CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] Uffizio romano, furono spediti a Varsavia e di essi si è persa notizia. Si conoscono solo quelli pubblicati dal card. Sforza Pallavicino in Dei fragmenti dell'opere postume di mons. G. C. saggio primo (Bologna 1654). Questa edizione, ricca di pagine ...
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FARNESE, Ranuccio
Andrea Zorzi
Figlio di Gabriele Francesco di Ranuccio e di Isabella di Aldobrandino Orsini, nacque presumibilmente nel quinto decennio del XV secolo. Apparteneva al ramo familiare [...] di 3.000 fiorini, proseguì nell'acquisizione di parentele padane, destinandovi anche il F., che sposò Ippolita di Federico Pallavicino.
Gli eccellenti rapporti che la famiglia intratteneva sin dai tempi di Ranuccio di Pietro con quella fiorentina dei ...
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DURAZZO, Teresa
Giovanni Assereto
Nata a Genova il 14 dic. 1805 da Marcello e da Tommasina Negroni, si Sposò il 5 nov. 1823 con Giorgio Doria, conte di Montaldeo. Gli diede quattro figli - Ambrogio, [...] e la Giustiniani, si legarono d'amicizia tra loro e con altre dame: Fanny Di Negro Balbi Piovera, Eugenia Raggi Pallavicino, Teresa Spinola Durazzo. Tutte si atteggiavano a rivoluzionarie, spesso pungolando "da sinistra" gli uomini della loro cerchia ...
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ANTINORI, Lodovico
Gemma Miani
Nacque a Firenze nel 153 1 da Bongianni di Lodovico di Tommaso, della famiglia di mercanti-banchieri fiorentini.
Addottoratosi in diritto civile e canonico, ed entrato [...] di nunzio in Francia, pare avesse condotto con sé in qualità di segretario l'A., almeno a quanto riferisce il Pallavicino, che potrebbe tuttavia far confusione con la precedente nunziatura del Gualtieri. Ad ogni modo l'A. accompagnava il Gualtieri in ...
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CARLONE (Carloni), Giovanni (Giov. Andrea)
Paola Costa Calcagno
Figlio di Taddeo e Geronima Serra, nacque a Genova nel 1584. Allievo di P. Sorri, senese, durante il soggiorno di questo a Genova tra [...] n. 6 di via Marassi a Genova. Sono andati purtroppo quasi del tutto distrutti nell'ultima guerra gli affreschi di palazzo Pallavicino in piazza S. Pancrazio: il Concilio degli dei nella volta del salone, gli affreschi di due salotti con i Niobidi e ...
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GHILINI, Vittorio Amedeo, marchese di Maranzana
Paola Bianchi
Nacque nella provincia di Alessandria il 30 maggio 1714, primo maschio degli otto figli che il marchese Tommaso Ottaviano ebbe da Francesca [...] maschi e due delle tre femmine: Ambrogio Maria (suo erede universale), Barbara (che sposò il patrizio genovese Giovanni Battista Pallavicino, marchese di Castellazzo, finito in miseria per debiti di gioco e scomparso in giovane età nel 1778) e Angela ...
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GHERARDINI (Gherardino, Ghirardini), Rinaldo
Raoul Meloncelli
Nacque nel 1657 forse a Modena, ove maturò la decisione di intraprendere la carriera di cantante.
Una petizione rivolta al duca di Modena, [...] e al Pistocchi.
Nel 1692 si esibì nel Novissimo teatro di Fabriano, ove apparve nel ruolo di Gesilla ne Il Vespasiano di C. Pallavicino e P. Porfirij. Ancora a Parma, e nello stesso anno, cantò ne Il Massimino di Sabadini; fu poi al teatro di Crema ...
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CARCANO, Donato
Franca Petrucci
Di nobile famiglia milanese, nacque nella seconda metà del sec. XV da Antonio e da Elisabetta Del Maino ed ebbe due fratelli, Gerolamo e Ambrogio.
Si dedicò all'attività [...] moti in favore dello Sforza. Il Trivulzio inviò allora contro di loro sessanta uomini d'arme, guidati da Antonio Maria Pallavicino e dal C., che furono poi raggiunti da Luigi di Lussemburgo, conte di Ligny. Con un altro rapido voltafaccia il ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] contestata) delle entrate del porto della Trebbia, nel 1558 egli abbandona il Farnese ed entra al servizio di Sforza Pallavicino favorendone a Venezia l'elezione a governatore generale delle truppe. A Venezia il C. frequenta il Ruscelli, il Dolce ...
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COSENZ, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Gaeta il 12 genn. 1820 da Luigi e da Antonia Piria.
Il padre, figlio di François Cousin, un francese stabilitosi a Napoli verso la metà del 1700, dopo aver [...] di cospiratore. Lettere dei C. o a lui dirette, e testimonianze di contemporanei sulla sua attività sono in: D. Manin e G. Pallavicino. Epistolario polit. (1855-1857), a cura di B. E. Maineri, Milano 1878, pp. XLVII, LV, LXII, LXVI, 16, 100, 105 s ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
spanditore
spanditóre s. m. (f. -trice) [der. di spandere], non com. – Chi spande, cioè versa o diffonde: spanditori del sangue umano (P. S. Pallavicino); fig., non com.: gli s. di false notizie.