ROSSELLINO, Antonio
Luisa Becherucci
Scultore, nato a Settignano nel 1427, morto a Firenze nel 1479. Figlio di Matteo Gamberelli, si formò presso il fratello Bernardo, con cui aveva bottega nel 1457. [...] a Berlino (Kaiser-Friedrich Museum), dov'è invece un busto finissimo di bimbo in pietra, la fontana ora in palazzoPitti a Firenze, una Madonna a Solarolo, male attribuita a Desiderio, un tondo in S. Lorenzo a Vincigliata, gruppi di Madonne ...
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La cosiddetta filosofia naturale o fisico-matematica s'era per la prima volta affermata collegialmente al mondo moderno, in forma durevole e seria, con la romana Accademia dei Lincei (1603). Galileo la [...] il 19 giugno 1657, il colto principe Leopoldo, raccogliendo in quasi quotidiane tornate, in una sala del palazzoPitti contigua alla biblioteca palatina, i principali studiosi e seguaci delle dottrine galileane che frequentassero la corte granducale ...
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Vaso da bere di forma emisferica, di solito privo di anse, ma talora fornito di prese orizzontali. Insieme con la ciotola è certo questo il primo tipo ceramico creato dall'uomo, in quanto non richiede [...] le Arti liberali, e con l'Officina di Vulcano, e la serie del Tesoro mediceo al Museo degli argenti del PalazzoPitti. Accanto a forme ricercate come quelle delle coppe a foggia d'animali o mostri araldici perdurano tuttavia anche quelle più antiche ...
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Incavi di forma geometrica che si lasciano per ornamento nei soffitti e nelle vòlte, separati gli uni dagli altri per mezzo di costole sporgenti piane o sagomate. In origine il cassettone non fu ornamentazione [...] le forme più varie e strane e si popolano di figure e di ornati, come nei fastosi esempî del Palazzo Ducale di Venezia e del PalazzoPitti di Firenze.
Nelle costruzioni moderne, col prevalere del cemento armato e anche con la tendenza a un nuovo ...
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. Maestri d'intaglio in legno. Gli artefici di questo nome rinnovarono nell'Ottocento l'esempio, frequente durante il Rinascimento, di una famiglia tramandantesi di padre in figlio la sapienza tecnica [...] scolpite in avorio; 1857, padiglione con due piccoli letti per S. A. il principe Ferdinando di Lorena, collocato in palazzoPitti; 1861, porta per la cappella ortodossa di San Donato presso Firenze. 1864, modello della facciata di Santa Maria del ...
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Pittore, nato a Lucca il 25 gennaio 1708, da giovinetto esercitò con bravura l'oreficeria nella bottega paterna. Il suo compare e protettore Alessandro Guinigi e i pittori Brugeri e Lombardi, suoi maestri, [...] i quali a Londra il più bel ritratto femminile da lui dipinto, quello della marchesa Brignole (1766), esposto a PalazzoPitti nel 1922.
Il B. restò un settecentesco dalla pennellata chiara, facile e spedita, in pieno trionfo del Neoclassicismo, con ...
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TIARINI, Alessandro
Aldo Foratti
Pittore. Nacque nel 1577 a Bologna, dove morì nel 1668. Entrato presto nella scuola di Prospero Fontana, poi in quella del Cesi, fu a Firenze in relazione col Passignano, [...] , A. T., in Cronache d'arte, I (1924), pp. 133-154; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pitt. it. del '600 e del '700 alla mostra di PalazzoPitti, Milano-Roma 1924; L. Magnani, A. T. (1577-1668). The Burial of St. Carlo Borromeo, in Old Master ...
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GENTILESCHI LOMI, Orazio
Carlo Gamba
Pittore, nato a Pisa nel 1563 (o 1565), morto a Londra nel 1647 (o 1638). Si formò a Firenze sotto il proprio fratello Aurelio Lomi nella tradizione tecnica del [...] O. G., in Dedalo, III (1922-1923), pagine 245-66; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pitt. ital. del '600 e '700 alla mostra di palazzoPitti, Milano-Roma 1924; N. Pevsner, Ein Altargemälde von G. in Turin, in Zeitschr. f. bild. Kunst, LXIII (1929 ...
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Citato anche come B. veneziano. Si chiamava de' Pitati. Nacque a Verona intorno al 1487, morì a Venezia il 19 ottobre 1553. Pare che il padre di B. lasciasse Verona nel 1505: certo è che lo stile di B. [...] Camerlenghi: l'Adorazione dei Magi, la Strage degl'innocenti (ora nell'Accademia di Venezia) e il Cristo tra i dottori (palazzoPitti). Ma non si può ricavare dai documenti a quale di queste tre opere ciascuna data si riferisca. L'attività migliore ...
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Pittore veneziano, nato nel 1675, e formatosi a Venezia. Visitò Roma e forse anche le Fiandre. Infine sentì la maniera dei pittori francesi galanti, e ne fuse gli elementi con quelli veneti assorbiti da [...] , Jacopo Amigoni u. d. Anfänge d. Malerei d. Rokoko in Venedig, in Jahrb. d. preuss. Kuustsamml., XXXIX (1918), pp. 145-170; U. Ojetti, G. Dami, N. Tarchiani, La pittura del Seicento e del Settecento alla mostra di PalazzoPitti, Milano-Roma 1922. ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
ombrifero
ombrìfero (o umbrìfero) agg. [dal lat. umbrĭfer -ĕri, comp. di umbra «ombra1» e -fer «-fero»], letter. – Che getta ombra, ombroso: il fido Servo calò le o. cortine (Parini, secondo una variante seriore al verso che nell’ed. 1763...