FORTEBRACCI, Oddo
Paola Monacchia
Figlio di Guido, della famiglia dei signori di Montone, magistrato itinerante, nacque presumibilmente tra il terzo e il quarto decennio del sec. XIV, forse nel castello [...] al podestà del castello di Montone, Giacomo di Perugia, Francesco di Vanni di Montone chiedeva giustizia contro il F., priori delle arti di Perugia, in seduta generale, dispose la demolizione di tutti i fortilizi e palazzidi Comunità e privati ...
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PALLAVICINO, Uberto
Elisa Occhipinti
PALLAVICINO (Pallavicini), Uberto. – Nacque probabilmente nel 1197 da Guglielmo, considerato il capostipite del ramo lombardo del gruppo parentale, che vantava vastissimi [...] generalmente intransigente nei confronti degli ecclesiastici in materia di fiscalità e giustizia, unito all’accusa alla città di Cremona di proteggere gli eretici, costò a Uberto la scomunica da parte di Innocenzo IV. A Milano è da rilevare la ...
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GRIMANI, Marco Antonio
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia nel 1486 dal matrimonio, celebrato nel 1482, di Francesco, detto Scipione, di Pietro con Lucrezia Diedo di Andrea.
Secondogenito maschio, ebbe [...] interventi di restauro e abbellimento degli edifici pubblici fu posta una lapide, nel palazzodi vicecapitano). Con lucida capacità di analisi il G. esaminò la condizione delle strutture difensive, le difficoltà nell'amministrazione della giustizia ...
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Marco Damilano
Il sacco di Partitopoli
A vent’anni da Tangentopoli (1992) uno scandalo di grandi proporzioni scuote la politica italiana con i casi Lusi e Belsito. Ma questa volta sono i partiti che [...] si scopre a inizio inchiesta, poi 20, quindi 27. Palazzi nel centro di Roma, il villone burino ai Castelli, i viaggi in toccò al ‘delfino’ di Craxi, Claudio Martelli, costretto a dimettersi da ministro della Giustizia e ad autosospendersi dal ...
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GRADENIGO, Vincenzo
Roberto Zago
Figlio di Domenico di Polo e di Giustiniana Giustinian di Girolamo di S. Moisè, nacque a Venezia il 23 ag. 1676. Il ramo del casato discendeva dal doge Pietro e aveva [...] detto Zuanne, figlio di Vincenzo (I), del ricco ramo di S. Maria Zobenigo detto dei Garzoni, con dimora nel palazzo gotico sul Canal Beni inculti. Nel 1704 fu eletto provveditore alla Giustizia vecchia, nel 1707 tansadore, nel 1708 provveditore alle ...
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ASSERETO, Gerolamo
Umberto Coldagelli
Nacque a Recco nel 1543, da antica famiglia originaria di Assereto, villaggio nei pressi di Rapauo, resa illustre dalla sua attività mercantile. L'A. ebbe una gioventù [...] giustizia malissimo amministrata, raccogliendo querele, istruendo processi, comminando condanne.
La Corsica, restituita alla Casa di governatore diPalazzo. Nel 1595 tornò in Corsica, questa volta per restarci due anni in qualità di governatore ...
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ALCALA, Pedro Afan De Ribera duca di (donde "don Perafan" non "don Parafans", come scrivono erroneamente gli storici napoletani)
Fausto Nicolini
Secondo marchese di Tarifa, sesto conte di Los Molares [...] coesistiti, da un lato, grande amore per la giustizia, rettitudine e capacità amministrativa, odio all'infingardaggine, sua salma, sepolta provvisoriamente nella chiesa napoletana di S. Anna diPalazzo, fu trasferita poi nel mausoleo sivigliano degli ...
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FUCILLO
Dario Busolini
Nacque a Sorrento sul finire del secolo XV, figlio di un tal Domenico, che gli lasciò l'appellativo "di Micone", usato da lui come cognome. Di umili origini, ma non povero, F. [...] F. de Robles lo strangolò. Alle 2 di notte del 28, aperta una finestra del palazzo, il cadavere appeso con una corda venne gettato 28 gennaio e il 2 febbraio furono assicurati alla giustizia molti compagni di Fucillo. L'8 febbraio il Volpe e il ...
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BRIGNOLE SALE, Giuseppe Maria
Maristella Ciappina
Nato a Genova il 18 febbr. 1703 terzogenito di Anton Giulio e di Isabella Brignole, ricevette un'accurata educazione nella casa paterna e fu ascritto [...] di sedute per espletare i cumuli di lavoro arretrato. Il B. dimostrò sensibilità preilluministica circa il problema dell'amministrazione della giustizia 1646; Il vero e reale possesso del palazzo Brignole di Strada Nuova,giustificato dal magnifico G. ...
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CAMPELLO, Cecchino (Cecchinus, Cirginus)
Ugolino Nicolini
Figlio di Paparoccio, nipote di Francesco secondo alcuni, di Argento secondo altri, "de comitibus" o "de nobilibus de Campello de Spoleto" - [...] sempre in antagonismo con quello denominato Palazzo, dove abitava un altro ramo della podestà per la seconda volta.
I rapporti di devozione-protezione tra il C. e il , l'ordinaria amministrazione della giustizia, anche se i cittadini avevano ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione...