SANSEVERINO, Ruggero
Pasquale Corsi
– Nacque ai primi del Trecento dal ramo dei Sanseverino conti di Marsico, forse da un Tommaso. Nulla è noto della sua formazione. Al momento della sua elezione ad [...] » (Taxae Episcopatuum et Abbatiarum, 1949, p. 104); il 17 luglio 1347, il capitolo salernitano chiese al papa l’invio del pallio per il nuovo arcivescovo; il 29 ottobre Clemente VI lo autorizzò a sciogliere dalla scomunica, insieme con il vescovo di ...
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MOROSINI, Domenico
Giorgio Ravegnani
– Figlio di Pietro o, secondo altri, di Francesco, apparteneva al ramo della famiglia che aveva sullo stemma una banda azzurra su fondo d’oro. Se ne ignora la data [...] , al fine di evitare che le città non soggette agli ungheresi ricorressero a un metropolita in terra straniera, concesse il pallio a Lampridio vescovo di Zara promuovendola sede metropolitana della Dalmazia. Tre anni più tardi Adriano IV confermò la ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] aspiravano ad avere un’organizzazione e chiese proprie. Nel 1741 il katholikòs di Sis, Abramo Pietro I Ardzivian, che aveva ricevuto il pallio a Roma da Benedetto XIV e a cui fu impedito dai dissidenti di entrare nella sua sede, si stabilì a Kraim in ...
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IPPICA (dal gr. ἵππος "cavallo")
Angelo TACCONE
Luigi AJROLDI di ROBBIATE
Carlo DE MARGHERITA
Luigi AJROLDI di ROBBIATE
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Propriamente il vocabolo dovrebbe comprendere tutto ciò che si riferisce [...] al sorgere dei Comuni. Allora le gare come pubblico spettacolo tornano in onore. Il premio non è costituito da denaro, ma dal pallio e da varie braccia di panno prezioso. A Roma tali corse si fecero prima sul ripiano di Monte Testaccio, in seguito da ...
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POLLAIOLO, Antonio e Piero di Iacopo Benci, detti del
Pietro Toesca
Pittori, scultori e orafi di Firenze. Antonio nacque, secondo documenti fiorentini, nel 1429, o nel 1432, o nel 1433; nel 1426, secondo [...] ). Nel 1477 alcuni degli stessi ricamatori eseguivano probabilmente il paliotto donato da Sisto IV alla basilica d'Assisi: un grande pallio di velluto broccato d'oro, in cui si possono attribuire al maestro, col disegno delle figure, anche quello dei ...
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CELESTINO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Goffredo da Castiglione discendeva dalla nobile famiglia milanese che prese il nome dal possesso del principale suo feudo, il castello di Castiglione [...] , n. *7378c) il neoeletto sarebbe caduto gravemente malato due giorni dopo l'elezione, non avrebbe ricevuto il pallio, non sarebbe stato nemmeno consacrato e nessuna spedizione sarebbe stata effettuata dalla Cancelleria pontificia durante il suo ...
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PRATA, Pileo da
Donato Gallo
Gian Maria Varanini
PRATA Pileo (Pileus, Pilius, Pilleus, Pigleus; Pilio, Pigio) da. – Figlio, con ogni probabilità primogenito, di Biaquino da Prata e di Isilgarda (Enselgarda) [...] re di Francia vi traslò da Prata: formalmente una retrocessione (pur mitigata dalla concessione della prerogativa di mantenere il pallio e dalla promessa di una futura sede patriarcale). Ovviamente tutto si risolse in un nulla di fatto, ma risulta ...
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MINUCCI, Minuccio
Alexander Koller
– Nacque il 17 genn. 1551 a Serravalle (oggi – unita con Ceneda – comune di Vittorio Veneto) da Girolamo e Franceschina Raccola. Si ha notizia di un fratello di nome [...] nella chiesa romana di S. Girolamo degli Illirici, il cardinale Sega lo consacrò vescovo e il 3 aprile il M. ricevette il pallio. Partito per la sede, transitò per Loreto e Ancona, dove fu costretto a trattenersi a lungo per una malattia, e vi giunse ...
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GONZAGA, Francesco
Silvano Giordano
Nacque il 31 luglio 1546 a Gazzuolo (presso Mantova), e fu battezzato con i nomi di Annibale Fantino. Dal padre Carlo, marchese di Gazzuolo, e dalla madre Emilia [...] di Pavia, e gli affidò una lettera per la città; insieme procurò che al vescovo pavese fosse restituito l'uso del pallio. Il papa gli conferì anche l'abbazia di Lucedio nel Monferrato su istanza del duca di Mantova, Vincenzo Gonzaga; questi poi ...
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DE ROSSI, Francesco, detto il Salviati
Iris Cheney
Figlio di Michelangelo, tessitore di velluti, secondo il Vasari nacque a Firenze nel 1510. Un cugino favorì il suo precoce interesse per l'arte prestandogli [...] di Annibale Caro e di Giulio Clovio ottenne dal cardinale Alessandro Farnese l'incarico di completare la cappella del Pallio nel palazzo della Cancelleria.
Vasari attribuisce l'intera decorazione al D., ma la volta può essere ascritta alla cerchia ...
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pallio
pàllio s. m. [dal lat. pallium, affine a palla2; nel sign. 4, forma italianizzata del lat. scient. pallium]. – 1. Indumento degli antichi Romani, consistente in un telo di forma rettangolare, generalm. bianco, che veniva indossato sopra...
palla1
palla1 s. f. [dal longob. palla, forma corrispondente al franco balla (v. balla1)]. – 1. a. Sfera usata in varî tipi di giochi e di sport (in alcuni dei quali, come per es. il rugby, può avere forma ovale), di gomma piena o vuota, di...