CIAFFERI, Pietro
Marco Chiarini
Nulla si sa della vita di questo pittore, disegnatore e incisore, attivo nella prima metà del sec. XVII; né si hanno notizie della famiglia. Certo non fu figlio di Agostino [...] tra Firenze, Livorno e Genova. A questi quattro quadri si può aggiungere la tela appartenente alla Galleria di palazzoPitti, siglata dal C., fedele derivazione dall'inchione rappresentante Cristo mostrato al popolo di Jacques Callot: un'ulteriore ...
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CATANI, Luigi
Agnese Fantozzi
Nacque a Prato il 7 nov. 1762 da una famiglia di discreti artigiani e ornatisti. Considerato un buon disegnatore, anche se modesto pittore, operò moltissimo nell'ambito [...] Guicciardini, si trova quella che è la sua opera più nota: la decorazione di una sala di palazzoPitti.
Nel 1811 si erano cominciati a palazzoPitti restauri proseguiti poi dal granduca Ferdinando III, che incaricò vari artisti, fra cui il C., di ...
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FARINA, Pasquale
Cynthia Mills
Nacque a Napoli il 2 nov. 1864, da Giacomo e da Emanuela Parisani, e ivi studiò all'Accademia di belle arti. Dopo aver diretto una manifattura di ceramica vicino Napoli, [...] della Madonna dell'Impannata di Raffaello si trovava in America, mentre mise in dubbio il prestigio della versione di palazzoPitti a Firenze.
Il F. affermò che la versione americana era stata esportata clandestinamente dall'Europa ed era stata di ...
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BARBETTI, Rinaldo
Dino Frosini
Nacque a Siena, da Angiolo, il 29 marzo 1830 e, giovinetto, si trasferì col padre in Firenze dove si applicò all'oreficeria. In seguito il padre, che aveva ampliato il [...] Loggia della Signoria in Firenze, con le statue in avorio (1854); un padiglione con due letti per Ferdinando di Lorena in palazzoPitti (1857); un modello (ora all'Opera del Duomo) della facciata di S. Maria del Fiore (1864); un Trionfo di Apollo e ...
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CISERI (Cisari, Cesari, Ceseri, Ciceri, Siceri), Andrea
Giovanni Leoncini
Di origine lombarda, nacque probabilmente verso il 1620. La sua formazione di pittore e decoratore avvenne a Firenze alla scuola [...] sale dei maggiori palazzi fiorentini, primodi tutti la residenza granducale di palazzoPitti, dove nel fu collaboratore del Chiavistelli, sono da ricordare la grande sala del palazzo Cerretani sulla piazza vecchia di S. Maria Novella e il soffitto ...
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CILI, Adriano, detto Adriano Fiammingo
Miles Chappel
Fu pittore di paesaggio ed ottenne una certa fama nella Firenze del Seicento; ma la sua personalità è ancora tutta da definire. Il documento di immatricolazione [...] S. Giovanni Gualberto (Firenze, S. Maria Maggiore) o del S. Francescoin preghiera e S. Maria Maddalena del 1605 (Firenze, palazzoPitti). Con queste opere del Cigoli, infatti, sono confrontabili gli sfondi dei quadri dell'Allori e quindi essi possono ...
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BONGIOVANNI, Salvatore
Antonino Ragona
Figlio di Bernardo e di Agata Lajacona, sarti, nacque in Caltagirone il 14 marzo 1769. Dopo aver frequentato la bottega del prozio Antonino Bertolone, stovigliaio, [...] , I e II, Firenze 1823) sono le statue di Ninfe contenute nelle due nicchie di sinistra della stanza del bagno in palazzoPitti (firmate; quelle nelle nicchie di destra sono di G. Insom) e gli stucchi col Trionfo di Giuditta e il Trasporto dell'arca ...
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ANDREA di Mariotto Cini, detto Andrea del Minga
Emma Micheletti
Nacque a Firenze, probabilmente poco dopo il 1540. È verosimile che il suo primo maestro sia stato Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, [...] sono le notizie documentate della sua vita, che convalidano le informazioni del Vasari: questi gli attribuisce dipinti in PalazzoPitti e in Santa Croce, e particolarmente per l'apparato delle esequie di Michelangelo nel 1564. Nel 1565 collaborò ...
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BOSCHI, Alfonso
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Giovan Battista, orafo, e di Margherita d'Alfonso Rosselli, nipote quindi di Fabrizio Boschi e di Matteo Rosselli, entrambi pittori affermati a Firenze [...] di Pietro da Cortona, probabilmente dopo il '40, quando Pietro sostò a lungo a Firenze per gli affreschi di palazzoPitti già iniziati durante un breve soggiorno precedente. Forse fu al seguito del Berrettini che il B. si trasferì a Roma ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] 1.000 zecchini al conte J. von Fries per il suo palazzo di Vienna (ora al Victoria and Albert Museum di Londra). Quando degli Uffizi nel 1812, tra l'entusiasmo generale (dal 1816 è a Pitti; per le altre versioni vedi Honour, in Catal., 1972, pp. 211 ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
ombrifero
ombrìfero (o umbrìfero) agg. [dal lat. umbrĭfer -ĕri, comp. di umbra «ombra1» e -fer «-fero»], letter. – Che getta ombra, ombroso: il fido Servo calò le o. cortine (Parini, secondo una variante seriore al verso che nell’ed. 1763...