JORIS, Pio
Monica Vinardi
Nacque a Roma l'8 giugno 1843. Il padre, Giovanni Battista, di origine trentina, appartenente a una nobile famiglia decaduta, era un piccolo antiquario e un appassionato d'arte; [...] visita alla I Esposizione nazionale di belle arti a Firenze, dove lo J. fu particolarmente colpito dalle opere di F. Palizzi, D. Morelli e S. Altamura, fu determinante nell'indirizzare la ricerca pittorica dell'artista verso lo studio della natura e ...
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DE FRANCESCO, Beniamino
Stefano Marconi
Nato a Barletta intorno al 1815, secondo i cronisti dell'epoca si recò in giovane età a studiare pittura a Napoli. Dai documenti dell'archivio allievi dell'accademia [...] D. Morelli lo ricordi quale "pittore realista", insieme ai fratelli Palizzi (Morelli-Dalbono, 1915, p. 13). A frenare l'evoluzione Parigi. È da allora che sia il D. sia Giuseppe Palizzi, anche lui nella capitale francese dal 1844 circa, si posero con ...
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DE MARIA BERGLER, Ettore
Gioacchino Barbera
Nacque a Napoli il 25 dic. 1850 da Lorenzo De Maria, intendente dei palermitano Giovanni Riso barone di Colobria, e da Vittoria Bergler, viennese, durante [...] per completare la sua formazione artistica.
A Napoli frequentò infatti gli studi di D. Morelli, E. Dalbono e di Filippo Palizzi; a Firenze entrò in contatto con le più aggiornate correnti artistiche del tempo e quindi con l'ambiente dei macchiaioli ...
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GUERRISI, Michele
Maria Viveros
Nacque a Cittanova, presso Reggio di Calabria, il 23 febbr. 1893 da Pasquale e Filomena Barbaro, di Palmi.
Alle sue origini il G. diede sempre valore simbolico, tale [...] modo di ricevere una prima educazione pittorica presso lo studio di Domenico Augimeri, artista formatosi con Domenico Morelli e Filippo Palizzi. A sedici anni fu iscritto dal padre al liceo Galileo Galilei di Firenze; e il G. considerò sempre questo ...
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DE GREGORIO, Marco
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Francesco di Gregorio e di Elisabetta Beato nacque il 12 marzo 1829 a Resina (ora Ercolano, in provincia di Napoli). Il pittore mutò il cognome [...] "sempre un progresso sugli anni passati dal lato dell'esecuzione". Il suo realismo austero, che stabiliva un ponte fra F. Palizzi e M. Cammarano, costituì un punto di riferimento per le generazioni più giovani e un baluardo contro la facile pittura ...
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GOLFARELLI, Tullo
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Nacque a Cesena il 24 giugno 1853, da Enrico, orafo, e da Vittoria Bassoli. Apprese la tecnica dell'incisione e della lavorazione dei metalli presso la bottega del padre; dal 1878 [...] l'esito negativo del concorso, il G. nella città partenopea ebbe modo di entrare in contatto con D. Morelli, F. Palizzi e, soprattutto, con V. Gemito dal quale mutuò quel realismo nella resa dei volti scolpiti che caratterizzerà buona parte della sua ...
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CAPRILE, Vincenzo
Mario Rotili
Nato a Napoli il 24 giugno del 1856 da Luigi e da Antonietta Fiscone, si formò nell'istituto di belle arti della sua città natale (dal 1874 al 1877), prima nella scuola [...] del gruppo innovatore rivolto a cogliere l'essenza della natura e a renderla superando il particolarismo veristico dei Palizzi. Segnalatosi giovanissimo nella mostra del 1873 della promotrice "Salvator Rosa" e in quelle successive, ebbe la prima vera ...
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LOIACONO, Francesco (Francesco Paolo)
Alessandra Imbellone
Nacque a Palermo il 26 maggio 1838 dal pittore di storia Luigi, dal quale ricevette la prima formazione (Luigi e F. L.…), e da Vincenza Di Cristina [...] d'invenzione ottenne la medaglia d'oro e procurò al L. il pensionato a Napoli. Il padre lo indirizzò alla scuola di F. Palizzi, che "lo educò al culto della natura e della sincerità" (Colnago, pp. XVI, XXIV). Secondo altri fu invece allievo di N ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] Carlo Pittara e Vittorio Avondo, e moltissimi furono gli artisti che si recarono nella capitale francese per visitare l’esposizione. Giuseppe Palizzi, che si trovava a Parigi dal 1844 e aveva esposto al Salon fin dal 1850, fu di certo preziosa guida ...
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GIARRIZZO, Carmelo
Maria Viveros
, Figlio di Francesco e di Angela Ognibene, nacque a Piazza Armerina il 24 giugno 1850.
Come si ricava dagli scritti (alcuni dei quali di suo pugno) presenti nella [...] siciliani di vocazione naturalista, il Regio Istituto di belle arti, dove ebbe come maestri, tra gli altri, D. Morelli e F. Palizzi; e nel 1870 ottenne diversi premi.
Soggiornò a Roma tra il 1871 e il 1872, anno in cui dovette rientrare a Piazza ...
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palizzata
s. f. [der. di palo (ma v. anche palizzo)]. – 1. Parete continua di pali squadrati e affiancati, infissi nel terreno, che viene impiegata, nelle opere in elevazione, soprattutto per lavori di recinzione e difesa, oppure, nelle costruzioni...
palizzato
agg. e s. m. [der. di palo]. – 1. agg. In araldica, attributo delle pezze fatte a guisa di pali aguzzati e delle partizioni innestate in forma di merli aguzzi o di pali di steccato. 2. s. m. Variante ant. di palizzata.