Paleontologo (Torino 1812 - San Remo 1898), si rese noto per i suoi studî sui fossili delle regioni settentrionali d'Italia con particolare riguardo a quelli miocenici della collina di Torino, da lui stesso [...] raccolti e descritti, oltre che in numerosi lavori, nella monografia Description des fossiles des terrains miocènes de l'Italie septentrionale (1847) ...
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Paleontologo e archeologo inglese (Kabete, Kenya, 1903 - Londra 1972). Autore di numerose ricerche archeologiche, paletnologiche e paleontologiche in Africa. Una delle sue scoperte più importanti è quella [...] (1959) dei resti di un ominide che denominò Zinyanthropus boisei (oggi considerato come una specie del genere Australopithecus) nei depositi della Gola di Olduvai in Tanzania. Nella stessa località trovò ...
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Paleontologo (Fairfield, Connecticut, 1857 - Garrison-on-Hudson, New York, 1935), prof. alla Columbia University di New York, autore di importanti ricerche sulla filogenesi di varî gruppi di Vertebrati, [...] e specialmente dei Mammiferi. Oltre a queste opere d'indagine paleontologica (The age of mammals, 1910; Men of the old stone age, 1915) e alle molte scoperte di fossili americani, scrisse volumi divulgativi sull'evoluzione, sull'origine della vita, ...
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Paleontologo (Padova 1811 - Pisa 1889), prof. di mineralogia e geologia all'univ. di Pisa; socio nazionale dei Lincei (1875). Si occupò particolarmente della geologia della Toscana e di ricerche su fossili [...] d'ogni parte d'Italia; di particolare importanza l'illustrazione dei fossili della Sardegna, raccolti dal Lamarmora e studiati da M. (1857), e una monografia sui fossili del Rosso Ammonitico lombardo e ...
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Paleontologo (Lockport, New York, 1831 - New Haven, Connecticut, 1899), prof. alla Yale University di New Haven. Compì molte spedizioni in varie regioni dell'America Settentrionale e fece numerose importanti [...] scoperte di resti fossili di Vertebrati (pterodattili, uccelli provvisti di denti del Cretaceo, mosasauri, titanoterî, ecc.); a lui si deve una famosa monografia sui dinosauri ...
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Paleontologo (Balingen, Baden, 1839 - Monaco di Baviera 1904), prof. al politecnico di Karlsruhe (1863) e poi (1866) all'univ. di Monaco, autore di numerosi studî di zoologia e di paleontologia, e di un [...] trattato di paleontologia (Grundzüge der Paläontologie, 2 voll., 1895), che ebbe varie edizioni. Socio straniero dei Lincei (1883). ...
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Paleontologo inglese (Londra 1849 - Harpenden 1915); esplorò il Kashmīr (1874-82) e l'Argentina. Illustrò i vertebrati fossili del British Museum; mise in relazione i vertebrati fossili europei con quelli [...] americani, studiando anche la loro distribuzione geologica; si occupò pure di vertebrati viventi. Socio straniero dei Lincei (1903) ...
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Paleontologo francese (Saint-Germain-en-Laye 1827 - Parigi 1908). Viaggiò molto in Europa e in Egitto; illustrò, fra l'altro, i fossili dell'Attica, i Vertebrati del Permiano e del Quaternario; condensò [...] le sue idee generali nell'Essai de paléontologie philosophique (1896). Socio straniero dei Lincei (1897). ...
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Paleontologo belga nato in Francia (Lilla 1857 - Uccle, Bruxelles, 1931); prof. a Bruxelles, autore di molte ricerche (fondamentale quella sulla filogenesi dei Dipnoi) e fondatore della paleobiologia. [...] Enunciò la legge dell'irreversibilità dell'evoluzione, che va sotto il suo nome ...
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Paleontologo e geologo argentino (Moneglia, Chiavari, 1853 - La Plata 1911), d'origine ligure. Prof. di zoologia all'univ. di Cordova, autore di numerose pubblicazioni di paleontologia dell'America Merid.; [...] fondò la Revista argentina de historia natural ...
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paleontologia
paleontologìa s. f. [dal fr. paléontologie, coniato dapprima (1830) nella grafia meno corretta paléonthologie, comp. del gr. παλαιός «antico» (v. paleo-), ὤν ὄντος, part. pres. di εἰμί «essere», e -logie «-logia»]. – 1. Scienza...