BENTIVENGA da Gubbio
Olga Marinelli Marcacci
La prima testimonianza indiretta di B. risale probabilmente al 1304, anno in cui si può datare la notizia secondo la quale Giovannuzzo di Mevania, confessore [...] , negazione del libero arbitrio. Non sembra di poter riscontrare, nello "Spirito della libertà", tracce di panteismo, caratteristico invece delle teorie amalriciane, e del gioachimismo, che stava rifiorendo nella predicazione di fra' Dolcino ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] (III), «Barnabiti studi», 9, 1992, pp. 201-214.
32 G.M. Cornoldi, Il rosminianesimo sintesi dell’ontologismo e del panteismo, Roma 1881; cfr. L. Malusa, L’ultima fase della questione rosminiana e il decreto “Post obitum”, Stresa 1989.
33 Cfr ...
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AVOGADRO della Motta, Emiliano
Guido Verucci
Nacque a Vercelli il 16 ottobre 1798, dal conte Ignazio e da Teresa Avogadro di Casanova. Laureatosi in legge, ricoprì dal 1833 al 1847 la carica di riformatore [...] ristampata a parte nei decenni seguenti, l'A. accusava il sistema rosminiano di riprodurre l'errore del secolo, il panteismo, e di condurre, nelle sue conseguenze politiche e sociali, al liberalismo e al socialismo; egli entrava così pienamente nella ...
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MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] e attività delle sostanze che, per il M., aveva chiara matrice newtoniana; sottolineò le riserve genovesiane sul panteismo possibile nella metafisica del vuoto come sensorium Dei; evidenziò infine che Genovesi aveva seguito nella Metafisica il metodo ...
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ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] Sofia può dire a Filone: "Mi piace vederti fare Platone mosaico e del numero de' cabalisti".
Si è parlato da taluni di panteismo, a proposito del rapporto tra Dio e il mondo stabilito dall'Abarbanel. Ma Dio, per lui, è perfetto in se stesso; tutti ...
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VATICANO, CONCILIO
Emilio CAMPANA
Emilio CAMPANA
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CONCILIO È il ventesimo dei concilî ecumenici, e porta questo nome per il fatto che fu tenuto nella cappella, trasformata in aula, dei Ss. Processo [...] canoni. Il c. 1 con 5 can. tratta di Dio e condanna in modo espresso l'ateismo, il materialismo e il panteismo. Il c. 2, intitolato De revelatione, con 4 canoni, tratta della cognizione naturale e soprannaturale. che possiamo avere di Dio, condanna ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] formano i concetti-chiave che fanno da sfondo all’attuale dibattito (oltre a monoteismo e politeismo, concetti come panteismo, ateismo, teismo e deismo). Infine, l’Antico, come luogo di proiezione e applicazione del nostro discorso articolato secondo ...
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CORNOLDI, Giovanni Maria
Mario Casella
Nacque a Venezia il 19 sett. 1822 dal nobile Giulio e da Anna Maria Martens. Giovanissimo, intorno al quindicesimo anno d'età, avvertì, anche per l'influsso che [...] due saggi antirosminiani, suggeritigli dallo stesso Leone XIII, intitolati rispettivamente: Il Rosminianismo. Sintesi dell'ontologismo e del panteismo, I-III, Roma; e Antitesi della dottrina di S. Tommaso con quella del Rosmini, Prato); e, sensibile ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] accettata quella institutione o legge che non apporta la utilità e comodità»26. Entrambi dunque i filosofi del panteismo meridionale – Giovanni Gentile lo chiamava «naturalismo», e così anche si può chiamare accentuando il carattere oggettivistico da ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] tra il primo dio e la materia. Una simile collocazione trascendente dell’azione provvidenziale, oltre a eliminare ogni forma di panteismo, poneva la creazione, in tutto il suo funzionamento e non solo nell’atto iniziale, in una posizione di netta ...
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panteismo
s. m. [dall’ingl. pantheism, formato successivamente a pantheist «panteista»]. – Termine coniato agli inizî del Settecento e ampiamente usato nella storiografia per indicare posizioni filosofiche e teologiche che identificano tutta...
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...