Architetto (Imola 1732 - ivi 1812), di origine ticinese. Fu tra i più operosi artefici del rinnovamento neoclassico in Italia. Le sue opere principali sono il duomo di Imola e il palazzo Braschi a Roma [...] (1791), costruito per papa Pio VI. Notevoli inoltre il duomo di Macerata e quello di Fermo, i teatri di Imola, Fermo, Osimo e dell'Aquila ...
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Architetto tedesco (n. Tuttlingen 1890 - disperso durante la seconda guerra mondiale). Esponente del movimento espressionista del primo dopoguerra, architetto a Magdeburgo e collaboratore di B. Taut, col [...] quale progettò il palazzo per uffici del Wilhelmplatz, proposto come esempio tipico d'intervento in un centro urbano antico. Collaborò al gruppo Glazerne Kette con lo pseudon. di Anfang. ...
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PELLEGRINI, Ignazio Mariano Baldassarre
Enrica Annamaria Ceccon
PELLEGRINI, Ignazio Mariano Baldassarre. – Nacque a Verona il 22 settembre 1715, quartogenito maschio e sesto figlio del conte Bertoldo [...] I. P. (1715-1790), Pisa 1966a; Id., Architetture fiorentine e toscane di I. P. (1715-1790), Roma 1966b; F. Dal Forno, Case e palazzi di Verona, Verona, 1973, pp. 27-29; G.F. Viviani, La villa nel veronese, Verona 1975, pp. 128, 196, 333-343, 360-362 ...
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GHINELLI, Pietro
Raffaella Cioccoloni
Figlio di Giuseppe e Felice Gongetti, nacque il 21 ag. 1759 a Senigallia, dove si formò professionalmente come architetto.
Risalgono al 1778 i primi suoi studi [...] il G. ricostruì a Pesaro l'antico teatro del Sole (oggi Rossini) ultimato da N. Sabbatini nel 1677 all'interno del palazzo della Ragione in piazza XX Settembre.
L'intervento del G. risultò innovativo per la tipologia della platea a ferro di cavallo ...
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JANNI, Guglielmo
Sergio Cortesini
Nacque a Roma il 19 nov. 1892, secondogenito di Giuseppe e Teresa Belli. Il padre era avvocato, ma le sue sostanze derivavano piuttosto da rendite immobiliari e agricole, [...] maestro in diversi cantieri, come pittore e consulente letterario. Nel 1923 Bargellini lo chiamò a collaborare alle decorazioni del palazzo del Viminale e, come atto di stima, nel 1924 gli affidò la raffigurazione a tempera della Storia della moneta ...
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Pittore e miniatore (sec. 16º); originario di Nimega, unì alla formazione fiamminga influssi del manierismo tosco-romano. Documentato a Siena dal 1573 al 1596, dipinse (1573-80) affreschi con storie bibliche [...] della reliquia di s. Andrea (ne restano due a Pienza, Seminario) e un affresco col Martirio del santo per la cappella di palazzo Piccolomini. Dal 1582 al 1595 illustrò l'ottavo e il nono Libro dei Leoni per il governo di Siena (Siena, Archivio di ...
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Nome con cui è conosciuto il pittore Pietro Paltronieri (Mirandola 1673 - Bologna 1741). Fu molto noto per le sue vedute architettoniche, alle quali collaborarono come figuristi V. M. Bigari, E. Graziani, [...] ecc.; opere a Bologna, in palazzo Montanari, a Genova, in palazzo Rosso, ecc. ...
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PODESTI, Giulio
Fabrizio Di Marco
PODESTI, Giulio. – Nacque a Roma il 10 luglio 1842, primogenito di Francesco, pittore, e di Clotilde Cagiati.
Dopo aver frequentato il collegio Nazareno, dove si diplomò [...] al Corso, con l’elegante risalto centrale della loggia tripartita al piano nobile (prot. 32654/1888) o il più tardo palazzo Tabet, con il fronte curvo su piazza Fiammetta definito all’ultimo piano da paraste binate (prot. 109164/1904).
Dopo aver ...
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CALVI, Lazzaro
Paola Costa Calcagno
Figlio di Agostino, nacque a Genova nel 1502 (Soprani-Ratti); dal padre fuavviato alla pittura, al fratello maggiore Pantaleone. Secondo la tradizione (Soprani, pp. [...] 237, 243, 259; W. Suida, Genua, Leipzig 1906, pp. 96, 98, 140; M. Labò, La villa di Battista Grimaldi a Sampierdarena e il palazzo Doria in Strada Nuova, in L'Arte, XXVIII (1925), pp. 278 s.; A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, 5, Milano 1932, p ...
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BAY (Bai, Baia, Baÿ, Baÿa, Baj)
Irena Malinowska
Famiglia di lapicidi e architetti italiani documentati a Varsavia dal 1655.
Carlo nacque probabilmente a Varsavia alla fine del sec. XVII; architetto, [...] opera è poco conosciuta. Tra il 1721 e il 1729 costruì la chiesa dei cappuccini a Lublino e prima del 1748 un palazzo a Varsavia per il vescovo A. S. Dębowski (distrutto). Ci è conservato (Gabinetto delle stampe dell'università di Varsavia) un suo ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...