CASTEL DEL MONTE
HHubert Houben
È senz'altro il più affascinante dei castelli costruiti da Federico II. Sulla sua costruzione e sulla sua funzione le opinioni degli studiosi sono contrastanti. Il fascino [...] recente. Si tratta di un'inchiesta diCarlo I d'Angiò di una "Sorgente di Acqua fredda, e leggiera" ubicata "nel mezzo" del "nobilissimo Atrio [...] confacevole ad un magnifico palazzo 'opera di Émile Bertaux, sotto la direzione di A. Prandi, V, Rome ...
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TORRITI, Jacopo
A. Tomei
Pittore e mosaicista, attivo ad Assisi e a Roma nella seconda metà del Duecento.Con Pietro Cavallini (v.) e Filippo Rusuti (v.), T. fu uno degli artefici del rinnovamento pittorico [...] di Duccio di Buoninsegna (Firenze, Uffizi), la Maestà del Palazzo Pubblico di Siena di Simone Martini, la Madonna di Santa Trinita didi Innocenzo III all'Aracoeli, Niccolò IV e la basilica di S. Giovanni in Laterano, in Studi in onore di Giulio Carlo ...
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ARTI LIBERALI e MECCANICHE
C. Frugoni
Nell'accezione generale, con la locuzione a. liberali si definiscono quelle attività creative che richiedono un'applicazione intellettuale e la cui produzione, [...] parietali del palazzodi Aquisgrana o di Ingelheim rimangono soltanto una tavola rotonda, commissionata probabilmente da Carlo Magno, in cui era rappresentato un . 239-270: 250-265; L.H. Heydenreich, s.v. Dialektik, in RDK, III, 1954, coll. 1387-1400 ...
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BUONACCORSI (Bonaccorsi), Pietro, detto Perin (o Pierin) del Vaga
Maria Vittoria Brugnoli
Figlio di Giovanni, nacque a Firenze nel 1501. La fonte più attendibile, per la sua biografia, è il Vasari il [...] di una cappellina nel monastero delle monache di S. Anna presso S. Carlo la loro opera quali apparatori di ville e palazzi; ma in Luca Cambiaso , in Riv. d'arte, XVII (1935), pp. 216 s.;V. Golzio, Raffaello nei docum., Città del Vaticano 1936, pp. 68 ...
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BELLOTTO (Bellotti, Belotti, Belotto), Bernardo
Stefan Kozakiewicz
Nacque a Venezia il 30 genn. 1721 (more veneto 1720) da Lorenzo e da Fiorenza Canal, sorella del Canaletto; suo ftatello Pietro fu [...] nel 1745 alla corte torinese diCarlo Emanuele III. In quegli anni fu pure, forse più di una volta, a Verona. Palazzodi Nymphenburg (nel palazzo stesso). Dei quadri di Vienna e di Monaco esistono. parecchie repliche di formato minore, ma, essendo di ...
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GADDI, Agnolo
Ada Labriola
Figlio di Taddeo e nipote di Gaddo, fu attivo come pittore a Firenze e a Prato tra l'ottavo e l'ultimo decennio del Trecento. Il G. risulta documentato per la prima volta [...] , 1979).
Nel 1391 il G. era a Prato per decorare, insieme con Bartolomeo di Bertozzo e con Niccolò di Pietro Gerini (Supino, 1907; Melis, 1962), il palazzodi Francesco di Marco Datini, in cui il Cole (1967) gli attribuisce il Viridario in una sala ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] Gere, 1962), di quello per l’Incoronazione diCarlo Magno (Venezia, invece perduti i chiaroscuri della facciata di un palazzo a Montegiordano e il «San Cristoforo it. in Studi su Raffaello, a cura di B. Agosti - V. Romani, Milano 2007, pp. 97-139); ...
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PONTELLI, Baccio
Jessica Gritti
PONTELLI (de Puntellis), Baccio (Bartolomeo). – Nacque a Firenze presumibilmente nel 1449 da Fino di Tura di Bartolo de Puntellis e da Monna Bruna, secondo l’estimo del [...] in Studi maceratesi. Civiltà del Rinascimento nel maceratese. Atti del V Convegno... Recanati 1969, Macerata 1971, pp. 186-220; R C.L. Frommel, Chi era l’architetto diPalazzo Venezia?, in Studi in onore di Giulio Carlo Argan, II, Roma 1984, pp. 39- ...
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FONTANA, Domenico
Alessandro Ippoliti
Figlio di Sebastiano e di una Domenica, nacque a Melide, piccolo borgo del Canton Ticino, nel 1543. Come riferiscono i suoi biografi, nel 1563 si trasferì a Roma, [...] palazzo dove si legge: "Domenicus Fontana eques auratus comes palatinus Patritius romanus inventor".
Il palazzo, di dell'età barocca in Napoli, Napoli 1939, ad Indicem; V. Donati, Di alcune opere ignorate di D. F. a Roma, in L'Urbe, IV (1939 ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] di Bassano e che troverebbe il suo acme nelle Muse in fuga dal palazzodi , con riserva, l'ipotesi che possa spettare a Carlo la pala con S. Antonio da Padova e s principe Ferdinando di Toscana, in Paragone, XXVI(1975), 303, p. 102; V. Antonov, ...
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paladino
s. m. [lat. palatīnus (agg. der. di palatium «palazzo, corte imperiale»), che, dapprima nell’espressione comes palatinus «conte di palazzo», e poi da solo come sost., indicò in genere gli alti funzionarî della corte imperiale; cfr....
vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...