PENSA, Antonio
Valentina Cani
PENSA, Antonio. – Nacque a Milano, il 15 settembre 1874, da Michele e da Giuseppina Calzini.
Di famiglia borghese, dopo aver frequentato il convitto nazionale Longone, [...] ), pp. 234-247), cui fece seguire uno studio sui nervi di alcuni annessi oculari (Osservazioni anatomiche sui nervi della congiuntiva palpebrale, delle ciglia e delle ghiandole di Meibomio, ibid., XII (1897), pp. 111-127).
Si laureò il 14 luglio 1898 ...
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Parola anticamente usata per indicare affezioni cutanee varie, specialmente ereditarie, non contagiose, ostinate, pruriginose, ad andamento serpiginoso. R. Willan circoscrisse la denominazione a forme [...] cefalico (erpete febbrile facciale, labiale [olophlyctis labialis di J. L. Alibert], boccale, linguale, ecc.), oftalmico (palpebrale, congiuntivale, corneale), che compare sovente nel corso di malattie infettive; b) erpete genitale o progenitale ...
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miastenia
Malattia caratterizzata da abnorme affaticamento dei muscoli, che perdono la capacità di contrarsi. È chiamata anche m. grave pseudoparalitica o m. gravis. Può anche essere secondaria a sindromi [...] malattia è lento e progressivo. L’esordio è frequentemente nel territorio dei nervi cranici: muscoli oculomotori (ptosi palpebrale, strabismo, ecc.), facciali (perdita dei poteri espressivi mimici), masticatori, ecc. In un secondo tempo sono colpiti ...
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FICALBI, Eugenio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Piombino (Livomo) il 10 marzo 1858 dall'ingegnere Aristodemo e da Anna Rosellini. Si laureò in medicina a Siena nel 1883 e in scienze naturali nel [...] e della possibilità di spiegare con esse alcune anomalie venose reperibili nell'uomo, ibid. 1885; Osservazioni anatomiche sull'apparecchio palpebrale dei serpenti e dei gechidi, in Mem. d. Soc. tosc. di sc. nat., IX (1888), pp. 335-353; Contributi ...
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Il cimurro (da non confondersi con la morva nasale del cavallo, volgarmente detta cimurro, moccio) è una malattia contagiosa, diffusa in ogni paese; colpisce specialmente i giovani cani, da pochi mesi [...] che con sintomi generali, in forma catarrale a carico dell'apparecchio respiratorio, gastroenterico e della congiuntiva oculo-palpebrale, o in forma esantematica con formazione di papule-pustole, o in forma nervosa (contrazioni muscolari toniche o ...
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TARSO (gr. ταρσός)
Giovanni MINGAZZINI
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In anatomia umana questo termine si riferisce a due diverse formazioni.
1. Alla parte dello scheletro del piede compresa fra l'articolazione del collo del piede [...] la retrazione cicatriziale, causa principale della trichiasi. Si chiama tarsorrafia l'operazione che raccorcia la rima palpebrale riunendo i margini palpebrali e che si pratica specialmente nell'ectropion senile e paralitico e nel lagoftalmo. ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] interpretata, come si è detto, quale difesa dai gelidi venti che spirano in tali territori, limitando l'apertura della rima palpebrale. Le ossa nasali formano un angolo meno acuto che negli europei e la radice del naso è di conseguenza poco rilevata ...
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BIETTI, Amilcare
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Nato a Caravaggio (Bergamo) il 14 luglio 1869, si laureò in medicina e chirurgia a Napoli nel 1893; cominciò poi a lavorare nell'Istituto di igiene dell'università di Pisa e nel [...] che il tarso risulta attorniato da una fitta rete di tessuto elastico che si approfonda nello spessore dello scheletro palpebrale, descrisse la distribuzione e la terminazione delle fibre nervose nel corpo ciliare e un ricco plesso nella coroidea ...
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È il settimo paio di nervi cranici (v. cranici, nervi), innerva tutti i muscoli pellicciai della testa e del collo (nervo della fisionomia), il muscolo stapedio, il digastrico, lo stiloioideo, qualche [...] labiali, è ostacolata; negli atti espiratorî la gota del lato malato si gonfia prima che dal lato sano: il riflesso palpebrale è abolito. Si nota impossibilità d'attirare in basso la cute del mento e del labbro inferiore, di sollevare quella della ...
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DE VINCENTIIS, Carlo
Renato Di Ferdinando
Nacque a Napoli da Giuseppe e da Annunziata Carolina Castiglione il 19 ag. 1849. Educato, per i primi anni scolastici, presso i padri barnabiti di Caravaggio, [...] in base alla sua sensibilità artistica e fine intuito, come la marginoplastica e lo scorrimento in toto del moncone palpebrale. Prediligeva, per sani concetti biologici, i lembi peduncolati agli innesti liberi e fra questi, se indispensabili, i ...
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palpebrale
agg. [dal lat. tardo palpebralis]. – Che si riferisce alle palpebre o a una delle palpebre: regione p., in anatomia, la regione corrispondente alle palpebre, i cui limiti corrispondono alla base dell’orbita; riflesso p., la chiusura...
criptoftalmo
s. m. [comp. di cripto- e -oftalmo]. – Nel linguaggio medico, rara anomalia congenita, consistente nella mancanza della rima palpebrale, di modo che la cute del viso copre completamente l’apertura orbitale.