiesa dell'Umiltà; Firenze, palazzoPitti, Ss. Annunziata, ecc.) è noto come corrispondente di P. Giordani e di V. Gioberti e per le sue bizzarre Memorie inutili (1860). ...
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BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] S. Bartolomeo; ancora i codici fiesolani e i codici della Medicea Palatina, che erano stati trasferiti nel 1783 da PalazzoPitti.
Alla descrizione dei manoscritti il B. viene accompagnando un'attività tenace quale editore di testi per lo più inediti ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] nella piccola casa di borgo S. Jacopo, da dove furono costretti a rifugiarsi, insieme con migliaia di altri sfollati, in palazzoPitti a causa dell'ordine di evacuazione emanato il 29 luglio dal comando tedesco. Nella notte fra il 3 e il 4 agosto ...
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CARTARI, Vincenzo
Marco Palma
Nacque a Reggio Emilia da Cesare con ogni probabilità nel 1531. Il 17 febbraio di quell'anno infatti fu battezzato, insieme con la sorella Grazia, nella sua città natale [...] of Art, nel Borea e Orizia e negli Orrori della guerra di P. P. Rubens, rispettivamente alla Akademie der bildenden Künste di Vienna ed a palazzoPitti, ed infine nell'affresco raffigurante Diana ed Endimione di Annibale Carracci nella galleria di ...
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Scritti d'arte del primo Ottocento – Introduzione
Fernando Mazzocca
A Paola Barocchi
Credo che la vocazione tutta italiana, posta entusiasticamente in risalto da Julius von Schlosser nella sua Letteratura [...] , organizzata da Sandra Pinto nel 1973 in occasione dell'esemplare riallestimento della Galleria d'Arte Moderna di PalazzoPitti, apriva nuovi orizzonti alle indagini sul secolo travolto dalla «sfortuna dell'Accademia». A loro due, interlocutrici e ...
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CONESTABILE DELLA STAFFA, Giovanni Carlo
Roberto Volpi
-Nacque a Perugia in una famiglia di antica nobiltà, di salda fede cattolica e di incondizionata fedeltà al Papato il 2 genn. 1824, dal conte Francesco [...] di Firenze, Firenze 1858.L'opera descriveva e commentava i reperti, collocati all'epoca nel corridoio fra la galleria e palazzoPitti, provenienti dall'Etruria, dalla Magna Grecia e da varie aree di civiltà antico-italica. E già qui il C. avanzava ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
ombrifero
ombrìfero (o umbrìfero) agg. [dal lat. umbrĭfer -ĕri, comp. di umbra «ombra1» e -fer «-fero»], letter. – Che getta ombra, ombroso: il fido Servo calò le o. cortine (Parini, secondo una variante seriore al verso che nell’ed. 1763...