Uomo politico croato (Žitnik, Gospić, 1823 - Zagabria 1896). Deputato alla Dieta croata dal 1861, fu intransigente sostenitore dell'autonomia della Croazia, fondando con E. Kvaternik il Partito croato [...] del diritto. Contrario al panslavismo come al panserbismo e alla stessa idea iugoslava, fu arrestato (1871) dopo la rivolta di Rakovica, organizzata da E. Kvaternik. Rilasciato, fu nuovamente deputato. ...
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Poeta croato (Grabovnica, Zagabria, 1818 - Fahrafeld, Austria Inferiore, 1872). Ufficiale dell'esercito austro-ungarico, raggiunse il grado di generale. Esordì come poeta in tedesco; sotto l'influsso del [...] sorgente illirismo (e, in seguito, del panslavismo) divenne quindi uno dei più eminenti poeti in lingua croata. Autore di liriche (Prvenci "Primizie", 1846; Nove pjesme "Canti nuovi", 1851), scrisse anche il dramma Kraljević Marko (1852) e il poema ...
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Uomo politico bulgaro (Slavovica 1879 - ivi 1923); si dedicò al movimento agrario per l'emancipazione dei contadini, divenendo capo del partito radicale contadino, da lui fondato nel 1908. Contrario alla [...] (anche per la presenza in essa della Russia, cui egli guardava con simpatia, nella prospettiva culturale di un generico panslavismo), avversò la politica triplicista dello zar Ferdinando che lo tenne in carcere per tutta la durata della prima guerra ...
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Scrittore russo (Ufa 1791 - Mosca 1859). Grande proprietario terriero, appartenente all'antica aristocrazia, e autore di due opere di carattere autobiografico, Semejnaja chronika ("Cronaca familiare", [...] scrittori. Il secondo, nella sua opera politica e pubblicistica, segna il passaggio dallo slavofilismo, di cui fu uno dei corifei, al panslavismo e al nazionalismo reazionario. Scrisse anche poesie e un saggio biografico su F. I. Tjutčev (1874). ...
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Buscalioni, Carlo Michele
Uomo politico (Mondovì 1824 - Napoli 1885). Discepolo di Rosmini, dopo la laurea in filosofia (1848) e in pedagogia (1849) si dedicò all’insegnamento, promuovendo a Torino diverse [...] formazione di una sorta di lega dei paesi latini, guidata dalla monarchia sabauda, in opposizione al pangermanesimo e al panslavismo. Divenuto, nel 1864, direttore dell’Agenzia Stefani, fissò la sua dimora a Firenze. Negli ultimi anni sostenne, con ...
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Scrittore slovacco (Mošovce, Slovacchia, 1793 - Vienna 1852). Compiuti gli studî a Bratislava e a Jena, visse lunghi anni a Budapest, come pastore della comunità protestante slovacca. Nel 1849 si trasferì [...] zwischen den verschiedenen Stämmen und Mundarten der slawischen Nation, 1837) che, sulla base di un panslavismo filologico ed etnografico alieno da atteggiamenti rivoluzionarî, preannuncia herderianamente il loro avvento. Cospicui resti dello ...
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GIUSTI, Wolfango (Wolf)
Emanuela Sgambati
Nacque a Firenze, il 2 ott. 1901, da Ugo e Margarete Loose. Compì gli studi a Firenze ove si laureò in lettere, nel 1922, con una tesi di storia sotto la guida [...] due monografie di storia delle idee: Due secoli di pensiero politico russo. Le correnti "progressiste", Firenze 1943, e Il panslavismo, Roma 1941 (quest'ultima è stata riedita con un'ampia introduzione a cura di D. Caccamo, ibid. 1993). Nella ...
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BUSCALIONI, Carlo Michele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mondovì il 24 ott. 1824 da Giov. Antonio e da Francesca Bocca. Il padre ebbe parte di non grande rilievo nei moti del 1821 e poi nella organizzazione [...] assumere la posizione di guida di una sorta di lega dei paesi latini in opposizione al pangermanesimo ed al panslavismo, tornava a Torino dove era designato alla presidenza della Società nazionale ormai languente, essendo stati raggiunti i suoi scopi ...
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IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] l'I. aveva sottolineato in un applaudito discorso in francese i rischi insiti nel pangermanesimo e nel panslavismo.
Nel valutare con attenzione le conseguenze della crisi economica generale e della guerra commerciale italo-francese sull'agricoltura ...
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CANINI, Marco Antonio
Angelo Tamborra
Nato a Venezia nel 1822 da Giuseppe e da Lucrezia Gidoni, si era appena avviato agli studi giuridici, a Padova, quando gli avvenimenti rivoluzionari del 1848-49 [...] il C. avrebbe voluto che esso andasse alla Grecia con garanzie nazionali e culturali per gli Albanesi. Contrario al panslavismo e all'Austria, propose una "Lega greco-albanese", (vigorosamente respinta più tardi nel 1886 dall'italo-albanese G. De ...
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panslavismo
s. m. [comp. di pan- e slavo, col suff. -ismo]. – Movimento di pensiero formatosi nel sec. 19° e sviluppatosi nella prima metà del 20°, tendente a realizzare sia una generica solidarietà sia una vera e propria unione politica fra...
panslavista
s. m. e f. e agg. [der. di panslavismo] (pl. m. -i). – Fautore, sostenitore, seguace del panslavismo; che ha rapporto col panslavismo, che tende all’unione di tutti i popoli slavi: movimento p., orientamenti panslavisti.