Contro la sofistica soggettività del conoscere, Socrate aveva messo in evidenza la imprescindibile universalità dei concetti. Platone dà rilievo alla scoperta di Socrate e vede l'assolutezza di questi concetti universali che sono la verità delle cose; li fissa quindi come immutabili idee universali, idee che sono le vere cose. Ma svanivano cosi le cose reali, per la conoscenza delle quali Socrate mostrava ...
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Certezza è lo stato di coscienza di chi ha vagliato, visto con discernimento, le ragioni delle sue affermazioni e non dubita perciò della loro validità oggettiva.
Certezza perciò è coscienza soggettiva dell'essere oggettivo. È quindi soggettività dell'essere: essere soggettivo della coscienza oggettiva. Quanti perciò i valori della coscienza oggettiva, tante le specie di certezza.
Valori della coscienza ...
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È parola e, in parte, anche concetto introdotto nel linguaggio filosofico da Leibniz per superare la difficoltà, messa in evidenza da Locke, di percezioni di cui si è inconsapevoli (Nuovi saggi sull'intelletto umano, lib. II, cap. IX, § 4). A tali percezioni manca un atto riflessivo che le renda vera e propria conoscenza. Di tale atto è capace solo lo spirito, cioè l'anima ragionevole, l'anima che ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] ma pur conosco in ciò che esso è per me, cioè riguardo al mondo di cui io sono parte.» La traduzione è di PantaleoCarabellese, l’abbiamo accolta qui per ricordare un insigne studioso di Kant, ma va rettificata. Il testo tedesco mostra nel seguito d ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] , ciò senza cui l'esistenza non meriterebbe di essere vissuta.
5. L'ontologismo critico di Carabellese
Ontologismo critico chiamò la sua filosofia PantaleoCarabellese (1877-1948), e la spiegazione è data dalle parole con le quali inizia la sua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] Paci e Nicola Abbagnano, seguiti da quelli di Armando Carlini, Ugo Spirito, Francesco Olgiati, Augusto Guzzo, PantaleoCarabellese, Camillo Pellizzi, Cesare Luporini, Galvano Della Volpe, Antonio Banfi. Alla discussione intervenne lo stesso Gentile ...
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Rosmini e Gioberti
Luciano Malusa
Una tesi di laurea che è ben più di uno scritto giovanile
Quando, come allievo della Scuola Normale, si avviò a concludere i suoi studi presso la facoltà di Filosofia [...] chiuse la polemica con un articolo sulla «Critica» (1911, 9, pp. 195-206), in cui, recensendo, assieme a un saggio di PantaleoCarabellese (Intuito e sintesi primitiva in A. Rosmini, «Rivista di filosofia», 1911, 3, 1, pp. 78-96), anche un libro di ...
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La scuola romana di filosofia
Cecilia Castellani
Il legame con Gentile
In due principali significati la scuola romana di filosofia si legò a Gentile.
In primo luogo essa coincise con la nascita della [...] filosofia alla filosofia teoretica e con la chiamata (nel 1929) sulla cattedra di storia della filosofia di PantaleoCarabellese, il settore filosofico della facoltà di Lettere risultò diviso in due indirizzi, non necessariamente contrapposti e però ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] tesi La salvezza di chi non ha fede (Roma 1943), fino all'inizio del 1945 si occupò soltanto di filosofia contemporanea: PantaleoCarabellese (in La Civiltà cattolica, XCII [1941], 1, pp. 49-62, 202-214, 369-382, 429-440), Giuseppe Tarozzi (ibid., 4 ...
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PANUNZIO, Sergio
Fulco Lanchester
– Nacque a Molfetta (Bari) da Vito e Giuseppina Poli il 20 luglio 1886.
Figlio di una famiglia dell’alta borghesia, dopo aver frequentato il locale liceo Leonardo da [...] Vinci (in cui fu allievo di PantaleoCarabellese), si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza di Napoli dove si laureò nel 1908 con Giorgio Arcoleo con una tesi su L’aristocrazia sociale: i sindacati. Applicazione della teoria paretiana della ...
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