Fabio Chigi (Siena 1599 - Roma 1667), vescovo di Nardò e inquisitore di Malta (1635), nunzio a Colonia (1639) e (1643-48) presso il congresso della pace in Münster (Vestfalia), dove, obbedendo alle istruzioni [...] S. Pietro, chiese di piazza del Popolo e porta omonima, oltre i restauri alla chiesa di S. Maria del Popolo, palazzo ora Odescalchi ai SS. Apostoli, ecc.). Umanista e bibliofilo, lasciò una biblioteca, che dal suo nome fu poi detta Alessandrina ...
Leggi Tutto
Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] solo alcuni brani. Nel 1600 seguì Euridice, composta dagli stessi autori (con brani di G. Caccini) ed eseguita a Firenze a Palazzo Pitti. Nello stesso anno a Roma E. de’ Cavalieri mise in scena la Rappresentazione di Anima et di Corpo. A questo tipo ...
Leggi Tutto
LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] di Ostia fu preceduta da una visita a L. IV di Cesario, figlio del duca di Napoli Sergio (I), presso il palazzo Lateranense, nel corso della quale i Napoletani dichiararono l'intento di intervenire in armi presso Roma esclusivamente per combattere i ...
Leggi Tutto
ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 20 marzo (novembre?) 1479, terzogenito del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona. All'età di tre anni gli venne conferita in commendam l'abbazia [...] di S. Pietro, cosa questa di grande importanza, non solo per il prestigio della carica, ma anche perché gli permise di avere un palazzo a Roma.
Il corteo nuziale, guidato dall'E., lasciò Ferrara il 23 dic. 1501 e venne accolto a Roma con gran pompa e ...
Leggi Tutto
FERRAGATTI (Fieragatti), Nicola (Nicolaus de Bittonio)
Mario Sensi
Figlio di Nardo, nacque a Bettona (Perugia) intorno alla metà del sec. XIV. Nel 1376, già frate minore della provincia di S. Francesco, [...] fin verso la metà dell'anno successivo. Ma già il 2 ott. 1416, in qualità di vescovo eletto, aveva preso dimora nel palazzo vescovile di Foligno, come si evince dal protocollo del notaio Francesco di Antonio, che a lungo fu il notaio preferito dal ...
Leggi Tutto
SEVERINO
Eugenio Susi
Eletto verso la metà di ottobre del 638, S., figlio del romano Avieno, forse esponente dell'aristocrazia romana, ma di cui non è conosciuto lo stato ecclesiastico, si trovò ben [...] esiliare i più alti esponenti del clero, relegandoli in luoghi diversi, e poi, ormai padrone della situazione, entrò nel Palazzo e prese possesso del tesoro, parte del quale venne inviato a Costantinopoli. Tale episodio, che si configura come un ...
Leggi Tutto
GENGA SERMATTEI, Gabriele della
Carlo M. Fiorentino
Nacque ad Assisi il 4 dic. 1801 dal conte Filippo della Genga, fratello di Annibale, il futuro Leone XII, e dalla marchesa Marianna Confidati Sermattei. [...] si mostrò ostile alle riforme del primo Pio IX; il 13 ag. 1846 vi fu una manifestazione popolare di protesta sotto il suo palazzo al grido di "Viva Pio IX, giù il tiranno, morte a Della Genga"; nell'ottobre successivo corse addirittura voce che egli ...
Leggi Tutto
CIBO MARI, Lorenzo
Franca Petrucci
Di origine genovese, nacque intorno alla metà del sec. XV da Domenico De Mari e da una donna spagnola che il padre aveva sposato in Spagna, pur avendo lasciato a Genova [...] al marzo del 1491, quando fu trasferito a quello di S. Marco. Molto probabilmente da quest'epoca prese ad abitare nel palazzo di S. Marco, di cui egli si prese cura, continuandone la costruzione e facendo decorare la famosa sala del Mappamondo; il ...
Leggi Tutto
BORGI, Giovanni (detto Tata Giovanni)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Roma il 18 febbr. 1732da Pierantonio e da Dorotea Mondei, nella parrocchia di S. Lorenzo in Damaso. Per le misere condizioni della famiglia [...] divenne il principale protettore dell'ospizio.
Questo, che ebbe subito un rapido sviluppo (da quaranta, quanti erano all'ingresso nel palazzo Ruggia, il numero degli alunni salì in pochi anni a cento), fu diretto ancora dal B., coadiuvato in un primo ...
Leggi Tutto
Agedabia
D. Whitehouse
(arabo Ajdābiya)
Città della Libia, situata in una regione semidesertica a km. 150 a S di Bengasi e a km. 18 dal mare, in un sito che possiede una risorsa inestimabile, l'acqua, [...] e un bagno pubblico.
A. vanta i resti di due monumenti fatimidi: la moschea, nota come il Jāmi' Saḥnūn, e un qaṣr (palazzo fortificato). Gli scavi, prima nel 1954 e più tardi nel 1970-1972, hanno rivelato che la moschea (che si ergeva sui resti della ...
Leggi Tutto
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...