Denominazione (derivata da un sito francese ➔ Moustier, Le) con la quale si intendono gli aspetti preistorici del Paleolitico medio, di età riss-würmiana (80.000 anni fa) e würmiana (37-35.000 anni fa), [...] diffusi in Europa e, in parte, in Africa e in Asia. In Europa e nel Vicino Oriente il termine è utilizzato per designare le industrie litiche prodotte dai Neandertaliani e dai Protocromagnonoidi, caratterizzate ...
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Località della Spagna settentrionale, nella prov. di Santander, dove nel 1879 fu scoperta la grotta omonima, contenente manifestazioni d’arte rupestre dell’ultima fase del Paleolitico superiore (Maddaleniano) [...] che testimoniano l’apice dell’abilità e della potenza espressiva dell’arte franco-cantabrica (➔).
Databili in un arco di tempo compreso tra 15.000 e 13.000 anni fa, i dipinti naturalistici policromi, oltre ...
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Paletnologo (Sona, Verona, 1900 - Verona 1964); direttore, dal 1945, del Museo civico di storia naturale di Verona. Il suo nome è legato, per quanto riguarda il Paleolitico, alla scoperta del giacimento [...] Veronese e a numerose campagne di scavo sul promontorio del Gargano, nei depositi alluvionali del torrente Romandato. I suoi scavi nella Grotta Paglicci nel Gargano portarono alla luce importanti documenti d'arte rupestre paleolitica in Italia. ...
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Cavità naturale a sviluppo prevalentemente orizzontale, di qualsiasi origine e forma, che si addentra nel sottosuolo o nei fianchi di un monte.
archeologia Insediamenti in g. Fin dai momenti più antichi [...] riempimento stratigrafico abbraccia un lungo periodo e indica che la frequentazione del sito si è protratta per millenni (dal Paleolitico al Bronzo nella g. delle Arene Candide in Liguria). Insediamenti in g. sono disseminati lungo le coste del Nord ...
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In mineralogia, varietà terrose di ematite (o. rossa) e limonite (o. gialla) usate come pigmenti. Il nome è stato successivamente esteso ad altri minerali terrosi a causa del colore giallo-oro-bruno.
L’uso [...] dell’o. come colorante compare già nel Paleolitico superiore sia per il tatuaggio sia nei rituali funerari, dove il letto o il cadavere stesso veniva cosparso di ocra. Tale uso, continuato in ambito mediterraneo durante Neolitico ed Eneolitico, va ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] il fuoco.
L’Homo sapiens sapiens appare durante il secondo periodo della glaciazione di Würm, ma il passaggio al Paleolitico superiore appare sfumato; vi sono resti di neandertaliani associati a industrie evolute e resti di Homo sapiens sapiens con ...
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In geologia, ultima epoca del Quaternario, successiva al Pleistocene. Secondo una suddivisione classica, l’O. rappresenta il periodo di tempo che vede la scomparsa, in Europa, dei grandi carnivori. Il [...] la distribuzione delle province climatiche è poco diversa da quanto si può osservare ora. L’uomo, uscito dal periodo paleolitico, mostra uno sviluppo e una diffusione che prosegue con ritmo accelerato per tutto il periodo, contribuendo persino con la ...
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Geologia
In mineralogia concrezione minerale che riempie la cavità di una roccia; le a. sono sempre di formazione posteriore a quella della roccia e, se numerose, conferiscono a questa la tessitura amigdaloide.
Medicina
Denominazione [...] , è stata praticata in determinate forme di epilessia temporale.
Preistoria
Utensile a forma di mandorla usato dai cacciatori del Paleolitico inferiore (ca. 450.000-100.000 anni fa); tratto da pietra dura e più raramente ossi mediante scheggiatura ...
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Medico e naturalista (S. Miniato 1541 - Roma 1593). Compiuti gli studî a Pisa con A. Cesalpino, fu invitato a Roma da Pio V per dirigere il Giardino dei Semplici che trasformò in orto botanico modello. [...] i minerali e i fossili, M. tentò di spiegare l'origine dei fossili e, per primo, interpretò esattamente i manufatti di selce del periodo paleolitico e neolitico. Nel campo dell'archeologia pubblicò il trattato Degli obelischi di Roma (1589). ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] di tipo acheuleano superiore e micocchiano del Monte Carmelo). I tipi umani presenti in A. in questa prima fase del Paleolitico sono rappresentati dagli esemplari di Homo erectus di Giava, provenienti dai livelli del Pleistocene medio, e da quelli di ...
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paleolitico
paleolìtico agg. e s. m. [comp. di paleo- e -litico1, sull’esempio dell’ingl. paleolithic, termine coniato nel 1867 dallo studioso ingl. sir John Lubbock] (pl. m. -ci). – In paletnologia, periodo p. (o, come s. m., il paleolitico),...
epipaleolitico
epipaleolìtico agg. [comp. di epi- col sign. di «dopo, che segue» e paleolitico] (pl. m. -ci). – Termine usato in paletnologia per definire alcuni aspetti culturali della fine del paleolitico.