Soprannome del pittore Tommaso di Cristoforo Fini (Panicale in Valdelsa 1383 - Firenze 1440). Allievo e aiuto di Ghiberti alla prima porta del Battistero di Firenze (Vasari), s'iscrisse all'Arte dei medici [...] e speziali nel 1423; lavorò a Empoli (1324) e poi a Firenze in un sodalizio artistico con Masaccio che continuò anche a Roma (dopo un soggiorno in Ungheria, 1425-27); lavorò per il cardinale Branda Castiglione ...
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PANERI, Giacomo
Francesco Pirani
PANERI, Giacomo (Boldrino da Panicale). – Nacque a Panicale (Perugia), probabilmente nel 1331, da famiglia contadina.
La sua attività non è documentata prima dei suoi [...] di Perugia, Venezia 1664, I, pp. 1273, 1322 s.; II, pp. 8 s., 18; G. Orsini, Racconto di Boldrino Paneri da Panicale, illustre guerriero, Roma 1700; G. Marangoni, Memorie sagre e civili di Civitanova, Roma 1743, pp. 303 s; A. Fabretti, Biografie dei ...
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SELLERI (Sellari), Gregorio
Stefano Tabacchi
SELLERI (Sellari), Gregorio. – Nacque a Panicale, piccolo borgo del Perugino, il 12 luglio 1654, da Bernardino e da Eugenia Manichini. Persi i genitori [...] in giovane età, crebbe a Perugia, insieme al fratello maggiore Giovanni Niccolò, sotto la tutela dello zio Michelangelo Manichini, mercante di lana. A quindici anni, il 20 luglio 1669, prese l’abito ...
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LEOPOLDO da Gaiche (al secolo Giovanni Croci)
Serena Veneziani
Nacque a Gaiche, presso Tavarnelle di Panicale in territorio perugino, il 30 ott. 1732 da Giuseppe Croci e Maria Antonia Giorgi, contadini [...] benestanti e profondamente religiosi. Nella prima giovinezza Giovanni, mentre custodiva il gregge del padre, visitò il noviziato francescano di S. Bartolomeo a Cibottola e ne restò profondamente colpito. ...
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Capitano di ventura (n. Cotignola, Ravenna, 1369 - m. presso Pescara 1424). Dopo essere stato al seguito di Boldrino da Panicale, capitano delle genti del papa, passò ad Alberico da Barbiano, poi a Francesco [...] Broglia, quindi (1398) fu al servizio di Perugia, poi dei Visconti e infine dei Fiorentini. Battuto e fatto prigioniero dei viscontei a Casalecchio (1402), riuscì subito a liberarsi e a partecipare alla ...
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MASACCIO (Tommaso di ser Giovanni di Mone detto M.)
Pietro Toesca
Pittore. Nacque a S. Giovanni Valdarno (Arezzo) il 21 dicembre 1401, morì a Roma nel 1428 o nel 1429. Si trova a Firenze nel 1422 iscritto [...] florentine Painters of the Renaissance, Londra 1897; id., Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932; P. Toesca, Masolino da Panicale, Bergamo 1907; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VII, Milano 1911; E. Somarè, M., Milano 1925; J. Mesnil ...
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Pittore, architetto e miniatore (Perugia 1475 circa - ivi 1555 circa), figlio di Bartolomeo. Formatosi alla scuola del Perugino e collaboratore del Pinturicchio, è meglio noto per le opere del periodo [...] in trono e santi, 1510, nella parrocchiale di Cereseto; Natività, 1519 circa, in S. Michele Arcangelo a Panicale; affreschi della villa Passerini presso Cortona, della quale fu anche architetto). Pubblicò inoltre una traduzione italiana, con commento ...
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SASSETTA
Emilio Cecchi
. Stefano di Giovanni, detto il S., pittore senese, nato nel 1392, morto nel 1451. È ricordato in numerosi contratti e documenti del 1428, 1430, 1440, 1442, ecc. Probabilmente [...] dal gotico.
Il Berenson, che fu tra i primi e più acuti studiosi del S., indica l'influenza di Masolino da Panicale, di Paolo da Limburgo ed altri franco-fiamminghi, non che di miniatori franco-lombardi. Giovanni di Paolo avrebbe agito, secondo il ...
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Comune della provincia di Varese. Aveva 2168 ab. nel 1921 e ora ne ha 2672, perché gli sono stati aggregati i comuni di Caronno Corbellaro e di Gornate Superiore. Il capoluogo (834 ab.), situato sull'Olona, [...] da Castiglione. Questi fece costruire nel 1421 la chiesa collegiata, celebre per le pitture affrescate nel coro da Masolino da Panicale, a cui vanno assegnate le scene della vita di Maria nella vòlta (circa 1428, firmate Masolinus de Florentia pinxit ...
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panicale
s. m. [der. di panìco], tosc. – 1. ant. Granella, semi di panìco: per venti serque di mio p. ch’ebbe (Nuovi testi fiorentini, a. 1279). 2. Paglia costituita dagli steli secchi del panìco, usata come foraggio e come strame per il bestiame:...