Scrittore e critico letterario lituano (n. Panerai, Lazdijai, 1943). Dopo la laurea all’univ. di Vilnius in lingua e letteratura lituana, ha pubblicato il suo poema d’esordio, Pédos (1966; Orme), al quale [...] hanno fatto seguito Strazdas (1967) e Panteistinė oratorija (1970; Oratorio panteista). Nel 1985 ha ricevuto diversi riconoscimenti per il suo componimento Varnėnas po menali (1984; Lo storno sotto la luna). Scrittore d’avanguardia, di grande ...
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Pseudonimo letterario della poetessa cilena Lucila Godoy Alcayaga (Elqui, Vicuña, 1889 - Hempstead 1957), premio Nobel per la letteratura nel 1945. Insegnante, fu in seguito delegata a rappresentare il [...] con un sentimento di maternità frustrata, come in Ternura (1924) e in Tala (1938), o assume forma di una religiosità panteista, mentre l'aspetto formale si fa scarno e tende sempre più alla stilizzazione di elementi barocchi presenti nella sua opera ...
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Poeta, drammaturgo, musicista e filosofo indiano (Calcutta 1861 - ivi 1941). Considerato una delle figure più rappresentative dell'India moderna, si fece portavoce di un messaggio di armonia universale [...] opere in bengali, tradotte in gran parte dall'autore stesso in lingua inglese. Dal punto di vista religioso T. è panteista secondo l'antica concezione indiana affermata nelle Upaniṣad; ed è il punto fondamentale cui T. ha informato tutta la sua ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] o Hegel, di leggere Strauss, Feuerbach o Mazzini era esposto a continue persecuzioni, ed era accusato di essere ateo, panteista, demagogo, comunista. Lo stesso D. fu "colpito dalla più viva sorveglianza politica ed ecclesiastica per aver fatto venire ...
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GAETA, Francesco
Emma Giammattei
Nacque a Napoli il 27 luglio 1879 da Nicola e Vincenza Troncone in una famiglia della buona borghesia.
Il padre, con alcune rendite e il suo impiego di sovrintendente [...] - scriveva nel primo articolo (p. 1) - i figli intellettuali di Berkeley e di Hume. Io definirei me stesso, un panteista, un mistico, e, epiteto che i cattedratici saldano col secondo dei due suddetti, uno scettico". In tale prospettiva il G. poté ...
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GNOCCHI VIANI, Osvaldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Ostiglia, nel Mantovano, il 26 ag. 1837 da Giuseppe Gnocchi e da Teresa Viani. Dopo aver frequentato il liceo a Mantova, si iscrisse alla facoltà di [...] Milano, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondo Gnocchi Viani; P. Mantovani, Vita e opere di O. G.V., Verona 1948; Dal "Diario di un panteista" di O. G.V., a cura di V. Rossi, in Movimento operaio, I (1949), 1, pp. 11-14; La corrispondenza di Marx ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] . Ne uscì, tra i primi saggi degli anni Cinquanta (come quello sull’etica di Giordano Bruno, che menò scandalo per l’audacia ‘panteista’) e le celebri lezioni degli anni 1861-62 a Napoli (più note con il titolo in seguito dato loro da Gentile: La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] della sua immortalità. Ma a Giannone non erano ignote né le Origines judaicae, dove si parlava di un Mosè panteista, né il Nazarenus (che fra le religioni monoteistiche privilegiava l’islamismo), nato dalla collaborazione fra la Vienna di Hohendorf ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] linguistica della "Battaglia di Benevento" di F.D. G., in Id., Da Giusti a Calvino, Roma 1993, pp. 25-62; Id., Sulla lingua del G., ibid., pp. 63-72; D. Tomasello, Il romanziere è panteista: ideologia e stile nella prosa di F.D. G., Roma 1998. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] Friedrich Wilhelm Joseph Schelling e Georg Wilhelm Friedrich Hegel. Ecco allora che Bruno viene individuato come il primo panteista sistematico, punto di raccordo fra il panteismo antico eleatico e quello dei filosofi tedeschi. Se il panteismo antico ...
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panteista
s. m. e f. [dall’ingl. pantheist (comp. del gr. πᾶν «tutto» e ϑεός «dio»), termine coniato nel 1705 dal teologo irland. J. Toland] (pl. m. -i). – Seguace del panteismo. Anche agg., con il sign. di panteistico.
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...