Architetto (Roma 1792 - ivi 1858); allievo di R. Stern, divenne poi professore nell'Accademia di belle arti a Roma. Autore, tra l'altro, del Casino del Bosco Parrasio a Roma e del palazzo Guglielmi a Civitavecchia, [...] di gusto neoclassico-purista ...
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Scultore e decoratore (m. Berlino tra il 1778 e il 1786), uno degli artisti più rappresentativi del rococò tedesco. Lavorò alla decorazione dei castelli di Charlottenburg e di Sans-Souci e del Palazzo [...] Nuovo di Potsdam ...
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Architetto (Capolago 1556 - Roma 1629). Fu una delle maggiori figure del periodo di transizione tra l'architettura del tardo Rinascimento e quella del periodo barocco. Attivo a Roma, architetto di Paolo [...] modifica sottilmente nell'eleganza delle proporzioni e della decorazione, va ricordata ancora la partecipazione alla complessa costruzione di palazzo Barberini. Ma la sua opera più impegnativa fu il completamento di S. Pietro, mediante l'aggiunta di ...
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Architetto italiano (Roma 1904 - Marmore 1984). Uno degli esponenti più inquieti del MIAR (Movimento italiano per l'architettura razionale), inizialmente legato alle eredità linguistiche novecentiste si [...] L'espressività formale di queste case, estesa alla notevole cura del dettaglio, si ritrova anche nel progetto per il nuovo palazzo per uffici del comune di Terni, segnato da una lunga vicenda progettuale (1964-82). Nonostante uno sdegnoso isolamento ...
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Fabbro (fine sec. 15º - inizio 16º), attivo a Firenze. Unico lavoro sicuro che ci rimane di lui sono le lumiere angolari di ferro battuto, le campanelle e i bracci per torce di palazzo Strozzi a Firenze [...] (1500), che sono tra i capolavori dell'arte del ferro del Rinascimento ...
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Architetto (Bruxelles 1817 - ivi 1879). Studiò ad Anversa e a Parigi. Costruì a Bruxelles la chiesa di S. Caterina (1856), la chiesa neogotica di Laehen (1854-72) e il monumentale ed eclettico palazzo [...] di Giustizia, iniziato nel 1862 e concluso, solo dopo la sua morte, nel 1883 ...
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Architetto neoclassico russo (Volskoe 1737 - Pietroburgo 1799). Assistente di F. Rastrelli (1760), visitò la Francia e l'Italia. Eseguì un progetto per il nuovo Cremlino di Mosca; costruì l'arsenale e [...] il palazzo di Kamennyj Ostrov a Pietroburgo, nonché varî edifici a Kronstad. ...
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Pittore (Genova 1528 circa - Milano 1604), figlio di Antonio. Affrescò palazzi e chiese di Genova (palazzi Spinola, 1565-70, Parodi, 1578, ecc.), Savona (S. Giacomo), Milano (S. Angelo Nuovo, 1564 e 1576; [...] palazzo Marino, 1575), spesso in collaborazione con il fratello Andrea. ...
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CAETANI, Leone
Francesco Gabrieli
Nato a Roma il 12 sett. 1869, primogenito di Onorato, principe di Teano, poi duca di Sermoneta, e di Ada Bootle Wilbraham, crebbe nell'avito palazzo delle Botteghe [...] Oscure, nel clima laico e risorgimentale e nelle tradizioni culturali della famiglia, primeggiante fra l'aristocrazia "bianca" della capitale. Studiò alla Sapienza e si laureò nel 1891, con A. Crivellucci, ...
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PIERVITTORI, Mariano
Francesco Santaniello
– Nacque a Tolentino il 16 dicembre 1818 da Vincenzo, maniscalco, e da Anna Belforti. Nel 1822 si stabilì con la famiglia a Foligno, dove, tra la fine degli [...] fu incaricato di affrescare le volte di due sale (sala delle Muse; sala di Diana ed Endimione) al piano nobile di palazzo Baldeschi al Corso (odierna sede della Fondazione Casse di Risparmio dell’Umbria), in occasione delle nozze tra il conte Ubaldo ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...