Collezionista e architetto (Londra 1694 - ivi 1753), uno dei maggiori fautori del classicismo in Inghilterra. La Chiswick House a Londra (iniz. 1724) e le Assembly Rooms a York (1731-32) sono l'espressione [...] più significativa della sua architettura, ispirata a Vitruvio, al Palladio e a I. Jones. ...
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Puppi, Lionello. – Storico dell’arte italiano (Belluno 1931 - Treviso 2018). Docente di Discipline storiche dell'arte (1971-73), poi ordinario di Storia dell'architettura e dell'urbanistica (1974-90) presso [...] del Rinascimento veneto e dell’opera di Andrea Palladio, cui ha dedicato imprescindibili saggi monografici (Palladio, 1966; Palladio urbanista, 1970; Palladio e l'ambiente naturale e storico, 1972; Il giovane Palladio, 2008) e di Tiziano, di cui ha ...
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FORBICINI, Eliodoro
Flaminia Gennari Santori
Nacque probabilmente a Verona intorno al 1533: in un documento del 1545 è infatti nominato come dodicenne e figlio di Ippolito "ricamatore" e di Lucrezia [...] , Brusasorci, Domenico, in Diz. biogr. degli Italiani, XIV, Roma 1972, p. 687; S. Marinelli, I collaboratori veronesi di A. Palladio, in Palladio e Verona, Verona 1980, p. 188; P. Rossi, Gli affreschi, in La Rotonda, Milano 1988, p. 151; E. Saccomani ...
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ŽOLTOVSKIJ, Ivan Vladislavovič
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Architetto russo, nato nel 1866. Compiuti i corsi nell'Accademia delle belle arti di Pietroburgo, di cui poi fu eletto membro, durante un suo [...] lungo soggiorno in Italia ha profondamente studiato l'arte italiana, specialmente il Palladio, che egli fu tra i primi, nel suo paese, ad apprezzare trapiantandone le forme e i principî artistici in Russia. Grande fu l'influenza che lo Ž. esercitò ...
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PYTHEAS (Pytheas)
L. Guerrini
3°. - Toreuta di epoca ignota, ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxiii, 156 s.) come autore di un famoso piatto del peso di due once, venduto per 10.000 sesterzi, nel quale [...] era rappresentato, al centro, il ratto del Palladio da parte di Ulisse e Diomede.
P. è ricordato da Plinio anche come autore di piccole coppe o bicchieri, chiamati magiriscia (μαγειρίσκια) detti coci (non sappiamo se il nome alludesse alla forma ...
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Architetto e scrittore d'arte (Monza 1776 - Milano 1852). Studiò con L. Pollak e G. Albertolli a Brera, dove fu poi (dal 1798) professore. Collaborò al completamento della facciata del duomo di Milano [...] (1807-13). La sua opera principale, ispirata al Pantheon e al Palladio, la chiesa di S. Carlo a Milano (1832-47) a pianta centrale, con pronao a colonne, e la chiesa di S. Giorgio a Casatenovo (1815), sono esempî importanti del neoclassicismo ...
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CALDERARI, Ottone Maria
Franco Barbieri
Nato a Vicenza l'8 sett. 1730 da Casimiro, di nobile ma non ricca famiglia - la madre era la veronese Vittoria Serenelli -, soltanto a 25 anni (Diedo, 1811; Magrini) [...] quasi allo spirare del sec. XIX.
Nell'edilizia civile, il C. svolge abili varianti sui prediletti temi palladiani. Dal palazzo del Palladio per i Thiene a S. Stefano vengono i progetti calderiani per i Quinto (1772: non eseguito) e per i Salvi (1784 ...
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Architetto (Roma 1762 - ivi 1839). Complessa figura di progettista di singoli edifici e sistemazioni urbane, ma anche di attento restauratore di monumenti antichi, V. si staglia sullo sfondo delle vicende [...] storiche di Roma, dal papato di Pio VI alla Restaurazione. Studioso dell'opera del Palladio e delle contemporanee esperienze francesi, si segnalò come uno dei massimi architetti neoclassici (a Roma: facciata di S. Pantaleo, 1806; sistemazione di ...
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Architetto e teorico dell'architettura (Le Mans 1606 - ivi 1676). Nel 1640 fu inviato con il fratello P. Fréart de Chantelou in Italia per raccogliere opere d'arte per le collezioni reali. Nel 1666 Colbert [...] gli affidò la supervisione dei progetti del Louvre. Tradusse in francese il Palladio e Leonardo da Vinci e scrisse diversi trattati (Parallèle de l'architecture antique et de la moderne, 1650; Idée de la perfection de la peinture, 1662). Sostenitore ...
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DIOMEDE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo agli inizî del IV sec. a. C. Personalità estremamente modesta. J. D. Beazley gli riserva due coppe apode e una lèkythos con pitture piacevoli [...] e un poco frivole che è possibile accentrare intorno alla coppa con D. e il Palladio, di Oxford.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 883. ...
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palladio1
pallàdio1 agg. [dal lat. Palladius, gr. Παλλάδιος], letter. – Di Pàllade, epiteto della dea greca Atena, in quanto lanciatrice d’asta (gr. Παλλάς, der. di πάλλω «scagliare»), e quindi altro nome della dea stessa; sacro a Pallade:...
palladio2
pallàdio2 s. m. [dal lat. Palladium, gr. Παλλάδιον, der. di Παλλάς «Pallade» (v. la voce prec.)]. – 1. Raffigurazione scultorea o pittorica della dea greca Pàllade Atena, venerata come protettrice della casa e della città: il p....