'Amman
‛Amman
Capitale della Giordania. Posta sul fiume Giordano, sul sito dell’antica Philadelphia di Tolomeo II, era un piccolo centro sulla via del pellegrinaggio dalla Siria verso i luoghi santi [...] ’islam, quando fu scelta da ‛Abdallah I come capitale dell’emirato di Transgiordania, poi regno di Giordania. Dopo le guerre arabo-israeliane del 1948 e del 1967, la sua popolazione si è fortemente accresciuta per l’afflusso di rifugiati palestinesi. ...
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Giordania
Stato dell’Asia sudoccidentale, nel Vicino Oriente; confina a N con la Siria, a N-E con l’Iraq, a S-E e a S con l’Arabia Saudita, a O con Israele. Fino al 1967 comprendeva la Transgiordania [...] migliorarono nel 1995, con la firma di un accordo che ribadiva il riconoscimento da parte di Amman dei diritti palestinesi su Gerusalemme est. Sul piano interno proseguì la politica di cauta liberalizzazione. Nel 1993 si svolsero le prime elezioni ...
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Palestinese, movimento
Guido Valabrega
(App. IV, ii, p. 727; V, iv, p. 30)
La scelta compiuta nel settembre 1993 dall'OLP, firmando a Washington la Dichiarazione dei principi sulle disposizioni transitorie [...] ), di piccole dimensioni, ma che svolgeva un'opera di raccordo con il Partito comunista israeliano e con la minoranza palestinese nello Stato d'Israele; infine alcuni intellettuali, tra cui H. ‚Ašrawī e H.A. Šāfī, impegnati nella promozione dei ...
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Ḥezbollāh (Ḥizb Allāh) Movimento e partito islamico sciita ("Partito di Dio") formatosi agli inizi degli anni Ottanta – nel corso della guerra civile libanese tra fazioni cristiano-maronite e musulmane [...] di violenze contro Israele dopo la sua occupazione nel Sud del Paese con l'obiettivo di combattere i miliziani palestinesi, Ḥezbollāh ha esplicitato il suo programma ideologico in un manifesto del 1985 in cui giurava fedeltà al leader supremo ...
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Meir, Golda
Politica israeliana (Kiev 1898-Gerusalemme 1978). Nata Golda Mabovič, emigrò da bambina negli Stati Uniti, quindi, nel 1921, si trasferì in Palestina, dove iniziò una lunga carriera politica [...] e, in questa veste, partecipò a numerose iniziative internazionali di pace. Nel 1972 ordinò l’eliminazione dei terroristi palestinesi responsabili del massacro degli atleti israeliani a Monaco. A causa della sottovalutazione dell’attacco egiziano che ...
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hyksos
Versione greca dell’egiziano antico hekau khasut («principi dei Paesi stranieri»), nome con cui venivano designati i capi asiatici che presero il potere nel Delta egiziano durante il II Periodo [...] , vi stabilirono una loro dinastia (la XV). Gli h., pur mantenendo nomi semitici e tratti culturali siro-palestinesi (usi funerari, architettura e ceramica), erano fortemente egittizzati. Adottarono la scrittura geroglifica e il pantheon egizio. Tra ...
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Sharett, Moshe
(propr. M. Shertok) Politico israeliano (Kherson 1894-Tel Aviv 1965). Di origine ucraina, trasferitosi in giovane età in Palestina, fu tra le personalità preminenti del movimento sionista; [...] poi più volte questo incarico fino al 1956. Nel 1953-55, dopo le dimissioni di Ben Gurion, fu primo ministro. Ottimo conoscitore della lingua e della cultura araba, S. fu noto per le sue posizioni moderate sul problema dei profughi palestinesi. ...
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Guerre che si combatterono tra gli Arabi e gli Israeliani tra il 1948 e il 1973. La prima trovò la sua maggiore premessa nel rifiuto da parte araba di accettare la spartizione della Palestina decisa dalle [...] (1982-85) modificarono sostanzialmente il conflitto arabo-israeliano che entrò in una nuova fase, focalizzandosi sul fronte siro-libanese e nei territori palestinesi occupati da Israele nel 1967, senza più registrare momenti di scontro generalizzato. ...
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Uomo politico siriano, nato nel 1928 a Latakia. Di origine alauita, mentre si avviava alla carriera militare, aderì ancora assai giovane al partito Ba῾th. Ufficiale d'aviazione, ascese rapidamente ai vertici [...] socialista, assunse la carica di ministro della Difesa. Nel corso della crisi tra governo giordano e guerriglieri palestinesi del settembre 1970, scegliendo una posizione realistica e pragmatica, si dissociò dalla volontà d'intervenire direttamente ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] si riunì a L'Aia l'VIII Congresso sionista, durante il quale venne deciso di istituire una sezione speciale per gli affari palestinesi con sede nella Palestina stessa, e di affidarne la direzione ad Arthur Ruppin. In quegli stessi anni ebbe inizio la ...
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palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto nei secoli una storia molto travagliata,...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...