BOTTA, Leonardo
Roberto Zapperi
Di antica e nobile famiglia cremonese, nacque verso il 1431 da Giovanni, che si era segnalato al servizio degli Sforza. Studiò con l'umanista Francesco Filelfo dal quale [...] sapere al Moro che non vedevano la ragione di mantenere ancora un ambasciatore presso una palazzo del provveditore per proteggerlo con la sua presenza da eventuali attentati. Consolidatosi il dominio della Serenissima su Cremona, nel novembre dello ...
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CORONATA, Bartolomeo
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1520 da Giovanni, ricco mercante ascritto all'"albergo" dei Pallavicino, e da Peretta, figlia di Nicolò Grimaldi Cebà, appartenente ad una [...] di S. Lorenzo durante la messa per la morte dell'imperatore o attaccare il palazzo durante la elezione degli uffici: alla fine si appare chiaro lo sforzo compiuto (a torto o a ragione) dagli auditori per scagionare i carcerati, presentandoli come ...
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BUONVISI, Lorenzo
Michele Luzzati
Capostipite del ramo minore della famiglia, estinto agli inizi del sec. XVIII, nacque a Lucca intorno al 1470 da Paolo e da Lucia di Michele Guinigi. Venne avviato [...] arte della seta assunse la ragione sociale "Giuseppe e Lorenzo Buonvisi e C.", conservando quasi tutti i soci della ditta fra i fondatori dell'Accademia degli Oscuri (che ospitarono nel loro palazzo), nata sotto il patrocinio dell'amico del Tasso ...
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MACINGHI, Alessandra
Manuela Doni Garfagnini
Nacque a Firenze da Filippo di Niccolò e da Caterina di Alberto di Bernardo Alberti nel 1406. Questa data, stabilita da Guasti sulla base della portata al [...] iniziò a costruire il palazzo, che doveva essere più grande di quello dei Medici di via Larga.
Il ricavato delle vendite iniziate nel 1437 Filippo del 2 nov. 1465 esprimeva, per questa ragione, forti riserve sulla possibilità che si aprissero buone ...
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MALASPINA, Ricciarda
Stefano Calonaci
Nacque nel 1497 dal marchese di Massa, Alberico di Iacopo, dei marchesi di Fosdinovo, e da Lucrezia, figlia naturale di Sigismondo d'Este.
La coppia generò solo [...] Medici non disdegnava la compagnia delle "marchesane". Nel 1535, proprio nell'ex palazzo dei Pazzi, Giovanni Battista Cibo, dote effettiva, i restanti di eredità paterna). Carlo V le dette ragione e con un diploma del 26 sett. 1541 abrogò il diritto ...
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LAMBERTAZZI, Fabruzzo
Armando Antonelli
Nacque a Bologna intorno agli anni '40 del Duecento da Tommasino. Il L. non è quindi da confondere con il contemporaneo Fabruzzo di Guiduccio Lambertazzi, di [...] la zona dei mercati, tra via delle Clavature e via degli Orefici, accanto e di fronte ai palazzi del Comune. I Lambertazzi erano fuoriusciti, e per tale ragione furono convocati come mediatori Alberto Della Scala e Matteo Visconti. Finalmente ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] ostile, alla nascita a palazzo Borromeo del centro di cultura che fu il salotto della G., conosciuto come " contessa donna C. Borromeo G., Bergamo 1751; F.S. Quadrio, Storia e ragione d'ogni poesia, VII, Milano 1752, p. 15; Nuove di diverse corti ...
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BUONDELMONTI, Zanobi
Gaspare De Caro
Figlio di Bartolomeo e di Alessandra di Guglielmo de' Pazzi, nacque a Firenze il 5 apr. 1491. Tutte le notizie sul primo periodo del B. risalgono al processo istruito [...] per esempio, fu più volte suo ospite, nello splendido palazzo che il B. possedeva in piazza Santa Trinita. Ma soprattutto mediceo, si arrivò in effetti lentamente: alcuni per ragioni personali, come il della Palla, o come, forse, lo stesso B., ...
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GUICCIARDINI, Agnolo
Vanni Bramanti
Nacque a Firenze il 27 dic. 1525 da Girolamo di Piero e Costanza di Agnolo Bardi, deceduta pochi giorni dopo averlo dato alla luce: a lei era stata assegnata in dote [...] ragioni che avevano sollecitato la sua edizione: in primo luogo la consapevolezza dell'importanza dell'opera e della personalità dell fortuna dell'opera sua, Firenze 1949, pp. 15, 395; P. Guicciardini - E. Dori, Le antiche case e il palazzo dei ...
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CORSINI, Neri iunior, marchese di Lajatico
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 13 ag. 1805 dal principe Tommaso e dalla baronessa Antonietta Hajeck von Waldstädten. Nel 1834, anno in cui ottenne [...] , fu la stesura della nota, inviata il 20 marzo all'incaricato di affari austriaco, per spiegare le ragioni che avevano indotto il a Firenze, lo invitò a tentare il possibile. A palazzo Pitti, il Baldasseroni gli riferì che il granduca era disposto ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...