Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] dei suoi affetti interiori, lo colsero immediatamente i contemporanei a cominciare da Giorgio Vasari, al quale si deve un lungo panegirico dell’opera e dell’artista: «questo uomo singulare non ha voluto entrare in dipignere altro che la perfetta e ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] e nel romanzo, nella poesia e nel teatro; d’altra parte forme tradizionali orali, come in Sudafrica il panegirico zulu izibongo e la melopea funebre, rivivono in contesti contemporanei. La tradizione letteraria orale ha inoltre trovato il suo ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] , 0euvres mineures, pp. 372 ss., con l'Introduzione di Colette Jeudy-Jeannine Quillet, in partic. pp. 339 ss.
90. "Panegirico ghibellino" è stato definito il De translatione di Marsilio desunto dal Tractatus de statu et mutatione Imperii di Landolfo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] Repubblica. Nel 1644 finisce in prigione per alcuni mesi. Per ingraziarsi la Repubblica, nello stesso anno, ne scrive un panegirico, Le glorie marittime. Appoggiato dagli amici Incogniti, e da Giovan Battista e Carlo Contarini, nel 1656 pubblica la ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] al medico ed erudito francese Gabriel Naudé, non verrà più ricuperato. Lo stesso Naudé completa un suo prolisso e retorico panegirico di Urbano VIII per i benefici da lui concessi al C.; lo scritto cortigianesco, presto divenuto inattuale, vedrà poi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] autori deriva, inoltre, e non solo nell’Abate Telesino, un’intonazione del racconto che comunemente viene definita da panegirico, ma che più correttamente va intesa come un’intonazione epica, conforme alla dimensione di prodigio e di eccezionalità ...
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Il Rinascimento. L'alchimia
Chiara Crisciani
Michela Pereira
Wolf-Dieter Müller-Jahncke
L'alchimia
L'alchimia fra Medioevo e Rinascimento
di Chiara Crisciani, Michela Pereira
Alla fine del XIV sec. [...] di spezzoni di teorie e formulazioni alchemiche in strategie linguistiche puramente retoriche. Il testo, infatti, è essenzialmente un panegirico in lode del pontefice e della sua casa. Al papa si promette lunga vita, vittoria su tutte le malattie ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] S. Angelo (e qui, nella sala Paolina decorata da Perin del Vaga, le storie d'Alessandro Magno sono anche panegirico allusivo al pontefice), del Campidoglio, mentre risalta la funzione di porta del Popolo, assurta, nella convergenza viaria, a ingresso ...
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L'autocelebrazione della Repubblica nelle arti figurative
Wolfgang Wolters
Lo Stato veneziano ha sempre fatto tutto il possibile per costruire e divulgare un'immagine di sé in cui il ruolo svolto [...] corona al doge. Come in altri quadri del Tintoretto, anche qui l'esaltazione del doge ha maggiori affinità con gli scritti panegirici che con il testo al quale l'artista si sarebbe dovuto attenere.
Nel quadro più importante, quello al di sopra del ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] di Vanakan, gli storici Vardan Arewelc‛i e Kirakos Ganjakec‛i, riprendono e sviluppano questa tradizione: l’uno nel suo Panegirico su San Gregorio51, l’altro nella sua Storia di San Gregorio52 inserita all’inizio della sua opera storiografica. Essi ...
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panegirico
panegìrico s. m. [dal lat. panegyrĭcus, gr. πανηγυρικός, propr. agg. (sottint. λόγος «discorso»), der. di πανήγυρις «adunanza di tutto il popolo», comp. di παν- «pan-» e ἄγυρις «adunanza, riunione»] (pl. -ci). – 1. In origine, nell’antica...
panegirista
s. m. e f. [dal lat. tardo panegyrista, gr. πανηγυριστής] (pl. m. -i). – Autore di panegirici, e in genere chi fa o scrive un panegirico (anche nel senso fig. della parola).