Nelle varie concezioni religiose, l’aldilà, il mondo ultraterreno, soprattutto come luogo in cui continuerebbe la vita dopo la morte.
Nelle religioni più legate a sistemi dottrinari e filosofici, che negano [...] un o. per gli eroi, la Walhall, luogo di felicità riservato ai guerrieri caduti in battaglia. Nell’antica religione giapponese il ‘palazzo del Sole’, situato nel ‘cielo alto’, era riservato, oltre che agli dei, ai re e ad altri privilegiati. ...
Leggi Tutto
LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] a scendere da cavallo. L. III si trattenne alcuni mesi a Paderborn, dove tra l'altro consacrò un altare nella cappella del palazzo reale, deponendovi reliquie portate da Roma, e dove discusse con il re e i suoi consiglieri la situazione di Roma e la ...
Leggi Tutto
LEONE XI, papa
Matteo Sanfilippo
Alessandro de' Medici nacque a Firenze il 2 giugno 1536 da Ottavio di Lorenzo e da Francesca di Iacopo Salviati. Non si sa molto sulla sua infanzia e sull'adolescenza. [...] e interni), S. Prassede (I misteri della Passione nella navata grande), S. Agnese fuori le Mura. A Firenze fece rinnovare il palazzo episcopale nel 1574 e restaurare il duomo nel 1582-83.
Fonti e Bibl.: L. von Pastor, Storia dei papi, IX-XII, Roma ...
Leggi Tutto
Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] delle basiliche dei due apostoli ma di papa Silvestro e dei suoi successori sulla cattedra di Pietro:
Sia il nostro palazzo che la città di Roma e tutte le provincie, contrade e città d’Italia nonché delle regioni occidentali al beatissimo pontefice ...
Leggi Tutto
BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] 'attività del B. come "inventore" di soggetti pittorici soprattutto per il Vasari, da quelli per il salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio commissionatigli da Cosimo nel '65 a quelli per la cappella Paolina nel '73, e di apparati scenici per feste ...
Leggi Tutto
CIBO, Alderano
Enrico Stumpo
Nacque a Genova il 16 luglio del 1613 da Carlo I Cibo Malaspina, duca di Massa, e da Brigida di Giannettino Spinola. Mentre il primogenito Alberico veniva educato per succedere [...] di S. Prassede e ad altri vescovadi suburbicari, nel 1687 passò al titolo e al vescovado di Ostia, dove restaurò il palazzo vescovile, l'antica cattedrale e la cappella di S. Monica. Si occupò anche di migliorare le condizioni di vita della città ...
Leggi Tutto
FATO, Vincenzo
Domenica Pasculli Ferrara
Nacque nel 1705 a Castellana (ora Castellana Grotte, in provincia di Bari).
Tale notizia si ricava indirettamente dalla sua ultima opera, la Madonna della Madia [...] di restauratore: a lui si deve il restauro del dipinto del Veronese, la Vergine in gloria e quattro santi ora nel palazzo vescovile di Monopoli, proveniente dalla cappella di Ognissanti in S. Francesco d'Assisi, sempre a Monopoli (Calò, 1969, p. 85 ...
Leggi Tutto
CAGNOLATI (Canholatus, Canheolatus, Canolati, Cagnolato), Bartolomeo
Ugo Rozzo
Chierico milanese, figlio di un "dominus Ubertus" che era già morto nel settembre del 1320, il C. è sopravvissuto nella [...] per sfuggire al carcere, in quanto debitore insolvente, venne raggiunto da un ordine di Matteo Visconti di presentarsi a palazzo per un colloquio. Matteo, ricevutolo alla presenza del giudice Scotto da San Geminiano, e di un medico, il maestro ...
Leggi Tutto
GIUSEPPE BENEDETTO Cottolengo, santo
Giuseppe Tuninetti
Nacque a Bra (nei pressi di Cuneo) il 3 maggio 1786, primogenito di dodici figli, da Giuseppe e da Benedetta Chiarotti. Il cognome paterno originario [...] fine si rivelò l'occasione provvidenziale per un salto di qualità, che non sarebbe stato possibile negli angusti locali di via Palazzo di Città. Infatti G. non volle demordere e il 27 apr. 1832 aprì ufficialmente in borgo Dora, periferia nord della ...
Leggi Tutto
GRADENIGO, Agostino
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia l'8 nov. 1570, secondogenito maschio dell'insigne poeta e senatore Giorgio di Andrea e da Laura Valier di Bertucci. Fu iscritto al Libro d'oro [...] la cappella del Rosario, ove per l'altare centrale non fu risparmiato l'uso di marmi tra i più pregiati) e il palazzo vescovile, la cui sala consiliare fu adornata dai pregevoli ritratti dei suoi predecessori, opera ultimata nel 1613. Solo in seguito ...
Leggi Tutto
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...