SAPPEY, Marie-Philibert-Constant
Primo Dorello
AIiatomista, nato il 10 agosto 1810 a Cernon sull'Ain, morto a Parigi il 15 marzo 1896. Studiò medicina nell'Università di Parigi e nel 1868 vi fu nominato [...] illustrano l'apparato respiratorio degli uccelli, le vene porte accessorie, le ghiandole della mucosa nasale, della congiuntiva, delle palpebre, l'origine e il comportamento dei vasi linfatici. Il suo Traité d'anatomie descriptive (voll.3, Parigi ...
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Nome comune del c. selvatico (Oryctolagus cuniculus), Mammifero Lagomorfo, e delle forme domestiche derivate da esso; è più piccolo della lepre comune, con orecchie e arti più corti: ha pelame morbido [...] a boschi o macchia dove ripararsi. La femmina dopo una gravidanza di 30 giorni partorisce da 2 a 12 piccoli con palpebre chiuse e nudi, che dopo tre settimane possono abbandonare il nido. Il c. selvatico è diffuso nell’Europa centro-meridionale e ...
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disco
In anatomia, d. intervertebrale: lamina circolare fibro-cartilaginea interposta fra un corpo vertebrale e l’altro, costituita da una parte periferica anulare (anello fibroso), particolarmente consistente, [...] , ernia). Ogni degenerazione discale (discopatia) dà luogo a sintomi neurologici (neuralgie, neuriti, ecc.). ● In oculistica, d. oftalmico: si tratta di un’esile placca medicamentosa da introdurre sotto le palpebre e applicare sul bulbo oculare. ...
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Anatomia
Parte della testa dell’uomo situata inferiormente alla parte anteriore del cranio. Si trova in rapporto di continuità con la base del cranio ed è sostenuta da una complessa impalcatura ossea, [...] e di numerosi muscoli pellicciai, che regolano l’apertura dei vari orifizi presenti (per es., labbra, narici), muovono le palpebre e, modificando le pieghe cutanee, determinano i cambiamenti di espressione. Un solo nervo, il facciale, innerva tutti i ...
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(lat. scient. Columba L.; fr. colombe; sp. paloma; ted. Taube; ingl. dove, pigeon) - Voce generica che designa qualsiasi specie di uccelli appartenente all'ordine dei Colombiformi. Questi formano un gruppo [...] dei torraioli. Tutti i colombi di questo gruppo hanno fortemente sviluppata la pelle morbida che riveste le narici e la palpebra in modo da formare in alcuni casi vere e proprie caruncole. Tali caratteri sono esagerati nel Carrier e nel Messaggero ...
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visione
David Burr
L’occhio, l’organo della visione
L’occhio è l’organo di senso per la messa a fuoco dei segnali luminosi e la loro trasduzione in segnali nervosi. I meccanismi ottici utilizzati per [...] chiusura e riapertura dell’occhio necessita di circa un terzo di secondo: per meta di questo tempo, le palpebre restano completamente chiuse, riducendo del 90% la luce che raggiunge la retina. Raramente percepiamo questi oscuramenti transienti perché ...
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WESTPHAL, Alexander
Vittorio Challiol
Figlio di Karl Friedreich W. (v.), neurologo, nato a Berlino il 18 maggio 1863. Laureatosi nella città natale nel 1888 fu prima assistente alle cliniche mediche [...] la descrizione, fatta con A. Pilcz, d'un fenomeno già scoperto e descritto anni prima dal Galassi: il restringimento del foro pupillare quando si cerca di stringere il muscolo orbicolare delle palpebre: si riscontra frequentemente nei tabetici. ...
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Scrittore libanese (n. Biskintā 1889 - m. in Libano 1989) di famiglia arabo-cristiana; studiò dapprima presso scuole russe in Libano e poi in Ucraina a Poltava. Nel 1911 si trasferì negli USA e nel 1920 [...] il dramma al-Abā' wa al-banūn ("Padri e figli", 1917), la raccolta poetica Hams al-giufūn ("Il mormorio delle palpebre", 1943), Book of Mirdad (1948), scritto dapprima in inglese e poi tradotto dallo stesso N. in arabo, la sua autobiografia ...
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FAUSTA (Flavia Maxima Fausta)
R. Calza
Imperatrice, figlia minore di Massimiano Erculio e moglie di Costantino il Grande, a cui andò sposa in tenera età nel 307. Il matrimonio ebbe luogo in Gallia, forse [...] ).
Tra le sue effigi monetali non tutte sono di utilità iconografica. Il profilo regolare con grandi occhi a palpebre pesanti con la classica acconciatura ondulata, che imita quella degli Antonini, ha una somiglianza notevole e volutamente accentuata ...
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proptosi
Protrusione anomala del bulbo oculare causata da alterazioni localizzate nello spazio retrobulbare o, meno frequentemente, da un’orbita poco profonda. Può essere di origine traumatica o insorgere [...] causticazioni o ferite lacero-contuse di una certa gravità. Le p. gravi possono compromettere la chiusura delle palpebre con il conseguente sviluppo di una cheratopatia da esposizione e di ulcerazioni corneali.
Trattamento
Sono indicati lubrificanti ...
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palpebra
pàlpebra (letter. e non com. palpèbra) s. f. [dal lat. palpĕbra o palpēbra, der. del tema di palpare, palpitare]. – In anatomia, ciascuna delle due formazioni cutanee-connettivali-mucose mobili (nell’uomo la p. superiore è più sviluppata...
palpebrare
v. intr. [dal lat. tardo palpebrare] (io pàlpebro, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Sbattere ripetutamente le palpebre (riferito, come soggetto, alla persona o agli occhi); fig., poet., illuminarsi, splendere con intermittenza:...