Figlio (m. Verona 572) di Audoino, salì al trono tra il 560 e il 565. Nel 568 guidò in Italia il suo popolo, abbandonando la Pannonia, dopo aver vinto, con l'aiuto degli Avari, i Gepidi, del cui re Cunimondo [...] , dove fu proclamato dai suoi re
d'Italia (dominus Italiae), mentre Pavia poté resistergli fino al 571. Fu assassinato da una congiura di palazzo, che faceva capo a Rosmunda, ad alcuni Gepidi rimasti con lei e, forse, al prefetto di Ravenna, Longino. ...
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(russo Sankt Peterburg) Città della Russia (dal 1914 al 1924, Pietrogrado; dal 1924 al 1991, Leningrado; 4.568.047 ab. nel 2008), con status di città autonoma, che si estende dai confini con l’Estonia [...] Neva. Nella maggiore sorge la fortezza dei SS. Pietro e Paolo; sulla sponda opposta vi è la zona monumentale con il Palazzo d’Inverno, l’Ermitage, la cattedrale di S. Isacco e l’Ammiragliato, dal quale si diparte la grande arteria Nevskij Prospekt ...
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Principe assiro, fratello maggiore di Assurbanipal e figlio di Asarhaddon, re della Babilonia (668-648 a. C.), ma sotto l'alta sovranità del primo. Sebbene fosse in grande intimità con suo fratello, si [...] ribellò a lui: assistito da un grande numero di alleati, gli mosse guerra, sicché l'esistenza dell'impero assiro stesso fu in pericolo. S. fu vinto dopo alcuni anni di guerra e perì tra le fiamme nel palazzo reale di Babele. ...
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Sermoneta Comune della prov. di Latina (44,9 km2 con 7977 ab. nel 2008, detti Sermonetani). Il centro è situato a 257 m s.l.m. su uno sperone dei Monti Lepini che domina la Pianura pontina. Caseifici; [...] industria elettrotecnica.
Dal 1297 fu centro dei feudi dei Caetani duchi di Sermoneta. Ha conservato intatto il suo aspetto medievale con mura turrite e il grandioso castello Caetani (mastio del 13° sec., palazzo del 15°). ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] nord e a est dell’ippodromo, ed era collegato da una diramazione della mese all’augusteion. Dal Foro si accedeva al palazzo attraverso una porta di bronzo su cui un pannello dipinto raffigurava Costantino con l’elmo nell’atto di trafiggere un mostro ...
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CIBO, Caterina
Franca Petrucci
Quintogenita di Francesco detto Franceschetto, figlio naturale di Innocenzo VIII, e di Maddalena, figlia di Lorenzo de' Medici, nacque a Ponzano vicino Firenze il 13 sett. [...] ed in esso ella istituiva sua erede universale la nipote Virginia Della Rovere. Morì il 17 febbr. 1557, a Firenze, nel palazzo dei Pazzi.
Fu seppellita in S. Proculo ed in seguito il nipote Alberico Cibo ne fece trasportare le ceneri nella chiesa ...
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GAIDERIS (Gaideriso)
Federico Marazzi
Figlio di Radelgario (morto nell'854), successe ad Adelchi nel giugno 878 come sesto principe di Benevento.
G. era membro della famiglia che per iniziativa di Radelchi, [...] il papa Giovanni VIII e poi Atanasio di Napoli.
Agli inizi dell'881 G. fu vittima a sua volta di una congiura di palazzo, nella quale giocò un ruolo di primo piano Landone (III), cugino di Pandonolfo e poco tempo dopo suo successore nella dignità ...
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Comune del Lazio settentrionale (406,23 km2 con 65.911 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 326 m s.l.m., su un piano ondulato dove vengono a contatto i prodotti vulcanici dei Monti [...] e 10 mesi e finì solamente nel 1271, quando Raniero Gatti, capitano del popolo, dopo aver rinchiuso i cardinali nel Palazzo Papale, su consiglio di s. Bonaventura, fece scoperchiare il tetto della sala di riunione e diminuire i viveri ai prigionieri ...
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FOSCARI, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 19 giugno 1373, primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina Michiel, figlia della seconda moglie del nonno Giovanni. Nonostante il padre avesse [...] andarsene, in cambio avrebbe ottenuto un appannaggio di 1.500 ducati all'anno. Era il 22 ottobre: il F. lasciò il palazzo l'indomani, dopo che gli era stato spezzato l'anello e tolte le insegne ducali; volle discendere per quella stessa scala di ...
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GATTI (Gattus), Raniero
Angela Lanconelli
Esponente di una nobile famiglia viterbese che svolse un ruolo di primo piano nella storia cittadina fra XIII e XV secolo, il G. nacque presumibilmente intorno [...] solent dare saltum, virtutes signant per quas conscendit in altum": così l'epigrafe del 1266 eretta a ricordo della costruzione del palazzo papale di Viterbo a opera del G.: Carosi, p. 60); dopo di lui il cognome Gatti passò a indicare il ramo ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...