PERONDOLI, Tommaso
Griguolo Primo
– Nacque nella seconda metà del Trecento a Ferrara da Andrea, in una famiglia appartenente a un ceppo di oriundi fiorentini.
Fu Giacomo di Lupo Perondoli, avo di Tommaso, [...] ’Università e il 12 ottobre 1407 conseguì inoltre il dottorato in diritto canonico.
In quel giorno si presentarono nel palazzo vescovile due pretendenti al titolo accademico: Tommaso Perondoli e Grassia di Spagna. Presente, tra gli altri, il fratello ...
Leggi Tutto
ALTEMANNO
Adolfo Cetto
Ultimo discendente dei conti di Lurn in Carinzia (distretto di Spittal), come sembra accertato, fu eletto vescovo di Trento nel 1124 e consacrato nel 1126.
La tradizione, che [...] permute di persone "ad legitimum ius ministerialium"col vescovo Hartmann di Bressanone. Il 23 nov. 1147, nel suo palazzo di Trento, "habito consilio multorum vassalloruni curiae Tridenti et aliorum pluriuni sapientuni., sentenzia in favore di Arco in ...
Leggi Tutto
EULA, Pio
Bruno Signorelli
Nacque, probabilmente a Cuneo, nel 1722 0 1723 da Giovanni Tomaso; non è noto il nome della madre.
Il padre era misuratore ed eseguì parecchi incarichi per il Comune di Cuneo. [...] qualche anno do--po, su incarico del Municipio di Cuneo (cfr. Cuneo, Arch. stor. d. Comune, Ordinati, 21 febbr. 1760), progettò un palazzo per le scuole, che non fu approvato. Tra il 1761 ed il 1764 progettò e realizzò il suo capolavoro: la chiesa di ...
Leggi Tutto
PALLAVICINO, Carlo
Marco Gentile
PALLAVICINO (Pallavicini), Carlo. – Nacque intorno al 1427, probabilmente a Monticelli d’Ongina, sestogenito di Rolando e di Caterina Scotti. Al di là di ipotesi non [...] codici miniati (tra i quali è d’obbligo ricordare la serie dei corali per la cattedrale), l’ampliamento del palazzo vescovile, la donazione di libri alla biblioteca capitolare e soprattutto il lascito alla Chiesa di Lodi del cosiddetto «Tesoro ...
Leggi Tutto
CAMPEGGI, Marco Antonio
Gian Paolo Brizzi
Ultimogenito di Giovanni Zaccaria e di Dorotea Tebaldi, nacque negli ultimi anni del sec. XV in Padova. Addottoratosi in diritto a Bologna nel 1525, la sua [...] fu assai rilevante: vi presero parte infatti quattro vescovi di quel casato e le stesse adunanze conciliari si svolsero in un palazzo bolognese dei Campeggi. Giunto a Bologna il 21 marzo 1547, il 21 aprile partecipò alla prima sessione.
Pur non ...
Leggi Tutto
GIBERTI, Giovanni Battista
Piero Doria
Nacque a San Ginesio, nel Maceratese, intorno al 1636. Figlio di Carlo, si laureò in utroque iure all'Università di Roma. Maestro di teologia e filosofia, fu canonico [...] .000 scudi. Nel 1695 la situazione era ancora lontana dalla normalità e sia la chiesa cattedrale, con l'annesso palazzo vescovile, sia il seminario erano ancora in gran parte diroccati. Nonostante le ingenti spese sostenute per la ricostruzione degli ...
Leggi Tutto
LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] fermandosi a Savona e a Genova.
Tornato a Roma, nel maggio 1500, il Medici si stabilì nel suo palazzo di S. Eustachio (l'attuale palazzo Madama); da allora, fattosi maturo, egli fu in grado di convertire in risorse le sue debolezze, consistenti in ...
Leggi Tutto
JACOVACCI (Jacovazzi, Jacobacci, Giacovazzi, de Jacobatiis), Domenico
Rotraud Becker
Nacque a Roma, probabilmente il 2 luglio 1444, da Cristoforo, di famiglia nobile residente nel rione S. Eustachio, [...] e ne riscuotesse le entrate. È invece certo che allora non era tra i cardinali più ricchi. Abitava in un palazzo in via de' Coronari, il cui tenore viene descritto come modesto, in proporzione alla dignità del personaggio. Della familia faceva ...
Leggi Tutto
DELLA FRATTA, Enrico
Lorenzo Paolini
Nato da nobile ed antica famiglia bolognese, divenne vescovo della sua città nel novembre del 1213. Proveniva da funzioni di curia: era stato canonico della cattedrale [...] il consolidamento dei buoni rapporti con il Comune: sempre nel 1226 il D. mise a disposizione dei rettori della lega il palazzo episcopale, nell'intento di mediare una pace; nel dicembre dello stesso anno concesse al podestà di far celebrare la messa ...
Leggi Tutto
ACCOLTI, Pietro
Boris Ulianich
Figlio di Benedetto, illustre giureconsulto aretino di antica famiglia nobile del contado di fazione ghibellina e popolare, e di Laura Federighi fiorentina (suo padre, [...] A. diede invece, per parte sua, forma al giudizio, secondo le regole del diritto e dello stile ufficiale curiale (le "clausole di palazzo", di cui parla il Sarpi). Il progetto di bolla, presentato nei concistori del 21 e del 23 maggio (ne furono pero ...
Leggi Tutto
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...