Arcivescovo di Palermo (sec. 12º). Straniero alla Sicilia, fu da Margherita, reggente il Regno di Sicilia per il figlio Guglielmo I, creato arcivescovo di Palermo e cancelliere del regno; odiato dai baroni, [...] il suo governo vide un continuo susseguirsi di congiure e di rivolte (come a Taormina, 1168). Alla fine S. abbandonò l'isola, mentre l'arcivescovado e il potere passavano a Gualtiero Ophamil ...
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Cardinale (Montevago, Agrigento, 1794 - Palermo 1830); governatore di varie città pontificie, e arcivescovo di Nicea dal 1794, fu nunzio a Lucerna e in Spagna (1802-16). Essendosi opposto alle riforme [...] antiecclesiastiche delle Cortes di Cadice (1812), fu costretto a rifugiarsi temporaneamente in Portogallo. Cardinale e arcivescovo di Palermo dal 1816, durante la rivoluzione del 1820 fu presidente della giunta provvisoria, ma parteggiò per il ...
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Cardinale italiano (Palermo 1814 - ivi 1904), benedettino. Ordinario dell'abbazia di Montecassino (1850), era insieme abate generale della congregazione cassinese. Nominato vescovo di Patti (1860), giunto [...] la conquista garibaldina dell'isola era quasi conclusa, si rifiutò di prestar giuramento al nuovo governo e non poté raggiungere la sede. Tornò alla sua diocesi solo nel 1867. Arcivescovo di Palermo (1871), nel 1884 fu creato cardinale da Leone XIII. ...
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Patrona di Palermo. Non si hanno notizie storiche su questa figura di santa, il cui culto si diffuse nel sec. 17º, epoca in cui se ne volle anche ricostruire la vita (sarebbe vissuta nel sec. 12º a Quisquina [...] una spelonca della serra Quisquina. Inserita da Urbano VIII nel Martirologio Romano (1630), è venerata nella cattedrale di Palermo, dove si conservano reliquie attribuite alla santa; ma forse più importante centro del suo culto è il santuario eretto ...
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Generale dei teatini (Palermo 1792 - Versailles 1861). Pubblicista, seguace di de La Mennais (nella sua prima fase, di combattivo tradizionalismo) e degli ultramontani francesi, curò a Napoli la rivista [...] predicatore di grande fama. Dopo l'avvento di Pio IX, si volse alla democrazia. Favorì il movimento separatista scoppiato a Palermo (1848), e fu rappresentante di quel governo presso la Santa Sede. Nello stesso periodo cercò di ottenere dal papa una ...
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Missionario (Palermo 1612 - ivi 1686). Compì un viaggio in Siria, in Persia, in Armenia e in Georgia e scrisse al ritorno un Syntagma linguarum orientalium quae in Georgiae regionibus audiuntur (1643). ...
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Ecclesiastico, bibliofilo (m. Palermo 1797). Vescovo di Catania (1757-73), poi arcivescovo di Nicomedia. Possedette una cospicua biblioteca che donò nel 1783 all'università di Catania (Biblioteca universitaria [...] e ventimilliana) ...
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Medico (Palermo 1834 - ivi 1888), sacerdote dal 1860; fondatore dell'Opera del boccone del povero per cui istituì le Serve e i Servi dei poveri (1880) e i Missionari servi dei poveri (1887). Beatificato [...] nel 1983. Festa, 14 marzo ...
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Teologo moralista (Caltanissetta 1591 - Palermo 1675). Gesuita, le sue opere, dedicate soprattutto alla pratica dei sacramenti, sono tra i più completi trattati di casistica del Seicento; ebbe molta fortuna [...] nelle scuole dell'epoca, ma per l'orientamento probabilistico e lassista, fu attaccato dagli antiprobabilisti ...
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Asceta basiliano (Palermo 1020 - S. Elia sopra Palmi 1070) di famiglia calabrese deportata in Sicilia dai Saraceni, in seguito liberata. Tornato in patria, F. visse a Reggio (1040), poi nel monastero di [...] Aulinas presso Tauriano, quindi a Sinopoli e, per 25 anni, a S. Elia sotto la guida dell'abate Oreste. Festa, 6 aprile ...
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palermitano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città e provincia di Palermo, capoluogo della regione autonoma siciliana: il dialetto p. (o, come s. m., il palermitano), il dialetto parlato a Palermo; abitante, originario o nativo di Palermo. Come...
metropolia
metropolìa s. f. Nella Chiesa cattolica, struttura organizzativa risultante dal coordinamento di due o più diocesi contigue, dette suffraganee. ◆ Cambia la geografia delle diocesi siciliane. Con un provvedimento adottato ieri dalla...