Architetto, scultore, pittore e miniatore (Firenze 1531 - ivi 1608). Cresciuto a Firenze, lavorò per Cosimo I e per suo figlio Francesco. Architetto, s'ispirò all'Ammannati, ricercando lievi effetti pittorici. [...] di Livorno (1577). Attese ai lavori di riattamento degli Uffizi, compiendo il grande corridoio che unisce la galleria a palazzoPitti e la fantasiosa Porta delle Suppliche (1574-80), e attese alla costruzione della grotta di Boboli (1583-88) per ...
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Pittore (Firenze 1772 - Milano 1850). A Roma (1788-94) ebbe contatti con Giani, Camuccini, Wicar e Gros. Dal 1808 a Milano, dove insegnò all'accademia di Brera, se ne allontanò solo per brevi soggiorni [...] che legge il suo poema alla corte di Ferrara e Farinata degli Uberti alla battaglia del Serchio (1842, Firenze, palazzoPitti, Galleria d'arte moderna); Luigi il Giovane (Milano 1818 - ivi 1899), allievo e collaboratore del padre; Gaetano (m. Milano ...
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Incisore di gemme e di cristalli, e medaglista (Vicenza 1468 - ivi 1546), massimo rappresentante della glittica italiana del Rinascimento. Lavorò specialmente per i Medici e i Farnese. Dopo un lungo soggiorno [...] di Cristo, in cristallo di rocca (1524; Bibl. Vaticana), una cassetta d'argento con cristalli intagliati (1530-32; Firenze, PalazzoPitti), una croce, due candelieri e una pace, tutto in cristallo (1533-46; in parte conservati nel Victoria and Albert ...
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Pittore (Roma 1634 - ivi 1689), scolaro e aiuto di Pietro da Cortona, sotto la cui direzione, al tempo di Alessandro VII, dipinse nel Quirinale una Storia di Ciro e l'Annunciazione. A Firenze continuò [...] la decorazione del Cortona in palazzoPitti, terminando la sala di Apollo e dipingendo da suoi disegni la sala di Saturno. A Roma compì gli affreschi del maestro nella cappella Gavotti in San Nicola da Tolentino, affrescò la cupola di S. Agnese a ...
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Pittore e incisore (Battedizzo, Bologna, 1609 - Madrid 1660). Allievo del Dentone, fu tra i più noti quadraturisti bolognesi, particolarmente ammirato per la ricchezza ornamentale dei suoi partiti decorativi. [...] (dal 1632): la cappella del Rosario in S. Domenico e il soffitto della Sala Urbana nel Palazzo Comunale di Bologna; soffitti di palazzoPitti a Firenze, ecc. Lavorò anche in Spagna. Giuseppe Maria, suo figlio (Bologna 1634 - ivi 1718), scolaro ...
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Pittore e incisore (Livorno 1739 - ivi 1811), allievo di I. E. Hugford. Ebbe notevole successo per le qualità cromatiche e la fantasia delle sue decorazioni (santuario di Montenero, 1771-73; a Firenze, [...] negli anni 1777-90, villa di Poggio Imperiale, galleria degli Uffizi e palazzoPitti; certosa di Calci, 1793-94), contribuendo a diffondere il gusto neoclassico in Toscana. Si dedicò anche all'acquarello, alla tempera, all'incisione (acquaforte, ...
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Pittore (Firenze 1616 - ivi 1686). La sua fama è legata soprattutto all'ampia serie di Madonne (per es. Firenze, palazzoPitti) e di quadri sacri, leziosi negli atteggiamenti e nel colore, ma severi nel [...] disegno (L'angelo custode, Prato, duomo; S. Ludovico di Tolosa, Firenze, Gall. Palatina). Alieno dal barocchismo dei suoi tempi, preferì ricollegarsi agli esempî del secolo precedente, non di rado giungendo, ...
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Pittore (Arezzo 1769 - Firenze 1844) esponente della pittura neoclassica toscana. Studiò a Firenze e a Roma, dove frequentò A. Canova e V. Camuccini. Dal 1804 fu direttore dell'Accademia di belle arti [...] di Firenze e pittore della corte toscana. Opere a Firenze (palazzoPitti: affreschi nella Sala di Ercole; S. Lorenzo: affreschi nella cupola della cappella dei Principi; Gall. d'arte moderna: Giuramento dei Sassoni a Napoleone); Arezzo (duomo). Fu ...
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Architetto (Livorno 1845 - Firenze 1897), allievo di E. De Fabris, e suo collaboratore e continuatore nella costruzione della facciata di S. Maria del Fiore a Firenze. Autore di varî restauri in Toscana, [...] e dello scalone della galleria palatina in palazzoPitti, opere, come le altre sue, di diligente ma scolastica imitazione degli stili storici. Autore anche di pubblicazioni (La facciata di S. Maria del Fiore, 1888; ecc.). ...
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Pittore (n. Firenze - m. Innsbruck 1661). Restano di lui, che fu allievo prima di G. Bilivert e poi di S. Coccapani, due affreschi in una sala terrena di PalazzoPitti (sulla base dei quali gli è stata [...] attribuita qualche altra opera) e gli studî a sanguigna nel Gabinetto degli Uffizi. Fu artista piacevole, nell'ambito del "secondo manierismo" ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
ombrifero
ombrìfero (o umbrìfero) agg. [dal lat. umbrĭfer -ĕri, comp. di umbra «ombra1» e -fer «-fero»], letter. – Che getta ombra, ombroso: il fido Servo calò le o. cortine (Parini, secondo una variante seriore al verso che nell’ed. 1763...