Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] a NE con Israele e, per un brevissimo tratto (11 km), con la Striscia di Gaza, territorio amministrato dall’Autorità Nazionale Palestinese, a S con la Repubblica del Sudan e a O con la Libia: frontiere, le ultime due, del tutto convenzionali, segnate ...
Leggi Tutto
Uomo politico israeliano (n. Binyamina 1945). Esponente del Partito conservatore Likūd, eletto nella Knesset, l'assemblea nazionale, nel 1973, ha avuto il suo primo incarico ministeriale nel 1988 ed è [...] e leader di Kadima, con cui ha vinto le elezioni nello stesso anno. Nel 2007 ha riavviato negoziati territoriali con palestinesi e siriani, ma la sua gestione della guerra in occasione del conflitto con la milizia armata Hezbollah in Libano (luglio ...
Leggi Tutto
Nome di tre re di Damasco ricordati nella Bibbia.
Benadad I, figlio di Tab-rimmon, era in lega con Baasa re d'Israele; ma Asa (v.) re di Giuda si comprò a prezzo dei tesori della reggia e del Tempio di [...] invadesse i territorî di questo (I [III] Re, XV, 18-20). Nell'854 è a capo di una coalizione di stati siro-palestinesi (compreso il regno d'Israele) contro l'Assiria, il cui re Salmanassar II ebbe a combatterli in numerose campagne.
Benadad II fu il ...
Leggi Tutto
TARGŪM (aramaico e neoebraico targūm: plurale neoebraico targūmīm "traduzione", poi la "traduzione" per eccellenza)
Umberto Cassuto
Questo nome designa le traduzioni della Bibbia in aramaico giudaico.
A [...] . Questi erano già conosciuti da tempo sotto il nome di Targūm frammentario, ovvero di Targūm Yĕrūshalmī II e III (gerosolimitano o palestinese II e III; per il I v. appresso: 3); oggi i testi della gĕnīzāh ci hanno dimostrato che esistevano targūmīm ...
Leggi Tutto
Haniyeh, Ismail (Haniyya, Ismā‛īl). – Politico palestinese (n. Gaza 1962?), leader di Ḥamās, è stato più volte arrestato e detenuto nelle carceri israeliane nel corso degli anni Ottanta e Novanta del Novecento. [...] del 2007, quando Ḥamās ha cacciato con la violenza al-Fataḥ dalla Striscia di Gaza. In conseguenza di ciò il presidente palestinese Abū Māzin ha sollevato H. dal suo incarico rifiutando qualsiasi dialogo con Ḥamās, ma poiché di fatto la sua autorità ...
Leggi Tutto
Sigla di Organizzazione per la Liberazione della Palestina, nata nel 1964, per iniziativa della Lega araba, come espressione politico-militare della resistenza palestinese. Presieduta fino al 1967 da A. [...] a Ḥammūda nel 1969, l’OLP acquistò, con gli anni 1970, il ruolo di rappresentante politico della nazione palestinese anche in sede internazionale, ruolo accentuatosi dopo la proclamazione dello Stato di Palestina nel 1988, l’avvio dei negoziati ...
Leggi Tutto
Successore (m. Roma 824) di Stefano IV, divenne pontefice romano nell'817. Ottenne da Ludovico il Pio un diploma di conferma delle concessioni e dei privilegi già elargiti dai predecessori (Pactum Ludovicianum) [...] modelli paleocristiani nell'architettura e nell'iconografia, mentre stilisticamente attestano il maturarsi di una scuola romana, diversa dalle contemporanee scuole carolinge; in essa taluno riconosce apporti siriaci e palestinesi. Festa il 14 maggio. ...
Leggi Tutto
di Eugenia Ferragina
In Medio Oriente le precipitazioni scarse e irregolari, la limitata portata dei corsi d’acqua, l’esigenza di soddisfare il fabbisogno idrico e alimentare di popolazioni in aumento, [...] il ruolo egemonico di Israele all’interno del bacino. L’occupazione israeliana introduceva forti vincoli ai consumi idrici palestinesi – quali il divieto di scavo di nuovi pozzi senza una preventiva autorizzazione da parte dell’autorità militare – e ...
Leggi Tutto
Carter, Jimmy
Carter, Jimmy. – Politico statunitense (n. Plains, GA, 1924), democratico, è stato il 39° presidente degli Stati Uniti, in carica dal 1977 al 1981. Conseguiti notevoli successi in campo [...] di crisi. Particolarmente attivo è stato il suo impegno negli anni Novanta e Duemila per il miglioramento delle relazioni arabo-palestinesi; la pubblicazione nel 2006 del suo libro Palestine: peace not apartheid, ha generato un acceso dibattito per l ...
Leggi Tutto
Denominazione dei dottori talmudici dell'epoca posteriore alla redazione della Mishnāh per opera di Yĕhūdāh ha-Nāsī, fino alla redazione del Talmūd babilonese, ossia dall'inizio del sec. III alla fine [...] Pum Bĕdītā, Māḥūzā. Il numero degli amorei conosciuti è di oltre duemila. Essi sono classificati in due categorie: amorei palestinesi (insigniti di solito del titolo di Rabbī), e amorei babilonesi (insigniti di solito del titolo di Rab). Inoltre essi ...
Leggi Tutto
palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto nei secoli una storia molto travagliata,...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...