OMERO
G. A. Mansuelli
Iconografia. - L'iconografia di O. offre il più importante esempio di ritratto di ricostruzione nell'arte greca, una forma di ritratto che permetteva all'artista, libero da ogni [...] al geometrismo decorativo delle chiome e della barba o al modellato naturalistico delle guance e al rendimento delle palpebre, non diretto ad esprimere la cecità patologica, essendo indicata nell'occhio la pupilla. In effetto il rendimento dell ...
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GALBA (Servius Sulpicius Galba)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Figlio del console C. Sulpicio Galba, nacque nel 4 a. C. presso Terracina.
Console nel 33 d. C., legato nella Germania Superiore [...] ma la somiglianza resta generica. Inoltre il ductus della capigliatura e l'uso abbondante dell'incisione in superficie (capelli, palpebre, zampe di gallo, solchi labio-nasali, mento) possono suggerire una datazione all'inizio dell'Impero, quando nel ...
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GIUBA II (᾿Ιόβας, Iubas)
J. Charbonneaux
Re di Mauretania, nato probabilmente nel 50 a. C., figlio di G. I (v.).
Fu condotto a Roma come ostaggio dopo la presa di Zama (46 a. C.), e divise la sorte di [...] più impressionante dei ritratti, nonostante le mutilazioni subite, è quello al Louvre di G. Il attempato: occhi allontanati, palpebre gonfie, zigomi alti, guance pesanti e cascanti, naso largo, labbra spesse divise dal mento da un solco profondo. I ...
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CALVO (Calvi), Pantaleone
Maria Grazia Naitza Scano
Modesto pittore genovese, che operò in Sardegna nel sec. XVII, identificato erroneamente con l'omonimo manierista genovese, fratello di Lazzaro Calvi.
L'equivoco [...] con passaggi chiaroscurali sempre mediati, e i tipi fisionomici che ritornano puntualmente nei suoi dipinti (i cherubini dalle palpebre pesanti che costituiscono quasi una sigla), ci permettono di attribuirgli una grande pala con la Vergine che porge ...
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TEODOLINDA
S. Lusuardi Siena
Principessa bavara figlia del duca Garibaldo e nipote del re longobardo Wacone per parte di madre (Walderata), discendente dalla stirpe regia dei Letingi, vissuta tra il [...] della regina (Romanini, 1988). Nel blocco rilisciato acquistano risalto e intensità espressiva gli occhi, incorniciati da spesse palpebre, come anche il netto e fondo taglio d'ombra della bocca semiaperta. Il retro presenta i capelli raccolti ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] una particolare tipologia fisionomica che ritorna spesso nella sua opera: il volto tondo con lo sguardo perduto nel vuoto, le palpebre cascanti, il naso piccolo e camuso. La tela mostra evidenti segni dell'alunnato presso Liberale da Verona nell'uso ...
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FEI, Paolo di Giovanni
S. Manacorda
Pittore senese attivo a Siena, documentato dal 1369 al 1411. F. è nominato, con la qualifica di pictor, consigliere per il Terzo di città nel Consiglio generale del [...] salda monumentalità delle figure, mentre i volti eccessivamente allungati e gli occhi disegnati in strette mandorle dalle palpebre rigonfie donano ai personaggi un atteggiamento di patetico straniamento. La Madonna dell'Umiltà (Siena, Mus. dell'Opera ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] a desiderare. Suo è il capo sul quale ‛si sono scontrati gli ultimi termini de' secoli' (I Ai Corinzi, X, 11) e le palpebre sono un poco stanche. È una bellezza che procede dall'interno e s'imprime sulla carne - il deposito, cellula per cellula, di ...
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SESOSTRIS
A. M. Roveri
Nome appartenuto a tre faraoni della XII dinastia (2000-1785 a. C.) Kheperkara S. I, conquistatore e colonizzatore della Nubia; Khakheperra S. II, il cui regno è poco conosciuto, [...] . La parte più notevole dei tratti fisionomici di S. III è però costituita dagli occhi infossati con palpebre tumide e profonde occhiaie; questa precisa volontà di individualizzazione dello sguardo costituisce una felice eccezione nella tradizione ...
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Vedi CIRENE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIRENE (Κυρήνη, dorico Κυράνα, lat. Cyrene e Cyrenae)
G. Pesce*
G. Sgatti
E. Paribeni
Antica città nella regione che da essa ebbe il nome di Cirenaica, nella [...] due curve concentriche. Gli occhi sono a mandorla con palpebre spesse, la bocca piccola e sorridente. Questa testa va Ai lobi delle orecchie forellini per le inaures. Occhi con le palpebre superiori spesse, bocca larga, mento forte; il viso ha una ...
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palpebra
pàlpebra (letter. e non com. palpèbra) s. f. [dal lat. palpĕbra o palpēbra, der. del tema di palpare, palpitare]. – In anatomia, ciascuna delle due formazioni cutanee-connettivali-mucose mobili (nell’uomo la p. superiore è più sviluppata...
palpebrare
v. intr. [dal lat. tardo palpebrare] (io pàlpebro, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Sbattere ripetutamente le palpebre (riferito, come soggetto, alla persona o agli occhi); fig., poet., illuminarsi, splendere con intermittenza:...