(o pangermanesimo) Movimento il cui scopo era l’unificazione di tutte le genti di lingua tedesca. Sin dal 1848 era sorto nel Parlamento di Francoforte un contrasto sulla soluzione da dare al problema [...] unitario fra i Piccoli Tedeschi (Kleinedeutsche), che auspicavano l’unificazione sotto la direzione della Prussia con l’esclusione dei Tedeschi soggetti all’Impero asburgico, e i Grandi Tedeschi (Grossdeutsche), ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1842 - castello di Rosenau, Zwettl, Bassa Austria, 1921), deputato al Reichsrat (1873) del partito tedesco-liberale, divenne sostenitore di un pangermanesimo antiasburgico [...] e di una politica antisemitica. Per aver partecipato a un'azione violenta contro avversarî politici, fu condannato alla perdita del mandato parlamentare (1888); rieletto deputato (1897), divenne il capo ...
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Buscalioni, Carlo Michele
Uomo politico (Mondovì 1824 - Napoli 1885). Discepolo di Rosmini, dopo la laurea in filosofia (1848) e in pedagogia (1849) si dedicò all’insegnamento, promuovendo a Torino diverse [...] cui obiettivo era la formazione di una sorta di lega dei paesi latini, guidata dalla monarchia sabauda, in opposizione al pangermanesimo e al panslavismo. Divenuto, nel 1864, direttore dell’Agenzia Stefani, fissò la sua dimora a Firenze. Negli ultimi ...
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Storico (Dresda 1834 - Berlino 1896). Di orientamento liberal-nazionale, vide nella Prussia l'elemento determinante dell'auspicata unificazione tedesca. La sua ideologia politica antidemocratica trova [...] . Molti dei suoi giudizi entrarono nel patrimonio di idee dei partiti di destra, tanto che, a cominciare dalla prima guerra mondiale, si è voluto vedere in lui uno dei precursori del pangermanesimo e il teorico della forza svincolata dal diritto. ...
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Generale e scrittore militare (Burg 1780 - Breslavia 1831); prese parte alle guerre contro la Francia dal 1792 al 1815, fu stretto collaboratore dei generali G. von Scharnhorst (1809-13) e A. von Gneisenau [...] ., sono divenute fondamentali punti di riferimento per gli studiosi delle epoche successive. A C. hanno infatti attinto molteplici correnti teoriche e politiche, le più diverse tra loro, dal pangermanesimo al nazismo, da Marx a Lenin, a Mao Zedong. ...
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La Prima guerra mondiale
Guido Pescosolido
Nella storiografia sui conflitti della prima metà del secolo 20° si è affermata negli ultimi anni la tendenza a inserire Prima e Seconda guerra mondiale in [...] austro-ungaro-slava. Per Halévy l’origine della guerra non era da ricercare a Occidente, ma a Oriente, dove il pangermanesimo e il panslavismo erano l’un contro l’altro armati per il controllo dell’Europa centro-orientale. La responsabilità della ...
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BUSCALIONI, Carlo Michele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mondovì il 24 ott. 1824 da Giov. Antonio e da Francesca Bocca. Il padre ebbe parte di non grande rilievo nei moti del 1821 e poi nella organizzazione [...] sabauda avrebbe dovuto assumere la posizione di guida di una sorta di lega dei paesi latini in opposizione al pangermanesimo ed al panslavismo, tornava a Torino dove era designato alla presidenza della Società nazionale ormai languente, essendo stati ...
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GRAZIA, Massimiliano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Rimini nel 1823. All'indeterminatezza della data di nascita fa riscontro la lacunosità delle notizie sulla famiglia d'origine; e se il nome datogli [...] entrata con la vittoria in una fase talmente espansiva da minacciare l'intero continente con la prospettiva del pangermanesimo: contro il quale il G. intravede un solo rimedio, una confederazione difensiva di "tous les États secondaires européens ...
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DOMANICO, Giovanni
Giuseppe Masi
Nacque a Rogliano (Cosenza) il 17 ag. 1855 da Domenico e da Caterina Cardamone.
Il padre, cattolico di formazione giobertiana e amico di diversi uomini politici, era [...] presso i socialisti.
Allo scoppio della prima guerra mondiale il D. fu interventista. Egli temeva il pericolo del pangermanesimo come un ostacolo permanente allo sviluppo della democrazia. In tal senso si espresse in una conferenza tenuta a Rogliano ...
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IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] e piemontesi, nel quale l'I. aveva sottolineato in un applaudito discorso in francese i rischi insiti nel pangermanesimo e nel panslavismo.
Nel valutare con attenzione le conseguenze della crisi economica generale e della guerra commerciale italo ...
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pangermanismo
(o pangermanéṡimo) s. m. [comp. di pan- e germano1 o germanico1, sul modello del fr. pangermanisme]. – L’aspirazione all’unificazione di tutte le genti di lingua tedesca in un unico stato; il movimento che si basava su tale aspirazione...