«Sono io il dizionario impazzito, o è lui che mi sfoglia?»Giorgio Manganelli, La penombra mentale. Interviste e conversazioni 1965-1990 (a cura di Roberto Didier, Editori Riuniti, Roma 2001, p. 227). «Come [...] «gallicinio»Paolo Milano, Il lusso di non farsi capireEnzo Rava, Vocabolario di fantasiaEdoardo Sanguineti, L’idioma gentileGian Franco Venè, I linguaggi del potere Immagine: Camera degli Imperiatori, Palazzo del Tè, Mantua, via Wikimedia Commons ...
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Considerata come scrittura di terz’ordine, la librettistica non ha mai ricevuto l’attenzione critica che, invece, avrebbe meritato (e che merita), dal momento che è sempre stata vista in funzione ancillare [...] ». Il riferimento è alla torre che fu, appunto, progettata dall’architetto Arnolfo di Cambio, e che, ancora oggi, sovrasta Palazzo Vecchio, con i suoi 95 metri di altezza, diventata monumento simbolo della città di Firenze. La torre fu eretta nel ...
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Maria CortiCatasto magico. L’Etna, una geografia fantasticaPrefazione di Anna Longoni, appendice di Boris Behncke, con un testo di Leonardo CaffoCatania, Nous, 2023 Nelle prime pagine di Catasto magico, [...] , insegnante e poeta dialettale che nel Novecento raduna un nucleo di leggende locali. Una di queste narra proprio del palazzo di Artù nascosto nel monte, questa volta abitato anche dai suoi cavalieri. Nel racconto però risuona improvvisa una nota ...
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«Mai non fu vista cosa più bellamai io non colsi siffatta pulzella»disse Re Carlo scendendo veloce di sella(Re Carlo tornava dalla battaglia di Poitiers, Fabrizio De André, 1963) Paolo Villaggio amava [...] e decisiva imprecisione: Carlo Martello, non fu mai re, né in Italia, né in Francia, né altrove. Fu però maestro di palazzo, che non vale il moderno maggiordomo quanto piuttosto Primo ministro e capo militare. Per essere precisi, esercitò di fatto il ...
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Se è vero che i cognomi coincidenti con un toponimo o con un etnonimo (aggettivo relativo a una certa località), indicano provenienza, come si spiega che questi cognomi risultano poi tra i più frequenti [...] (costa, monte, colle, valle, fiume, palude, ecc.) e costruzioni dell’uomo (chiesa, castello, mura, porta, volta, fontana, palazzo, torre, villa, piazza, cantone, pozzo, ecc.) non è più sufficiente in un quadro motivazionale.A parte la divergenza ...
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Analizzando bene le motivazioni che hanno portato alla formazione di cognomi legati al territorio, cioè ai toponimi, alla geografia, al luogo di residenza, bisogna distinguere due grandi categorie.La prima [...] Poggi, Chiesa, Croce (indicante per esempio un incrocio), La Rocca, Torre, Scala, Ronchi (ossia un terreno disboscato), Palazzo e Porta. Archivio di toponimi scomparsiIn non poche occasioni il cognome corrisponde a una forma toponimica scomparsa, in ...
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In alcuni passi di Difficulty in Poetry (Castiglione 2019) la difficoltà in poesia viene descritta come lack of, ‘assenza di’: coesione/coerenza, narratività o soggettività.Osservando Dentro le finestre, [...] io mi affacci dalla finestra della mia camera posso guardare la carcassa di un piccione rimasta incastrata tra il muro del palazzo e il tubo della grondaia, qualche metro in basso. è una figura un poco elementare, la cerco quando mi affaccio dalla ...
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Le parole sono nate per trasmettere un determinato messaggio ma gli sviluppi della società fanno spesso venir meno l’originale significato di un termine ed è proprio quello che sta succedendo con la parola [...] disagiate. Il professore, dunque, evidenziò come il finestrino rotto di un’auto, analogamente ad una finestra rotta in un palazzo, potesse esprimere un senso di trascuratezza e incuria che si traduceva, poi, in atti di vandalismo diffuso, sentendosi ...
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Federico Della CorteIl discorso delle cose. Studio su Francesco GuicciardiniBologna, Pàtron Editore, 2024 I libri non si vendono a peso. Nonostante il suo piccolo aspetto, questo libro di sole 142 pagine [...] terminare là dove FDC aveva cominciato. È l’immagine impressionante dello scaffale che contiene le carte guicciardiniane, conservate nel Palazzo Guicciardini a Firenze (pp. 13-15). Al lettore viene proprio voglia di ri/scavare (e subito!) tra di esse ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...
Edificio di grandi dimensioni, connotato architettonicamente e contraddistinto dal ruolo delle varie funzioni a cui è destinato: dimora di sovrani, di personalità o di famiglie di rilievo; sede di governo, di uffici pubblici, di istituzioni...
Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO
A. Giuliano
A. Bisi
A. Bisi
A. Bisi
A. Giuliano
A. Giuliano
A. Tamburello
L. Lanciotti
Il nome Palatium indicava a Roma uno dei sette colli sui quali sorgeva la città, precisamente quello...