PAMPHILUS
Filippo Ermini
. È il titolo d'una commedia elegiaca, che appartiene al teatro scolastico del Medioevo.
Non se ne conosce l'autore, che è forse un chierico alverniate, ma si può determinare [...] fortuna, specie nella letteratura spagnola dal Libro de Buen Amor dell'arciprete de Hita e attraverso a questo nella Celestina (v.).
Ediz. e bibl.: E. Evesque, Pamphilus, in La comédie latine en France au XIIe siècle, Parigi 1931, II, pp. 169-223. ...
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GENGENBACH, Pamphilus
Giuseppe Zamboni
Stampatore e drammaturgo di Basilea, nato verso il 1480, morto nel 1525. Al Fastnachtspiel (v.) spregiudicato di H. Folz conferì carattere educativo, moraleggiante.
La [...] sua opera più famosa è lo spettacolo allegorico della vita umana: Le dieci età dell'uomo (1510), in cui fa sfilare davanti a un eremita i rappresentanti delle varie età dell'uomo - dal bambino al vecchio ...
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Poeta e stampatore operante in Basilea (n. tra il 1470 e il 1480 - m. 1524 o 1525). Protestante, più che nel dramma di polemica religiosa (Klag über die Totenfresser, 1521 circa), si affermò nella satira moraleggiante (Spiel von den zehn Altern dieser Welt, 1515) ...
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PANFILO (Παμϕιλος, Pamphīlus) di Alessandria
Camillo Cessi
Lessicografo greco vissuto sul finire del sec. I a. C. e al principio del sec. seguente; fu un aristarcheo, pur conservando la propria indipendenza [...] dal maestro, col quale non concorda ad es. per l'uso dell'anastrofe. Fu uno dei più grandi lessicografi antichi.
Nel suo lessico (Glosse e nomi) in 95 libri (nei quali per i primi cinque ebbe collaboratore ...
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PAMPHILOS (Πάμϕιλος, Pamphĭlus)
G. Pesce
1°. - Pittore greco di Amphipolis fiorito nel sec. IV a. C. allievo del caposcuola della pittura sicionia Eupompos. Dalle notizie relative al suo maestro ed ai [...] suoi discepoli Pausias ed Apelle si può desumere che abbia lavorato all'incirca fra il 390 e il 340.
Di P. son ricordate nelle fonti scritte le seguenti opere: a) un gruppo di famiglia: è probabile che ...
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Schifo
Luigi Vanossi
È uno dei principali agenti allegorici del Fiore. Corrisponde a Dangier del Roman de la Rose, sulla cui interpretazione il parere dei critici è discorde.
Il Langlois lo identifica [...] col pudore della donna: come in Ovidio e nella tradizione ovidiana (Pamphilus) il pudor veniva abitualmente collegato alla rusticitas, così Dangier è rappresentato come un villano (cfr. Fiore VI 11). Ma il Lewis, risalendo all'etimo della parola, che ...
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SASSO, Panfilo.
Massimo Malinverni
– Nacque a Modena, presumibilmente nel 1455: nell’atto di nascita è registrato come Sasso de’ Sassi, Panfilo Sasso fu il suo nome letterario. Non sono noti i nomi [...] , da una lettera dello stesso Sasso a Cassandra Fedele del 19 marzo 1493, in cui, parlando di sé, affermava: «Pamphilus Saxus Mutinensis octavum et trigesimum circiter agens annum» (Fedele, 1636, p. 184). La stessa data sembra all’incirca confermata ...
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Commedia elegiaca
Ferruccio Bertini
Il teatro sacro nasce e si sviluppa in età medievale attraverso le forme liturgiche della sequenza e del tropo; quando, uscito dal tempio, esso propone le sue rappresentazioni [...] di fondo (di ordine anzitutto emulativo, ma poi, in seconda istanza, anche parodistico) dei tre archetipi del filone: l'adespoto Pamphilus, o il Geta (1125-1130) o infine l'Aulularia, composti questi ultimi due da Vitale di Blois. Ma si tratta ...
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MESCHIATI, Agostino
Hélène Angiolini
(Agostino da Biella). – È noto anche come Agostino da Biella, dal nome della città piemontese dove probabilmente nacque intorno al settimo decennio del XV secolo. [...] confratello. All’inizio degli anni Novanta del Quattrocento il M. proseguì gli studi a Padova dove, secondo le fonti (Pamphilus), divenne lettore dello Studium teologico nel maggio 1495; tranne per una breve parentesi a Pavia, il M. continuò a ...
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TEOFILO da Vairano
Salvatore Carannante
TEOFILO da Vairano. – Di questo frate agostiniano, maestro di Giordano Bruno, non sono noti né il nome da laico né la data di nascita; con tutta probabilità trascorse [...] Teofilo scrisse l’unica opera che possa essergli ascritta con certezza (tra quelle elencate in Perini, 1937; cfr. però Pamphilus, 1581, per il quale Teofilo «multa in philosophia et theologia scripsisse et annotasse, quae nondum pervenerunt ad lucem ...
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pamphlet
‹pãflè› s. m., fr. [dall’ingl. pamphlet ‹pä′mflit› «opuscolo», a sua volta dall’ant. fr. Pamphilet, titolo pop. della commedia lat. in versi Pamphilus seu de amore, del sec. 12°; nel sec. 18° acquistò, in Francia, il sign. odierno]....