Ministro (Elusa, Aquitania, 335 circa - Bisanzio 395) degli imperatori romani Teodosio I e Arcadio. A Costantinopoli fu nominato magister officiorum, poi console (392), e nello stesso anno prefetto del [...] famiglia imperiale facendo sposare la propria figlia ad Arcadio, ma il disegno fallì per gli intrighi del maggiordomo di palazzo Eutropio. Quando i Goti di Alarico invasero la Mesia e la Tracia, Stilicone, avanzando pretese sulla Mesia, penetrò con ...
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Famiglia romana legata fin dal Medioevo alla vita cittadina, fondò inizialmente la sua potenza su possessi di tenute e di greggi. Tra i suoi membri si ricordano: Marco Antonio (Roma 1450 - ivi 1532), umanista [...] -1654), vescovo di Camerino (1624), di Todi e cardinale (1634): fece costruire da Giovanni Antonio de' Rossi il grande palazzo in piazza del Gesù a Roma. Il fratello Emilio Bonaventura, eletto (1670) papa (Clemente X), per evitare l'estinzione del ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] prove che l’imperatore abbia mosso una qualche rappresaglia contro i vescovi che si erano rifiutati di varcare le soglie del palazzo imperiale: al contrario, è certo che in alcune città (si veda il caso di Cirta) per lungo tempo l’unica comunità ...
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FERRERI, Antonio
Raffaella Cascioli
Nacque a Savona verso la metà del XV secolo da una famiglia di bassa estrazione sociale. Poco si conosce della gioventù del F., finché non divenne domestico e scudiero [...] il F. suo maggiordomo. A partire dal dicembre 1504, il F. assunse anche l'ufficio di maestro e soprintendente del palazzo apostolico. La successiva carriera del F. fu tra le più rapide e brillanti tanto da suscitare invidie ed ostilità tra molti ...
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Uomo d'affari (Genova 1803 - ivi 1876). Fu tra i primi, nel Regno di Sardegna, a promuovere la costruzione di ferrovie e l'istituzione di linee di navigazione. Intorno al 1830 si trasferì a Parigi, dove [...] sue ingenti risorse allo sviluppo economico e culturale della sua città; tra l'altro, nel 1874 donò al comune di Genova il Palazzo Rosso con i suoi tesori d'arte e nel 1875 si fece promotore, con un'ingente donazione, dell'adeguamento del porto alle ...
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Nipote (1021-1096) del patriarca Michele Cerulario, figlia di Giovanni Macrembolita, fu la seconda moglie di Costantino X Ducas, da cui ebbe due figli, Michele e Costantino. Dopo la morte di Costantino [...] fu battuto e fatto prigioniero da Alp Arslān a Manazkert nel 1071, l'autorità di E. fu scossa; nonostante la liberazione del marito, una congiura di palazzo diede a Michele VII tutti i poteri ed E. fu costretta ad abdicare e a entrare in convento. ...
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Architetto e scultore (m. 1550) originario di Alzano (Bergamo), attivo a Venezia già nel 1525. T. Temanza gli attribuisce la porta di S. Tomaso (1518, Treviso), la porta Portello (1519, Padova) e la Cappella [...] ancora legato alle forme lombarde del Rinascimento. Il figlio Iacopo, anche lui architetto (m. Venezia 1572 circa), è autore del palazzo veneziano di Coccina-Tiepolo-Papadopoli a Sant'Aponal, che mostra l'influsso del Sansovino e di M. Sanmicheli. ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] iniziò i lavori il 30 aprile 1589. Il papa volle un palazzo nuovo, amplissimo, salubre, di severo decoro. La facciata sul S. morì il 27 agosto 1590 al calar della sera nel palazzo del Quirinale, colpito da febbri, all'età di sessantotto anni. Appena ...
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CORSINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 7 nov. 1767, primogenito del principe Bartolomeo e di Maria Felice Colonna Barberini. Non si hanno notizie precise sui suoi studi e la sua formazione, [...] . La scelta suscitò l'entusiasmo popolare che toccò il culmine quando il principe si affacciò al balcone del suo palazzo alla Lungara, tenendo per mano Ciceruacchio. Ciò spiega, insieme ad altri suoi atteggiamenti futuri, la fama di uomo favorevole ...
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LOREDAN, Francesco
Matteo Casini
Nacque a Venezia il 9 febbr. 1687, da Andrea di Leonardo del ramo di S. Vidal e da Caterina di Antonio dei Grimani dei Servi.
Della prestigiosa famiglia, che aveva dato [...] Venezia nella vita pubblica e privata, Firenze 1983, pp. 490-496; G. Gullino, I Loredan di S. Stefano: cenni storici, in Palazzo Loredan e l'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, Venezia 1985, pp. 11-33; E. Merkel, Il mecenatismo artistico dei ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...