Nome con cui è noto l'architetto Antonio di Bartolomeo Cordini (Firenze 1484 - Terni 1546). Formatosi come carpentiere e maestro di legname, seguì gli zii materni Giuliano e Antonio il Vecchio a Roma (1503 [...] ), la doppia rampa ellittica che caratterizza il Pozzo di S. Patrizio a Orvieto (1527-35) e i continui lavori nel Palazzo Vaticano (Sala Regia e Cappella Paolina, 1540-46). Con Paolo III, inoltre, si impose anche come esperto di architettura militare ...
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Architetto (Forres 1834 - Edimburgo 1921), autore del nuovo palazzo dell'università di Edimburgo in aggiunta alla sede più antica, iniziata nel 1789 da R. Adam, e dell'edificio della National Portrait [...] Gallery of Scotland ...
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Architetto (n. Bologna - m. ivi 1672). Costruì il palazzo Davia-Bargellini a Bologna (1638-58), di salda e sobria architettura, e la porta Galliera (1661), in cui sono palesi i ricordi cinquecenteschi. ...
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Giurista longobardista del sec. 11º, giudice del sacro palazzo (in Pavia). Glossò le leggi longobarde con indirizzi d'interpretazione opposti a quelli del padre Guglielmo, glossatore dello stesso testo. ...
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Patrizio veneziano (sec. 16º-17º), raccolse nel suo palazzo a S. Gregorio una collezione di antichità e di pitture venete, dispersa dopo la sua morte, descritta da V. in cataloghi divisi per soggetti; [...] ne restano solo alcuni, tra cui quello della quadreria (1627), accompagnato da un profilo in latino della storia della pittura nell'antichità e dalle riproduzioni dei quadri in disegni acquarellati che ...
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Uomo di stato giapponese (966-1027). Maestro di Palazzo (kwambaku) dal 995 al 1025, sotto gli imperatori Ichijō (987-1011), Sarjō (1012-16) e Go Ichijō (1017-36), tutti e tre suoi generi (altri quattro [...] furono suoi nipoti), fu l'uomo più influente del Giappone. Il suo governo coincise col massimo rigoglio culturale e letterario del periodo classico e con l'apogeo della sua famiglia ...
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GARZONI, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel palazzo di S. Samuele, il 18 apr. 1698, da Francesco di Pietro e da Maria Mocenigo di Michele di Giovanni.
La condizione di figlio unico - unitamente [...] alla consistente dote della madre, ultima del suo ramo - gli risparmiò talune preoccupazioni economiche che in un passato non lontanissimo avevano pesato sulla famiglia; naturalmente dovette sposarsi assai ...
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Pittore (San Sebastiano Curone 1758 - Roma 1823). Allievo di U. Gandolfi a Bologna e di P. G. Batoni a Roma, eseguì vasti cicli di decorazioni ad affresco a Roma (palazzo Doria, 1780; palazzo Altieri, [...] di Spagna, con L. Coccetti, 1807 circa), Faenza (palazzo Laderchi, 1794), Parigi (palazzo delle Tuileries, castello di Malmaison, villa Aldini a Montmorency), ecc. Inoltre realizzò, con C. Unterperger, le grandi decorazioni a encausto per l'Ermitage ...
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Architetto (m. 1772), attivo a Roma ove costruì il palazzo Rondinini in via del Corso (finito nel 1764), il Museo Pio-Clementino in Vaticano e l'ala del palazzo del Quirinale sulla via della Dataria (1765). [...] Su suoi disegni fu eretta a Firenze la Biblioteca Marucelliana ...
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Architetto francese (m. Baiona 1760). Lavorò in Madrid al palazzo e ai giardini del Buen Retiro; vi eresse la chiesa di El Pardo, la chiesa dei Premostratensi (distrutta) e, insieme a F. Moradillo dal [...] 1750 al 1758, il convento delle Salesiane (poi Palazzo di giustizia). ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...