Nacque a Piacenza il 21 maggio 1664, nella parrocchia dei Ss. Nazario e Celso, da un povero ortolano. Ebbe la prima istruzione ed educazione dal parroco, poi dai barnabiti della chiesa di San Donnino; [...] Roma sino alla conclusione del processo; ed egli si comprò un palazzo in città ed una vigna fuori Porta Pia, in attesa di di disonore in cui fosse incorso a causa del processo (Archivio segreto Vaticano, Miscellanea, X, vol. 135).
Dopo ciò, l'A., ...
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Nacque nel 1445 a Firenze. La prima notizia della sua attività risale al 1470, in cui fece, per il tribunale della Mercanzia, la Fortezza, una delle Virtù che erano state allogate a Pietro del Pollaiolo. [...] l'allogazione di alcuni campi ad affresco nella cappella Sistina in Vaticano, e si obbligò a finirli il 15 marzo dell'anno 15 giugno di quell'anno. Per la Sala dell'Udienza, in Palazzo Vecchio, del magistrato de' Massai della Camera, compose nel 1487 ...
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Scultore e pittore, nato in Possagno il 1° novembre 1757, morto a Venezia il 13 ottobre 1822. Di famiglia benestante, ma impoverita da infelici speculazioni, perdette il padre a tre anni, e mentre la madre, [...] all'ammiraglio Angelo Emo da collocarsi nella sala delle quattro porte in Palazzo ducale, a scolpire in marmo un gruppo di Adone e Venere, Perseo (1801; Museo Vaticano) e traducendo in marmo i due Pugilatori (1802; Museo Vaticano) modellati nel 1790. ...
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Scultore, n. a Bologna il 27 nov. 1595. m. a Roma il 10 giugno 1654. Studiò disegno e pittura con Lodovico Carracci, e frequentò la bottega del modesto scultore e incisore Giulio Cesare Conventi (1577-1640). [...] si conservano l'Ercole che uccide l'Idra, già nel palazzo Verospi, oggi nel Museo Capitolino, il Mercurio facondo, un . Nicola da Tolentino, la fontana nel cortile di S. Damaso al Vaticano (1646-49), e la porta d'ingresso nell'interno della chiesa di ...
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Architetto. Nacque a Bissone, sul lago di Lugano, nel 1599; morì suicida a Roma il 2 agosto 1667. Solo verso il 1628 mutò in Borromini il suo vero cognome: Castello. Venuto giovanissimo a Roma, portò con [...] in modesta collaborazione prestata nei lavori di S. Pietro in Vaticano a Carlo Maderno, suo conterraneo e lontano parente. Morto il 1625 al 1632, il B. era addetto ai lavori del palazzo Barberini, sotto la direzione prima del Maderno e poi del Bernini ...
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PERUZZI, Baldassarre
Adolfo Venturi
Pittore e architetto, nato a Siena nel 1481, morto a Roma il 6 gennaio 1536. A vent'anni dipinse nella cappella di S. Giovanni nel duomo di Siena, probabilmente come [...] P. fece scenografie per la recita della Calandra in Vaticano, nel 1523 l'apparato per l'incoronazione di Clemente stimò gli affreschi del Sodoma nella Sala del Mappamondo, in Palazzo Pubblico; nel 1531, il cartone del Beccafumi, rappresentante Mosè ...
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Scultore ed architetto, nato nel 1511 a Settignano (Firenze) da Antonio Ammannati. Rimasto orfano di padre a dodici anni, entrò per campar la vita nella "accademia" di Baccio Bandinelli. Con questo presuntuoso [...] nella Villa Giulia. Per il papa restaurò inoltre e abbellì il palazzo Cardelli in Campo Marzio, acquistato da Giulio III nel 1551. a Roma, consultato da Sisto V per l'erezione dell'obelisco vaticano e di una cappella in S. Maria Maggiore. Nel 1589, ...
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È uno dei monumenti di Roma di più complessa e agitata storia dall'epoca romana sino ad oggi.
Adriano lo costruì come mausoleo che doveva racchiudere le sue ceneri, e ne suggerì probabilmente le forme [...] Crescenzî". Nel 1277 Nicolò III lo restaurò per proteggere il Vaticano, ove egli aveva trasportata la sede pontificia dal Laterano, ponte Sant'Angelo, lo collegò al forte con un palazzo che fu riccamente decorato dal Pinturicchio, rafforzò i torrioni ...
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MADERNO, Carlo
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato a Bissone nell'anno 1556, morto a Roma il 30 gennaio 1629. È una delle maggiori figure del periodo di transizione tra l'architettura del tardo Rinascimento [...] e forse i suoi capolavori, sono: nell'architettura civile il palazzo Mattei, eretto tra il 1606 e il 1616 per il che ad ogni altra opera unito al completamento di S. Pietro in Vaticano, avvenuto sotto il pontificato di Paolo V.
La pianta a schema ...
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GIOVANNI da Udine
Luigi Coletti
Pittore, nato a Udine il 15 ottobre 1487 da Francesco Recamador (onde il cognome "Ricamatore" o "dei Ricamatori" ch'egli stesso usò), morto a Roma nel 1564. Il suo maestro, [...] chiamato il creatore di un genere che ebbe enorme successo.
Lavorò ancora in Vaticano nella sala della Guardia e nel salotto dei cubicularî, opere distrutte come gli stucchi del palazzo dell'Aquila; e diede il disegno per le bordure degli arazzi di ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
portone
portóne s. m. [accr. di porta1]. – 1. a. Porta di notevoli dimensioni che serve come entrata principale o per l’ingresso di veicoli in un edificio e che, sia come vano sia come infisso di chiusura, è particolarmente imponente e spesso...