VISCONTI DI MODRONE, Luchino (Luchino Visconti). – Luchino, conte di Lonate Pozzolo, nacque il 2 novembre 1906 a Milano, in casa della nonna materna Anna Erba, in via Marsala. Era il quartogenito di sette [...] dell’autore, con le Tre sorelle, nelle sue corde anche per il condiviso, ambiguo congedo verso ilvecchio mondo d’antan, seguito poi, nel marzo del 1953, dallo scherzoso monologo Il tabacco fa male, retto su Benassi, e poi, nel dicembre del ...
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CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] , a cui si sovrappongono i rapporti chiaroscurali, talora direttamente stesa a colpi di pollice - la tecnica del vecchio Tiziano testimoniata da Palmail Giovane -, come risulta evidente nel Cristo morto adorato da santi in S. Stefano a Milano, opera ...
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CAMPAGNA (Canpagna), Girolamo
Wladimir Timofiewitsch
Nacque a Verona nel 1549 (in una data collocabile tra l'11 gennaio e il 26 marzo) dal pellicciaio Mattia e da Maddalena. A Verona Mattia possedeva, [...] a Venezia, secondo l'opinione espressa da varie persone, tra cui i pittori Palmail Giovane e Federico Zuccari, e confermata persino dal vecchio Vittoria ("il quale per vecchiezza et indispositione non lavora più"). Si avverte inoltre che occorre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Un fiume di immagini: i vasi attici a figure nere e rosse
Claudia Guerrini e Loredana Mancini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La ceramica [...] del gineceo.
Dal nero al rosso, e viceversa
Ma ilvecchio stile, formalizzato e rigido, impone ormai dei limiti alla nella rappresentazione del terrore della troiana rannicchiata sotto la palma che assiste alla violenza di Aiace su Cassandra, ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] ' tra nuvole in corsa: "Alfredo Bini / presenta / ilvecchio Totò / il triste Totò / l'allegro Totò, / nella storia / però francesi. Il primo è Les parapluies de Cherbourg che, nel 1964, fruttò al suo autore, Jacques Demy, la Palma d'oro al ...
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Livio, Tito
Antonio Martina
La città di Verona, per due volte soggiorno di D., rappresenta un anello fondamentale per la trasmissione di L.: nel periodo di transizione dall'età carolingia al risveglio [...] Billanovich, che nel 968, quando ilvecchio vescovo lasciò per sempre Verona, il Livio Laurenziano restò nella cattedrale stesso tempo colui che più di tutti si era avvicinato alla palma imperiale (VIII 8). Ma L. parla delle imprese di Alessandro ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] giovanotto taceva, intento a tener ferma sul capo la berretta che non voleva starci (Deledda, Ilvecchio della montagna, p. 112)
(16) Alfio scelse la palma, onde nell’attimo successivo già ne occupava la cima, deciso a stabilirsi per sempre là, come ...
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MASTROIANNI, Marcello
Valerio Caprara
– Nacque a Fontana Liri, in Ciociaria, il 28 sett. 1924 da Ottorino e da Ida Irolle, casalinga ed ex impiegata alla Banca d’Italia.
Seguendo gli spostamenti della [...] tango) a Milano: Fellini dichiarò in proposito che il «vecchio Snàporaz» (come chiamava l’amico) lo aveva fatto l’interpretazione più riuscita del lotto – tanto da fargli guadagnare la Palma d’oro al festival di Cannes del 1970 – fu quella del rozzo ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] pp. 280 s., 308, 310, 317 ss., 321, 347, 352, 365, 387; Il tumulto dei Ciompi. Cronache e memorie, ibid., XVIII, 3, a cura di G. Scaramella, , Il lessico filologico degli umanisti, Roma 1973, p. 198 n. 6; M.Palma, La mano di L. di C. ilVecchio nel ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] mano con le dita in su riunite «che vuoi?»), di richiesta (mano a palmo in giù con le dita che si abbassano ripetutamente «vieni qui»), di minaccia il significato del gesto, al punto che il nuovo significato soppianta ilvecchio. In alcuni casi il ...
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palma2
palma2 s. f. [lat. palma, che è lo stesso etimo della voce prec., con altro sign.]. – 1. Al plur., palme (lat. scient. Palmae), in botanica sistematica, famiglia di piante monocotiledoni, che in alcune classificazioni è denominata Arecaceae...
vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...