. Lavorazione. - Col nome di cristallo si designò, fino al sec. XVI, il cristallo di rocca, che veniva soprattutto intagliato come una gemma. Già di sant'Eligio (morto nel 659) sappiamo che aveva un sigillo [...] di cristallo a pareti lisce; appartengono a questo gruppo il bicchiere diCarlo l'Ardito di attribuisce il merito ad Angelo Barovier [v.] e al figlio Marino) e che zu dem Schatz d. Lorenzo il Magnifico im Palazzo Pitti, in Mitteil. d. Kunsthist. Inst. ...
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Città del Piemonte, in provincia di Vercelli, situata sulla destra del torrente Cervo, affluente della Sesia, ove esso sbocca nella pianura, in bella posizione sugli ultimi poggi dei monti biellesi, che [...] (420 m.). Biella-Piazzo è di origine medievale (v. sotto); Biella-Piano è più il palazzo vescovile già Saipellani e il palazzo dei di guerra: la battaglia di Torino la liberava di nuovo. Nel 1772 fu eretta in vescovado per interessamento diCarlo ...
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Città della Spagna, capitale della provincia omonima. Sorge ad 856 m. s. m., dove l'altipiano che occupa la parte centrale della provincia (v. sotto) si avvicina al margine NO. del bacino dell'Ebro, in [...] ; e al principio del regno del suo figlio e successore CarloV, Burgos prende parte attiva alla guerra dei comuneros contro la politica del monarca: dopo di che, perduto il suo carattere di capitale della Castiglia, passa fra le città secondarie ...
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Città della Francia, capoluogo del dipartimento di Loir-et-Cher, sede d'un vescovato, d'un tribunale di prima istanza e di commercio. Ha 23.991 ab.; è una graziosa città, costruita lungo il fianco d'una [...] seguito a costruirvi ricche case. Il palazzo Sardini, del tempo di Luigi XII, ha una loggia non CarloV. Dopo la metà del sec. XV, Blois ebbe una vita assai più tranquilla e vide nel suo castello succedersi i membri più insigni della casa reale di ...
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LODI (antica Laus Pompeia, Abdua e forse antica Alauda dei Celti; A. T., 20-21)
Carlo CALZECCHI ONESTI
Piero BAROCELLI
Carlo Guido MOR
Giovanni Battista PICOTTI
Alberto BALDINI
Manfredo Vanni
Città [...] , L. Palazzi e G. A. Amadeo, fu reso più prezioso dai dipinti del Bergognone (v.) e di C. Piazza. Tra i palazzi basti ricordare da CarloV dei suoi dominî, Lodi col resto della Lombardia fu assegnata alla Spagna.
Segue un lungo periodo di pace ...
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LUBIANA (in sloveno Ljubljana, in ted. Laibach; A. T., 77-78)
Antonio Renato TONIOLO
Alojzij RES
Piero STICOTTI
Heinrich KRETSCHMAYR
Walter MATURI
Città della Iugoslavia, centro della Slovenia, [...] palazzi delle Poste, della Giustizia e del Museo nazionale, nonché una galleria di segg.; Patsch, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, col. 2504 seg., s. v. Emona; Th. Mommsen, Corpus Inscr. Lat., Lubiana il re di Napoli e diCarlo mediatore tra le ...
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. Tipico esempio di famiglia feudale che, assorbita dal comune col quale è stata a lungo in lotta, penetra nella sua vita e vi esercita un'azione preponderante, i F. sono il ramo più importante della numerosa [...] atteggiamenti, aggravati dal proposito della costruzione di un palazzo in posizione dominante e minacciosa, destarono lui (Adriano V), era nel collegio cardinalizio uno dei maggiori sostenitori diCarlo d'Angiò. Con Ugo, fratello di Ottobono, legato ...
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LORETO (A. T., 24, 25, 26 bis)
Ettore RICCI
Bruno MOLAJOLI
Giulio CAPODAGLIO
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Paese delle Marche (prov. di Ancona) che ha titolo di città dal 1586 (Sisto V), celebre in tutto il mondo cristiano per [...] ; e l'elegante fontana eseguita su disegno diCarlo Maderno e di Giovanni Fontana tra il 1604 e il 1614, cui dieci anni dopo furono aggiunte le decorazioni bronzee dei fratelli Jacometti.
Il Palazzo apostolico, imponente costruzione che delimita per ...
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GIUSTI, Giuseppe
Plinio CARLI
Nacque a Monsummano, in quel di Pescia, il 13 maggio 1809, d'agiata e nobile famiglia. Fece i primi studî sotto la guida di un prete del paese, rozzo e manesco, presso [...] Fin dal 1836 aveva conosciuto Gino Capponi (v.) e si era legato a lui d' s'iniziava a gustare la poesia dialettale diCarlo Porta; lo studio della quale gli d'Italia. Morì a Firenze, nell'ospitale palazzo dell'amico Gapponi, dov'era venuto fin dall ...
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. Vuole una tardiva leggenda popolare che la famiglia Bentivoglio derivasse da re Enzo e da una giovane di Viadagola di nome Lucia, alla quale, in prova di affetto, Enzo re, che era prigioniero dei Bolognesi, [...] . Niccolò V che era stato vescovo di Bologna e palazzo del podestà in Bologna, Bologna 1912; R. Sorbelli, Il carteggio mediceo-bentivolesco dell'Archivio di stato di Firenze, Bologna 1917; G. B. Picotti, La neutralità bolognese nella discesa diCarlo ...
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paladino
s. m. [lat. palatīnus (agg. der. di palatium «palazzo, corte imperiale»), che, dapprima nell’espressione comes palatinus «conte di palazzo», e poi da solo come sost., indicò in genere gli alti funzionarî della corte imperiale; cfr....
vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...