SERVETO (Servet), Miguel
Delio Cantimori
Conosciuto anche sotto i nomi di Miguel de Vilanova, e Michel de Villeneuve, nacque (data più probabile) il 29 settembre 1511 a Vilanova de Sixena (Lérida); [...] per intero, ma s'incarna solo parzialmente, diventando solo parzialmente sensibile.
Si potrebbe definire questa teoria come panteismo energetico. Il S. tentò anche una nuova logica, nella quale gli aggettivi non esprimono qualità, ma attività ...
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SPAVENTA, Bertrando
Alessandro Savorelli
– Primo di sette figli, nacque a Bomba (Chieti) il 26 giugno 1817, da Eustachio e da Maria Croce, sorella di Onorato e di Benedetto Croce, nonno, quest’ultimo, [...] metodo storiografico, innovativo rispetto alla tradizione dossografica dominante.
Le posizioni anticonformiste, l’avversione al ‘panteismo’ tedesco e le aspre polemiche sostenute da Spaventa contro l’establishment filosofico moderato (in particolare ...
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MASSARI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Taranto l’11 ag. 1821 da Marino, barese, e dalla tarantina Maria Saveria Fedele.
Aveva solo sette anni quando il padre, ingegnere civile e ispettore [...] e filosofico (l’ontologismo rappresentava per lui il superamento del kantismo e la migliore risposta al sensismo e al panteismo) ma soprattutto in una prospettiva di soluzione del problema italiano, all’interno della quale per converso il M. giudicò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento in Gran Bretagna si sviluppa [...] pratica della rivelazione in quanto dono, e non obbligo, divino. I bersagli di Clarke sono il materialismo di Hobbes, il panteismo di Spinoza e il deismo di Toland. Contro di essi Clarke intende dimostrare in modo geometrico e perciò irrefutabile l ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] nell'avere identificato sul piano esistenziale, nella vita cosmica attuata, essere e divenire, senza però giungere al panteismo o all'immanentismo inevitabile nel sistemi idealisti. Il principio di discontinuità ontologica permise, inoltre, al F. di ...
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INFINITO
Ferdinando D'AMATO
Federigo ENRIQUES
(lat. infinitum, gr. ἄπειρον; fr. infini; sp. infinito; ted. Unendliches; ingl. infinite).
L'infinito nella storia della filosofia.
Questo concetto compare [...] dualistica recisamente riaffermata dalla Scolastica sulle orme di Platone e di Aristotele, ci s'ispirò nuovamente al panteismo neoplatonico (Cusano, Bruno, Spinoza). Per Bruno l'infinito è il principio divino, che, incarnandosi nella natura, la ...
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GUATEMALA (XVIII, p. 34; App. I, p. 699; II, 1, p. 1099; III, 1, p. 797)
Giandomenico Patrizi
Renato Piccinini
Ruggero Jacobbi
Al censimento 1973 gli abitanti erano 5.175.000, cioè 890.927 in più di [...] Central America, ivi 1972; D. H. Mc Clelland, The central American common market, New York 1972.
Letteratura. - Il panteismo cristiano di R. Arévalo Martínez (1884-1973) ha esercitato un'indubbia suggestione sulla maggior parte degli scrittori della ...
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Nacque a Figline nel Valdarno il 19 ottobre 1433 da Diotifeci d'Agnolo di Giusto, medico, e da Alessandra di Nannoccio di Montevarchi. Della sua prima educazione letteraria nulla si sa di preciso. Secondo [...] tutte le cose (Th. plat., XI, p. 250). Di qui il panpsichismo ficiniano, che si riduce a una specie di panteismo, il quale è visibile specialmente nella cosmogonia che egli tratteggia. In essa Dio rappresenta la massima realtà come unità immobile ...
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Poeta e critico inglese, nato il 24 dicembre 1822 a Laleham (Middlesex), morto il 15 aprile 1888 a Liverpool. Figlio del dottor Thomas Arnold, direttore della scuola di Rugby dal 1828, crebbe in un ambiente [...] dell'A. che hanno attinenza alla religione, nei quali egli sembra inclinare verso una concezione liberale della teologia e una sorta di panteismo etico (in questo campo l'A. risentì l'influsso di Ewald e di Renan).
Non più felice era il clima in cui ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] si uniscono, pur differenziandosi, l'Ente creatore e l'universo creato, conciliando così le esigenze del trascendentalismo e del panteismo. Ciò grazie a una concezione dell'Ente che, superando i concetti di personalità e di impersonalità, è definita ...
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panteismo
s. m. [dall’ingl. pantheism, formato successivamente a pantheist «panteista»]. – Termine coniato agli inizî del Settecento e ampiamente usato nella storiografia per indicare posizioni filosofiche e teologiche che identificano tutta...
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...