Coltivatori, società di
Robert L. Carneiro
L'avvento dell'agricoltura
Per i primi tre milioni di anni della sua storia l'umanità si nutrì esclusivamente di prodotti selvatici. Poi, circa 10.000 anni [...] e dalle comunità di cacciatori e di raccoglitori sopravvissute fino ai giorni nostri, gli insediamenti umani, durante il Paleolitico, dovevano ospitare, in media, fra i 25 e i 40 individui. La popolazione del tipico villaggio neolitico, invece ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] (caratterizzato dall’uso di punte e schegge peduncolate) e in Cirenaica dal Dabbano (la più antica industria africana di tipo paleolitico superiore, 38.000-31.00038.000-31.000 a.C. ca.). Nell’A. subsahariana, al contrario, le tradizioni di tipo ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] p. 269), si deve attribuire al cervello umano di tipo moderno la grande fioritura culturale che ha contraddistinto il Paleolitico superiore: è questo cervello che ha consentito un'evoluzione culturale senza precedenti, un'evoluzione che ha smesso di ...
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Caccia
Maria Arioti
La caccia è l'attività umana di cattura o di uccisione di animali selvatici, mediante l'uso di strumenti tecnici idonei e in particolare di armi. In passato essa mirava a soddisfare [...] archeologici per quanto riguarda l'importanza economica della caccia cessano con la comparsa dell'uomo moderno. Ma è solo con il Paleolitico Superiore, fra i 35.000 e i 10.000 anni fa, che compaiono documenti capaci di rivelare il ruolo centrale di ...
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Zoologia
Nome comune dei Mammiferi Carnivori della famiglia Ursidi. Ha corpo massiccio e tozzo, lungo fino a 2,80 m, testa grande e molto larga fra occhi e orecchi; muso lungo terminante a punta tronca, [...] : lungo 3 m, aveva cranio con fronte rigonfia e sporgente.
Per l’orsetto lavatore ➔ procione.
Antropologia
Sin dal Paleolitico sono documentati in tutta l’Europa continentale resti scheletrici di o., la cui posizione nel luogo di reperto rivela un ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] Eingestein (v., 1970) esprime un'opinione diffusa asserendo che essa sarebbe una ‟via pericolosa", imboccata dall'uomo fin dal Paleolitico e capace di conferire sì una più accesa attenzione, ma anche di portare alla schizofrenia (egli s'appoggia alle ...
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MARCHESETTI, Carlo
Antonella Parisi
Nacque a Trieste il 17 genn. 1850 da Giuseppe, imperial regio commissario di polizia, e da Teresa Malli. Mostrò un precoce interesse per gli studi botanici e naturalistici [...] (1904-08), particolarmente interessanti per il rinvenimento, accanto a resti di Ursus spelaeus, di manufatti in selce attribuiti al Paleolitico medio, il M. avrebbe dato notizia al congresso dei naturalisti italiani, tenutosi a Milano fra il 15 e il ...
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BLANC, Alberto Carlo
Gian Alberto e Maria Cristina Blanc
Nacque a Chambéry (Savoia) il 30 luglio 1906, da Gian Alberto e da Maria Menotti. Sotto la guida di G. Stefanini, direttore dell'Istituto di [...] campo paletnologico le ricerche del B. hanno condotto alla scoperta ed esplorazione di una numerosa serie di giacimenti paleolitici che si estendono dalla Liguria fino ai confini della Calabria e delle Puglie; essi rappresentano una vasta successione ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] di superficie, ma le più antiche testimonianze sicure si riferiscono al Musteriano, di cui esistono varie facies. Per il Paleolitico superiore sono documentati l’Aurignaziano e il Gravettiano, la cui età e tipologia sono mal conosciute. Un ricco sito ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] 'associazione umana, non è possibile rintracciare alcuna testimonianza di stanzialità: nel caso delle società nomadi del Paleolitico, comunità designa gruppi identificabili con qualche certezza, senza peraltro indicarne con precisione i territori di ...
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paleolitico
paleolìtico agg. e s. m. [comp. di paleo- e -litico1, sull’esempio dell’ingl. paleolithic, termine coniato nel 1867 dallo studioso ingl. sir John Lubbock] (pl. m. -ci). – In paletnologia, periodo p. (o, come s. m., il paleolitico),...
epipaleolitico
epipaleolìtico agg. [comp. di epi- col sign. di «dopo, che segue» e paleolitico] (pl. m. -ci). – Termine usato in paletnologia per definire alcuni aspetti culturali della fine del paleolitico.