Il pane di farina impastato senza lievito, usato dagli Ebrei durante la Pasqua (secondo le prescrizioni dell’Esodo) e dai cristiani di rito latino nella celebrazione della Messa; i cristiani orientali [...] tranne Armeni, Maroniti e Malabaresi) usano invece il pane fermentato. Circa il pane usato da Gesù nell’ultima cena, i Vangeli Greci e Latini: nei concili di Lione (1274) e di Firenze (1439) si concluse che ciascuno dei due tipi di pane era buono. ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione [...] al Tempio di Gerusalemme. La celebrazione si basava su tre riti essenziali: quelli del sacrificio dell’agnello pasquale, del paneazimo e delle primizie agricole, che venivano offerte il 16 di nisān sotto forma di un manipolo di spighe. L’intera ...
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ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] vescovo Walramo di Naumburg il quale propendeva verso lo scisma, mostra in primo luogo che la giustificazione dei latini di servirsi del paneazimo per il sacrificio della Messa era almeno altrettanto valida quanto quella dei greci di servirsi del ...
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BURALLI, Giovanni (fra' Giovanni da Parma), beato
Alfanso Maierù
Nacque a Parma intorno al 1208 da Alberto e da Antonia Bertani. Fu allevato da uno zio paterno, sacerdote e rettore dell'ospedale di [...] comunque che negli incontri fossero trattati anche altri temi, in particolare il rito eucaristico e la questione del paneazimo (Niccolò da Calvi, p. 92). Sullo svolgimento della discussione mancano informazioni di parte latina, mentre da parte greca ...
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BONACCORSO da Bologna (Bonacorso, Bonaccorsi, Buonaccorsi)
Alfonso Maierù
Nato a Bologna intorno al 1230, entrò ben presto nell'Ordine dei domenicani e svolse la sua attività per un quarantennio nella [...] ; IV) inferno, dove "statim descendunt" le anime morte in peccato; V) legalità della pasqua celebrata da Cristo e difesa del paneazimo; VI) primato e autorità del pontefice romano; VII) liceità del passaggio a nuove nozze per i fedeli rimasti vedovi ...
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CIAMPINI, Giovanni Giustino
Silvia Grassi Fiorentino
Nacque a Roma il 13 apr. 1633 da Antonio, cittadino romano originario della Valtellina, e da Margherita Taglietti. Avviato agli studi giuridici dal [...] fu quella dell'uso costante nella Chiesa latina dell'azimo. Fondata sulla accentuazione della mancanza di fonti letterarie che sostanziale indifferenza, all'origine, tra i due tipi di pane come materia di consacrazione.
Nello stesso anno e ancora a ...
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azzimo
àżżimo (o àżimo) agg. [dal gr. ἂζυμος, comp. di ἀ- priv. e ζύμη «lievito»; lat. tardo azȳmus]. – Non fermentato, fatto senza lievito: pasta azzima. In partic., pane a. (o azzimo s. m.), il pane di farina impastato senza lievito, usato...