Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diffusione del fenomeno della nuova spiritualità non è prerogativa del nostro tempo. [...] pure gli è stata affibbiata, sembra poco felice per descrivere la complessa realtà del new age, certo più incline al panteismo misticheggiante che a una ripresa del tentativo di Giuliano l’Apostata. Tra le finalità del new age tuttavia spiccano il ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] dei Francescani, che ebbe in Bonaventura da Bagnoregio il suo più alto rappresentante, si vide costretto, per combattere il panteismo, a fare ricorso "alle nozioni aristoteliche che rendono possibile la distinzione più netta tra l'uomo e Dio" (Gilson ...
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Gentile, Gemelli e l’Università Cattolica del Sacro Cuore
Michele Lenoci
L’incontro tra Giovanni Gentile e padre Agostino Gemelli (1878-1959) non è solo il confronto tra due studiosi, ma è anche il [...] Gentile, sul suo pensiero e i suoi scritti, con un giudizio finale. Ribaditi l’immanentismo assoluto e il panteismo radicale dell’attualismo, con tutto quanto ne consegue, Gemelli ricorda le benemerenze acquisite da Gentile nel campo della politica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Battista De Rossi
Paolo Vian
Fondatore dell’archeologia cristiana come moderna disciplina scientifica, estraneo a teorizzazioni storiografiche e disimpegnato dalla politica, Giovanni Battista [...] avendo personalmente conosciuto Antonio Rosmini-Serbati, e conservandone un ricordo edificante, ritiene alcune sue tesi pencolanti verso il panteismo (8 aprile 1888; Correspondance, 2005, pp. 557-58).
In verità, è il pontificato romano a essere il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Niccolò Cusano, esponente di spicco dell’umanesimo europeo, è generalmente noto per la sua [...] sono ciò che sono per la partecipazione dell’uno” (De conjecturis, II, 1), espongono il Cusano all’accusa di panteismo, formulata dal teologo Johann Wenck (1396-1459) aristotelico di Heidelberg, nel suo testo De ignota litteratura. Cusano difende la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Illuminismo tedesco presenta come tratto caratteristico nel confronto con gli altri [...] accedere da sola alla verità (L’educazione del genere umano, 1780). La confessione della propria inclinazione verso il panteismo spinozistico, di cui Lessing a ridosso della propria morte metterà a parte l’amico Friedrich Heinrich Jacobi, segnerà l ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] , decisivamente, il venir su di filosofie più ricche e profonde del razionalismo cartesiano, il diffondersi del panteismo, del pietismo, dei varî misticismi e irrazionalismi settecenteschi, fino al riordinamento della conoscenza operato da Kant ...
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In senso generale questo termine, secondo l'etimologia, significa l'arte e la scienza della giustificazione e della difesa. E dell'arte l'apologetica tiene certamente, per l'intento pratico che si propone, [...] e il Magisterium divinale di Guglielmo di Parigi: costui si volge anche contro i filosofi arabi e contro il panteismo manifestatosi nell'università parigina. Le due opere non solo confutano il dualismo degli albigesi, ma presentano anche i dogmi ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] e della morale. Così Zwingli, iniziatore del protestantesimo nella Svizzera, si scostò da Lutero col suo sistema tinto di panteismo e di fatalismo, che attinge principî dai vecchi manichei e dal moderno Wycliffe; meno originale, ma più razionalista ...
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Occorre anzitutto definire esattamente l'estensione del termine. Con esso si vuole indicare, nel presente articolo, non solo una forma di pensiero religioso-filosofico, ma anche un complesso di istituzioni [...] ambiguo, che era in pari tempo di un dio personale e di un principio divino universale, come chi dicesse teismo e panteismo insieme mescolati. Cosa che a noi pare assurda, ma che gl'Indiani risolvevano ricorrendo, anche qui, alla teoria degli avatāra ...
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panteismo
s. m. [dall’ingl. pantheism, formato successivamente a pantheist «panteista»]. – Termine coniato agli inizî del Settecento e ampiamente usato nella storiografia per indicare posizioni filosofiche e teologiche che identificano tutta...
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...