BOSCOLI, Pietro Paolo
Carlo Pincin
Nacque a Firenze da Giachinotto e monna Cosa il 30 giugno 1481, discendente di una famiglia tra le più antiche e nobili della città. Il padre aveva partecipato nel [...] deposizione del Soderini; il 14 settembre il cardinal de' Medici entra in città e il 16 i medicei prendono il palazzo. Comincia lo smantellamento della Repubblica. "Tornò Giuliano, figliuolo di Lorenzo de' Medici, il primo in Firenze. Si ridusse la ...
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CALLIGARIS, Luigi
Enrico De Leone
Figlio di Antonio e di Anna Macario, nacque a Barbania (Torino) "negli ultimi anni dell'impero napoleonico", come egli stesso afferma nelle sue Memorie senza precisare [...] C. aveva trovato lavoro presso il Raffa curando l'educazione dei suoi figli, dirigendo non solo la costruzione di un palazzo da lui stesso progettato ma anche di due grandi fabbriche e di una palazzina nell'allora piazza della Marina. Eseguì inoltre ...
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CARACCIOLO, Francesco Marino
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Figlio di Marino, principe di Avellino, e di Francesca d'Avalos, nacque postumo il 29 genn. 1631. Erede universale dei titoli e dei beni del padre, che nel suo testamento [...] di mecenate, si avvalse dell'opera dello scultore Cosimo Fansaga e fondò l'Accademia degli Inquieti, che aveva sede nel suo palazzo di Atripalda. Nel 1652 Ippolito Viola gli dedicò una sua opera sui sarti; Carlo De Lellis, due anni dopo, il primo ...
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GIANFIGLIAZZI, Catello (Castello)
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel primo ventennio del secolo XIII da Rosso di Adimaro.
I Gianfigliazzi traevano il cognome da un certo Giovanni, figlio di Azzo, che [...] altissimo, il vescovo di Fiesole, costretto a dare in garanzia dei mutui da lui contratti perfino il palazzo vescovile. Negli anni successivi avevano cominciato a investire le ingenti somme così guadagnate in attività all'estero, soprattutto ...
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BREZÉ (Bersezio), Gioachino Bonaventura Argentero marchese di
DDillon Bussi
Nacque a Torino il 17 maggio 1727, undicesimo figlio di Gaetano e di Clara Teresa Saluzzo di Valgrana.
Il rapido estinguersi [...] privata divenne reale (Reale Società Torinese), venne iscritto tra i soci. La stessa Accademia si radunò in seduta solenne proprio nel palazzo Argentero, nel 1784, per onorare il conte di Haga, futuro Gustavo III di Svezia.
Morì a Torino il 9 luglio ...
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GHILINI, Vittorio Amedeo, marchese di Maranzana
Paola Bianchi
Nacque nella provincia di Alessandria il 30 maggio 1714, primo maschio degli otto figli che il marchese Tommaso Ottaviano ebbe da Francesca [...] Gamalero e il milione circa di monete d'oro ereditate dal padre gli consentirono non solo di mantenere il fasto del palazzo di famiglia nel cuore di Alessandria, ma di dedicarsi con munificenza a opere di carità. Ad Alessandria commissionò dei marmi ...
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PICCININO, Francesco
Serena Ferente
PICCININO, Francesco. – Nato a Perugia attorno al 1407 da Niccolò e forse dalla moglie di lui, Gabriella di Bartolomeo Sestio, seguì il padre nella carriera militare.
Il [...] con il padre anche la sconfitta di Anghiari nel 1440 e figurava nel famoso affresco incompiuto di Leonardo da Vinci in Palazzo Vecchio a Firenze.
Inviato da Niccolò a Bologna come governatore per conto dei Visconti nel 1441, Piccinino diventò insieme ...
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GHERARDINI, Lotteringo
Giovanni Ciappelli
Nacque nella seconda metà del XIII secolo, presumibilmente a Firenze, da messer Arnoldo. Appartenente a un'antica famiglia magnatizia, residente nel sestiere [...] dei Signori. Nello scontro che seguì con gli armati della parte avversa, accorsi a difendere il palazzo e i priori in carica, il G. fu ucciso da un "quadrello" scoccato da una balestra (secondo G. Villani in una battaglia scoppiata in Por S. Maria ...
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BONARELLI, Giacomo
Mario Natalucci
Di antica ed eminente famiglia anconitana, il B., secondogenito di Pietro (che fu al servizio del papa Martino V) e fratello di Liberio (di cui seguì le orme nelle [...] violenza: la sera del 4 luglio le "tre squadre" avevano assalito la casa in cui alloggiava il da Castiglione ed il palazzo del podestà con lo scopo dichiarato di uccidere l'inviato milanese e lo stesso podestà, Gian Antonio Sparavaria, che era subito ...
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ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 20 marzo (novembre?) 1479, terzogenito del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona. All'età di tre anni gli venne conferita in commendam l'abbazia [...] di S. Pietro, cosa questa di grande importanza, non solo per il prestigio della carica, ma anche perché gli permise di avere un palazzo a Roma.
Il corteo nuziale, guidato dall'E., lasciò Ferrara il 23 dic. 1501 e venne accolto a Roma con gran pompa e ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...