DURANTI, Durante
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Brescia il 6 ott. 1718 dal conte Paolo e da Barbara dei conti Caprioli. La famiglia, originaria di Palazzolo sull'Oglio ed assai doviziosa, non vantava [...] papa ottenne in segno di gradimento la nomina a cameriere d'onore di spada e cappa nel 1757.
Al ritorno a Brescia il D. trovò insediato il il 9 giugno 1761 era stata rappresentata a palazzo Uggeri da dilettanti della nobiltà bresciana una sua Sara ...
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DEL TUFO, Giovanni Battista
Rosario Contarino
Nacque a Napoli intorno al 1548, ottavo dei diciannove figli di Fabrizio e Lucrezia Carafa, esponenti di illustri ed antiche famiglie partenopee; i Del [...] è il ritratto dell'occupante; egli arriva lacero e con una spada arrugginita dal suo viaggio trasmarino e dal suo paese "non plebe spiata con trasporto tutto cromatico dalle finestre di qualche palazzo antico. Non è un caso perciò che nel Ritratto ...
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PERFETTI, Bernardino
Françoise Waquet
PERFETTI, Bernardino. – Nacque a Siena il 7 settembre 1681, da Pier Angelo e da Orsola Amerighi.
Famiglia di mercanti all’origine, i Perfetti avevano acquisito [...] un bene simboleggiante un elevato status sociale: la villa in campagna, il palazzo della Sugara in Val d’Elsa con le sue dipendenze (I libri conferì il titolo di cameriere d’onore di cappa e spada e assegnò a suo figlio un canonicato vacante nel Duomo ...
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FERRETTI, Iacopo (Giacopo, Giacomo)
Franco D'Intino
Nacque a Roma il 16 luglio 1784 da Francesco Maria, titolare di una agenzia di spedizioni, e da Barbara Sardi, di origine viennese, figlia di un alto [...] di G. G. Belli, Chiara (1823), in seguito moglie di Alessandro Spada, Barbara (1824) e Luigi (1836), che divenne un poeta dialettale.
L'abitazione del F., fino al 1825 palazzo Potenziani (poi Lazzaroni) in via dei Lucchesi, in seguito in via Monte ...
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GUARNIERI OTTONI, Aurelio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Osimo, presso Ancona, il 25 apr. 1737, primogenito del conte Guarniero e della patrizia maceratese Caterina Compagnoni, sorella dell'erudito [...] fondata nel 1748 dallo zio Compagnoni con sede nel palazzo vescovile, molto attiva e nella quale convenivano tutti i n., s.v.; Ibid., Biblioteca comunale F. Cini, Mss.: L. Spada, Bibliografia…, s.v.; Pesaro, Biblioteca Oliveriana, Mss., 328 (lettera ...
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CAPPONI, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque a Porretta (Bologna) nel 1586 da Guidotto e da Pellegrina Berti: modenese per parte di madre e di origine fiorentina per ascendenza paterna. Compì i primi studi [...] quale è dedicata un'Ode per la statua eretta nel pubblico palazzo del pontefice Urbano VIII, Bologna 1625), il C. si dedicò , ma dai pittori A. e L. Caracci, G. Reni, L. Spada, G. Valesio, F. Albani.
Per quel che concerne la produzione letteraria, ...
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D'ALESSANDRO, Giuseppe
Magda Vigilante
Nacque nel 1656 a Pescolanciano (prov. di Campobasso), in "citeriore Aprutio", dal duca Fabio e da Isabella Amendola. In seguito alla morte precoce del fratello, [...] possedeva una sontuosa dimora in via S. Anna di Palazzo. L'ultimo periodo della sua vita fu particolarmente tormentato; né quali si tratta delle regole di cavalcare, della professione di spada, e altri esercizi d'armi... con l'aggiunta di alcune Rime ...
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Oreste
Emanuele Lelli
La vicenda più drammatica del mito greco
I miti antichi ci mettono spesso di fronte a vicende tragiche, in particolare quando
il dramma si consuma nel nucleo familiare. Spesso [...] amico Pilade, può consumare la vendetta. Giunto a palazzo insieme a Pilade, sotto false vesti, si accerta prima prendere l’iniziativa di uccidere la madre. Quando egli sguaina la spada, però, Clitennestra si scopre il seno gridando: «Figlio, osi ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione...