TORELLI, Ludovica
Fabio Arlati
Nacque a Guastalla il 26 settembre 1499, primogenita e unica erede del conte Achille e di Veronica Pallavicino.
Dopo aver ricevuto un’educazione di stampo umanistico, [...] una svolta radicale alla propria esistenza.
A introdurre la giovane vedova a una vita di devozione fu la cugina Chiara Pallavicino, la quale le fece conoscere il domenicano fra Battista da Crema, già direttore spirituale di Gaetano da Thiene. Fra ...
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Patriota italiano (Sezze, od. Sezzadio, 1839 - Roma 1891), aderente alla Società Nazionale, autore di un Catechismo politico pei contadini piemontesi (1858), fu nel 1860 segretario del prodittatore G. [...] Pallavicino a Napoli. Deputato di destra dal 1874, fondò nel 1876 a Torino il giornale Il Risorgimento. Dal 1879 alla morte presidente della Banca Tiberina che speculò con poca fortuna sul mercato delle aree in Roma. ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] era stato doge: l'unico a ricoprire la massima carica della Repubblica in una famiglia antica, che aveva costruito le proprie fortune nell'esercizio delle professioni giuridiche e del notariato, entrando ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] (Venetia 1637) e le Historie de' re Lusignani (Bologna 1647) evita la contemporaneità (e, s'è visto, la fine di Pallavicino l'induce sin a teorizzare il silenzio in proposito), in questa s'immergono, tra gli Incogniti, oltre a Bisaccioni, Galeazzo ...
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Uomo d'armi (Genova 1739 - Timişoara, Romania, 1789); prese parte, nelle file austriache, alla guerra dei Sette anni, poi, come comandante del reggimento detto appunto Pallavicino, contribuì alla presa [...] di Habelschwert (1779). Morì in seguito a ferite riportate combattendo contro i Turchi. È il fondatore del ramo ungherese della famiglia Pallavicini. ...
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Comune della prov. di Parma (25 km2 con 1481 ab. nel 2008). Il centro è posto nella pianura emiliana, presso il Po. Caseifici.
Fu feudo della famiglia Pallavicino, a cui apparteneva un piccolo castello [...] (ancora esistente, detto Palazzo delle due torri) ...
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CASALI, Gregorio
Adriano Prosperi
Nacque negli ultimi anni del secolo XV, probabilmente nel 1496, a Bologna, da Michele e Antonia Caffarelli. Si sposò con Livia Pallavicino.
Fin dall'inizio della sua [...] attività pubblica, lo troviamo impiegato da Enrico VIII e dal cardinal Wolsey come loro agente in Italia. La natura e l'importanza dei compiti che gli furono affidati variarono con gli anni, in rapporto ...
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MELI-LUPI DI SORAGNA
Omero MASNOVO
. La famiglia Lupi pare fosse in origine cremonese, come la famiglia Meli. Uno degli ascendenti di Guido Lupi avrebbe sposato una Pallavicino e si sarebbe stabilito [...] in Soragna (Parma). Comunque questa nobile famiglia appare signora di Soragna già nel secolo XII. Durante il sec. XIII varî Lupi furono successivamente podestà in varie città dell'Italia settentrionale ...
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Nel 1821, l'A. lasciava Milano l'11 marzo, recandosi nella sua villa di Cassolo donde, il 16, partiva con Giorgio Pallavicino e Gaetano Castiglia per il Piemonte, a sollecitare da Carlo Alberto l'invasione [...] della Lombardia. Ma, sentendosi da tale gesto irrimediabilmente compromesso, si rifugiò nel Belgio, tosto raggiunto dalla moglie Costanza (che riuscì a ottenere un passaporto dal conte Strassoldo) e dal ...
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Società nazionale Associazione politica sorta nel 1857 con lo scopo di promuovere l’unificazione italiana intorno a casa Savoia. Ispirata da C. Benso di Cavour, ebbe come presidente prima D. Manin, poi [...] G. Pallavicino. Sciolta allo scoppio della guerra del 1859, fu ricostituita dopo l’armistizio di Villafranca, presieduta da G. La Farina. Conseguito lo scopo della sua creazione con l’unità d’Italia, fu definitivamente sciolta nel 1862. ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
spanditore
spanditóre s. m. (f. -trice) [der. di spandere], non com. – Chi spande, cioè versa o diffonde: spanditori del sangue umano (P. S. Pallavicino); fig., non com.: gli s. di false notizie.