Pittore (Roma 1589 circa - Venezia 1623); fu allievo di L. C. Cigoli, ed ebbe anche rapporti con A. Elsheimer e C. Saraceni; esperienza fondamentale fu per lui la conoscenza dell'opera di P. P. Rubens. [...] Melanconia al Louvre; la Maddalena nella galleria Doria Pamphilj di Roma; Andromeda e Perseo, Ero e Leandro, Galatea, tutte a Vienna (Kunsthistorisches Museum); la serie delle Parabole nelle gallerie di Dresda, Vienna, palazzoPitti a Firenze, ecc. ...
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Pittrice (Roma 1593 - Napoli 1652 circa). Allieva del padre Orazio, lavorò a Firenze, a Roma e a Venezia ed infine, poco dopo il 1630, a Napoli, dove tornò dopo aver lavorato per qualche tempo a Londra. [...] Fu ottima ritrattista, ma dipinse anche molti quadri religiosi o di soggetto biblico, come la Giuditta (Firenze, palazzoPitti), di una violenta espressività. Pur nella sua costante preziosità, il colorito della G. è più intenso di quello del padre, ...
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Scultore (Firenze 1882 - ivi 1968), figlio e allievo di Raffaello; sostenitore del classicismo, fu noto ritrattista (Ritratto di G. Papini, Firenze, Galleria d'arte moderna di palazzoPitti) ed eseguì [...] varî monumenti, tra cui a Roma quello a G. Scanderbeg. Accademico d'Italia (dal 1930) ...
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Pittore, scultore e architetto (Cigoli, San Miniato, 1559 - Roma 1613). Scolaro di A. Allori, risentì pure l'influsso di Santi di Tito e del Barocci: insistendo su effetti patetici, calda coloritura e [...] di s. Stefano, 1597, e S. Francesco stigmatizzato, Firenze, Pitti; S. Antonio, Cortona, S. Francesco; tela per il soffitto svolse la sua attività specialmente a Firenze (cortile del "Palazzo non finito", 1596; loggia dei Tornaquinci). Della sua opera ...
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Pittore (Rovenna, Como, 1604 - Bologna 1687). Formatosi con G. Ferrantini e con G. Caprera, collaborò dal 1635 come quadraturista e decoratore con il Dentone, A. Mitelli, G. Alboresi e G. Pizzoli in Spagna, [...] in Francia, e in Italia: a Roma (Pal. Spada, 1635), a Firenze (Pal. Pitti, 1637-41), a Sassuolo (Palazzo Estense, 1646-47), a Bologna (S. Domenico, Capp. del Rosario, 1655-57). ...
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FONTANA, Felice
Edoardo Zavattari
Arturo CASTIGLIONI
Alfredo QUARTAROLI
Naturalista e fisiologo, nato il 15 aprile 1730 a Pomarolo (Trento), morto a Firenze il 19 marzo 1805. Fu professore nelle università [...] Leopoldo II lo chiamò a Firenze nominandolo contemporaneamente fisico di corte e direttore del gabinetto di fisica del palazzoPitti. Per questo riunì ricchi materiali nostrani ed esotici, di animali, di piante, di minerali, di rocce, ma soprattutto ...
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TOSCANA
Paolo Doccioli
Mauro Cristofani
Enrico Guadagni-Ettore Spalletti
Ada Francesca Marcianò
(XXXIV, p. 79; App. II, II, p. 1006; III, II, p. 968; IV, III, p. 657)
Popolazione. - Secondo i dati [...] a cura di L. Bellosi, ivi 1990; Settecento pisano, a cura di R.P. Ciardi, Pisa 1990; E. Colle, I mobili di PalazzoPitti. Il primo periodo lorenese 1737-1799, Firenze 1992; I marmi di Lasinio, catalogo della mostra a cura di C. Baracchini, ivi 1993 ...
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Museo
Alessandra Mottola Molfino
I musei alla fine del 20° secolo
Dopo la Seconda guerra mondiale il modello illuminista e occidentale di m. si è esteso ovunque: m. di ogni tipo hanno proliferato in [...] su tutto il territorio nazionale.
Sono riapparsi in tutta la loro secolare bellezza antichi m. come quelli di PalazzoPitti (il restauro degli appartamenti reali è terminato nel 1994); sono stati riaperti, soprattutto a Roma, dopo lavori decennali ...
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. Famiglia di artisti, soprattutto scultori e stuccatori, oriundi da Settignano (Firenze), di cui i più importanti sono:
Luca. - Scultore e architetto, nato nel 1430 a Settignano da Iacopo di Bartolomeo, [...] volle spesso a Firenze ove collaborò col Brunelleschi a S. Maria del Fiore e con l'Alberti a Palazzo Riccardi; attese anche a PalazzoPitti e ad altre costruzioni.
Domenico. - Scultore. Nacque nel 1469 a Settignano, morì a Saragozza il 21 aprile 1519 ...
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GIORDANO, Luca
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Napoli nel 1632, morto ivi nel 1705. La sua attività pittorica, iniziatasi mentre il primo ciclo della pittura napoletana seicentesca si chiudeva, dominò [...] (1923), p. 20; G. Swarzenski, Un quadro di L. G. in Francoforte sul Meno, in Bollettino d'arte, n. s., II (1922-23), pp. 17-21; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pittura del Seicento e del Settecento alla mostra di palazzoPitti, Milano-Roma 1924. ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
ombrifero
ombrìfero (o umbrìfero) agg. [dal lat. umbrĭfer -ĕri, comp. di umbra «ombra1» e -fer «-fero»], letter. – Che getta ombra, ombroso: il fido Servo calò le o. cortine (Parini, secondo una variante seriore al verso che nell’ed. 1763...