GIACCHI, Nicola
Mario Di Napoli
Secondo figlio maschio di Biagio Maria e Maria Cristina Tiberio, fratello del più celebre Michele, nacque a Sepino, in Molise, il 6 dic. 1809. Educato in famiglia e quindi [...] di un sarto del palazzo Maddaloni che dichiarò di averlo visto imbracciare un fucile sulle barricate al largo della Carità (Arch. di Stato di Napoli, Prefettura di
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Napoli, Ministero di Grazia e Giustizia, b. 1862, f. ...
Leggi Tutto
BONACCI, Teodorico
Bruno Di Porto
Nacque a Iesi il 30 giugno 1838. Laureatosi in giurisprudenza, esercitò la professione di avvocato in campo civile e commerciale. Dedicatosi alla vita politica, venne [...] tenuta a palazzo Braschi, il 18 genn. 1893, tra il capo del governo, il B. ed alti esponenti della magistratura, e contribuirono a determinare una serie di attacchi al suo operato in sede di discussione sul bilancio di Grazia e giustizia, che venne ...
Leggi Tutto
CORBINELLI, Angelo
Anthony Molho
Nacque a Firenze intorno al 1373 da Tommaso di Bartolomeo e dalla seconda moglie di questo, Bartolomea di Piero Pasini. Come il fratello minore, Antonio, si dedicò agli [...] della giustizia nel 1418, e finalmente fu "tratto" nel 1419 alla carica dei Dieci di Pisa.
Il C. morì ai primi di maggio Arch. di Stato di Firenze, Tratte 78, f. 102r; 79, ff. 18r, 52v, 62v, 80r, 99v, 107r, 111r; Prioristadel Palazzo, f. ...
Leggi Tutto
BOCCI, Enrico
Alessandro Galante Garrone
Nato a Firenze il 28 giugno 1896 da Decio e da Bice Antonucci. Si laureò in giurisprudenza a Roma nel 1921, dopo avere partecipato, volontario, alla guerra del [...] , e più tardi al movimento "Giustizia e Libertà", prese parte col nome di "Placido", e poté sfuggire agli di Firenze (palazzo Medici-Riccardi); l'articolo di G. Campolmi, Il 7 giugno in piazzad'Azeglio, in Il Ponte, I (1945), pp. 450-454; quello di ...
Leggi Tutto
FANTUZZI, Ercole
Tiziana Di Zio
Nacque a Bologna intorno al 1550 da Pasotto di Ercole di Pasotto e da Calidonia del senatore Giovanni Maria Bolognini. Corrado Ricci, che nel 1888 pubblicò il diario [...] legato ed alcuni registri di atti processuali, per poi appendere il primo alle forche dei palazzo e gettare parte dei secondi interrogati e torturati, mentre il Pepoli si consegnò alla giustizia solo in seguito. Il procedimento durò fino al 1583 ...
Leggi Tutto
ALIFIO (d'Alifio, Masati de Aliphia), Ludovico
Domenico Caccamo
Nacque a Bari nei primi mesi del 1499, da Masotta, ascritto alla nobiltà barese, ma appartenente a una famiglia originaria della Campania [...] burgravio del castello di Cracovia e, poco più tardi, Bona fece costruire per lui nel Wawel un palazzo rinascimentale.
Morta la la regina Bona, con facoltà di nominare e deporre funzionari e di amministrare la giustizia civile e criminale. I due ...
Leggi Tutto
BOCCANEGRA, Giovanni
Giovanna Balbi
Figlio di Iacopo e di Ginevra Saraceni, fu fratello del primo doge di Genova, Simone, di cui condivise le alterne fortune durante la prima metà del sec. XIV. Nato [...] isola con un buon seguito di armati e una dotazione di circa 3.000 fiorini annui.
Resse con severità e giustizia la Corsica fino al dell'improvvisa morte di Simone, egli fu arrestato nel palazzo ducale e trasportato nel castello di Lerici. Come gli ...
Leggi Tutto
maestri dipalazzo
Sovrintendenti del palazzo reale. Particolare importanza storica ebbe la carica di m. di p. alla corte dei Merovingi. La funzione di sovrintendente della casa, che presso i franchi [...] delle pubbliche finanze, partecipò con il re all’amministrazione della giustizia, si batté moneta con il suo nome, fu il capo dei commendati del re e si attribuì il titolo di dux, princeps et subregulus Francorum. L’antagonismo che sorse tra ...
Leggi Tutto
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione...